(foto Virtus Segafredo Bologna)
(foto Virtus Segafredo Bologna)

Luca Banchi è stato ospite di Basket Land

Milano ha avuto qualcosa in più alla fine della stagione. “Condivisibile. La nostra stagione non ha avuto pause, l'abbiamo vissuta tutta d'un fiato fin dalla Supercoppa, giocando sempre con grande determinazione, con iniziale crescita e poi flessione inevitabile visto il calendario. Milano ha avuto una Eurolega dove alla fine hanno avuto modo per pianificare già la fine stagione del campionato, noi abbiamo avuto un andamento diverso lottando fino all'ultimo pallone per i playoff di Eurolega e il primo posto in regular season, anche se la finale si è decisa per episodi. Forse sono migliori di noi ma non più forti, noi siamo andati vicino all'impresa ma ora andiamo avanti. Il mercato potrà allargare le distanze ma non sono preoccupato: io ora leggo per loro di Nebo, Dimitrijevic, ma noi lavoreremo per colmare il gap in altro modo. Hanno talmente tante risorse, nei playoff ne avevano tanti fuori, ne prenderanno a bizzeffe ma non sarà quello a fare la differenza. Terremo la barra dritta, cercheremo di fare la squadra senza bisogno di nomi altisonanti quanto piuttosto affamati, che vedano Bologna come una possibilità di valorizzazione. E questo mi inorgoglisce, il cercare di unire obiettivi individuali e di squadra”

Parli come allenatore già confermato. “Se far girare voci fosse a pagamento, ne uscirebbero di meno. Nessuno metterà mai una smentita: ieri avevo sentito di una offerta per 3 milioni per andare a Trapani, la mia banca mi chiederà che fine hanno fatto. Io sono a Bologna, se poi il club dovesse prendere altre stagioni vedremo, ma a questo momento non ho avuto colloqui con il club, per il resto prendo atto che negli ultimi mesi la Virtus ha cercato di ridisegnare i propri equilibri, quindi la priorità è di sistemare le cose per continuare ad avere un futuro roseo”

Hai più rimpianti per la Coppa Italia o per il campionato? “In una serie playoff c'è più margine di correzione errori rispetto alla Coppa Italia, dove sono partite secche e dove l'aspetto emotivo è determinante. Chi parla di programmare vittorie in questa manifestazione non sa di cosa parla: di recente ha vinto Brescia che pareva sull'orlo di una crisi e che poi non ha fatto i playoff, e ora Napoli. E' un qualcosa che esula da qualsiasi pronostico, non è riuscita a vincerla nemmeno Milano. Noi ci siamo arrivati non in grande forma, durante la disperata ricerca dei playoff di Eurolega, brava Reggio Emilia ad ingigantire i nostri problemi ma è stata una partita rocambolesca che a rigiocarla forse non sarebbe finita nello stesso modo. Mi dispiace di più per il campionato, abbiamo dimostrato di poterci giocare ogni possesso e non ho mai considerato Milano davvero superiore a noi”

Ci sono scelte tecnico/tattiche che rifaresti e che non rifaresti? “Tante, ma il nostro mestiere non permette grandi tempistiche nel momento delle scelte. Alcune possono rivelarsi azzeccate e altre sbagliate, poi si deve imparare dall'errore, ma non mi va di puntualizzare qualcosa nello specifico, non ci renderebbe giustizia”

L'infortunio di Cacok ha inciso? “Non posso dirlo, non esiste una controprova. Nel nostro lavoro dobbiamo essere capaci di gestire l'emergenza e trovare soluzioni. La cosa ci ha creato stress obbligandoci ad interventi tempestivi proprio quando il giocatore pareva aver trovato il giusto equilibrio. Perderlo ci è dispiaciuto molto”

Lavoreresti ancora con lui? “I tempi del recupero non sono ancora previsti, è stato un infortunio anomalo, ma siamo contenti che il ragazzo abbia deciso di spalmare il suo contratto. Speriamo che questo ragazzo torni a vestire la maglia della Virtus, per la sfortuna che ha avuto e per i sacrifici che sta facendo”

Zizis potrà, lavorando con la Virtus fin dalla preparazione, a fare la differenza? “Speriamo che tutti possano trovare la giusta continuità di rendimento per il proprio calibro. Il suo non è stato un inserimento semplice, entrando in corsa. Speriamo sia una proficua estate di lavoro per arrivare nelle condizioni ideali, alla fine ha anche sofferto per un infortunio”

 

 

 

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