UNIPOL BANCA WEEKLY, NOTIZIARIO DELL'OTTO FEBBRAIO
UNDER 15 L'Unipol Banca vince a Reggio Emilia
Grissin Bon Reggio Emilia-Unipol Banca Virtus Bologna 80-92
(24-23, 41-48, 61-67)
REGGIO EMILIA: Grant 31, Piccinini 20, Benevelli, Charfi, Simonazzi, Ricco 2, Marino, Saccone 6, Pano,
Branchini 11, Barazzoni 9, Lusvarghi 1. All. Quarta
VIRTUS BOLOGNA: Lullo, Peterson, Solaroli 11, Alberti 7, Orsi 26, Nobili, Galli, Barbieri, Ruffini 15,
Lolli 21, Bortolani 6, Guastamacchia 6. All. Largo
L'Unipol Banca di Mattia Largo vince lo scontro al vertice del campionato under 15 sul campo della
Pallacanestro Reggiana. Partita divertente in cui gli attacchi hanno decisamente avuto la meglio sulle difese
e in cui i giovani bianconeri, dopo una partenza soft, hanno condotto negli ultimi trenta minuti. L'avvio è di
marca reggiana poi la Virtus si sblocca e inizia a macinare gioco in entrambe le metà campo. Nel secondo
quarto le Vu Nere sfiorano la doppia cifra di vantaggio grazie alle grande intensità difensiva. Nella seconda
metà di gara si prosegue con lo stesso copione e i padroni di casa riescono ad avvicinarsi fino al -5. La
Virtus arriva più volte in doppia cifra di vantaggio nel terzo quarto e chiude i giochi sul +13 a tre minuti dal
termine.
Classifica:
Unipol Banca Virtus Bologna
26; Reggio Emilia, Forlì 22; Piacenza 18; Vis Ferrara 14;
International Imola, Fortitudo 103 12; Crabs Rimini 10; Pontevecchio 8; Bsl San Lazzaro 0.
Prossimo turno:
Unipol Banca-Fortitudo 103, Domenica 12 febbraio, ore 11.30, Palestra Porelli.
UNDER 14 L'Unipol Banca vince a Novellara
Novellara-Unipol Banca Virtus Bologna 58-94
(19-26, 32-43, 46-75)
NOVELLARA: Pavan 10, Bertazzoni 1, Bolondi, Soro, Lusa, Bartoli 21, Sanrelici, Tesi 18, Di Garbo 5,
Subazzoli 3. All. Soliani
VIRTUS BOLOGNA: Tabellini 13, Ferdeghini 9, Albonetti, Ansaloni, Anesa 8, Nicoli 19, Minelli 6,
Mazzoli 6, Salsini 20, Galli 13. All. Nieddu
Buona prova dell'Unipol Banca under 14 che torna a casa con due punti dall'ostica trasferta di Novellara.
Primi due quarti in cui, nonostante una buona aggressività difensiva, i giovani bianconeri non riescono a
scavare il break decisivo a causa di alcune imprecisioni offensive. Al rientro dagli spogliatoi i giovani
bianconeri trasformano i recuperi difensivi in canestri facili e costruiscono il parziale decisivo.
Classifica:
Unipol Banca Virtus Bologna
30; Pallacanestro Reggiana 26;
Sport Junior 2000 24; Masi 20;
Basket 2000 Reggio Emilia, Piacenza 18; Ginnastica Fortitudo, Novellara 12; Cus Parma 10; Vignola 4;
Anzola 2; Modena 0.
Prossimo turno:
Masi-Unipol Banca, Domenica 19 febbraio, ore 11.30, Palazzetto Cabral.
UNDER 13 L’Unipol Banca ospita la Pontevecchio
Torna in campo dopo il turno di riposo l’Unipol Banca di Riccardo Pezzoli che ospita alla Porelli la
Pontevecchio.
Classifica:
Pontevecchio 28;
Unipol Banca Virtus Bologna
24;
Ginnastica Fortitudo 20; Cavriago, Masi
16; Castel Maggiore 12; Reggio Emilia, Modena, Cus Parma 8; Basilicagoiano 4; Piumazzo 2.
Prossimo turno:
Unipol Banca-Pontevecchio, Domenica 12 febbraio, ore 15.00, Palestra Porelli.
ESORDIENTI L'Unipol Banca supera la Masi
Unipol Banca Virtus Bologna-Masi 35-34
VIRTUS BOLOGNA: Furlanetto, Orsi S., Davoli, Francesconi, Ponzellini, Lolli, Franceschi, Cremonini,
Pilutti, Pazi, Benini, Kindt. All. D'Atri
L'Unipol Banca di Davide D'Atri supera la Masi alla Porelli al termine di una partita molto equilibrata.
Primo quarto con continui sorpassi e secondo quarto che finisce con uno scarto minimo a favore degli ospiti.
Nella terza frazione i giovani bianconeri grazie a qualche facile canestro in contropiede pareggiano e poi
passano a condurre la gara arrivando fino a +6. Il finale di partita è punto a punto ma grazie a due tiri liberi a
30 secondi dalla fine a spuntarla sono le Vu Nere.
Prossimo turno:
Unipol Banca-Granarolo, Giovedì 16 febbraio, ore 19.05, Palestra Porelli.
giovanile, e il fatto di ripartire dal campionato di Serie A2 inserendo ragazzi
che per età fanno ancora parte delle categorie giovanili, lo dimostra”.
Partiamo dai quattro ragazzi che sono in piante stabile nella Virtus
Segafredo Bologna: Oxilia, Penna, Pajola e Petrovic.
“Questo secondo me è un plusvalore, perché i quattro ragazzi che hanno
raggiunto la prima squadra sono un simbolo anche per gli altri. La
testimonianza concreta che le porte della prima squadra sono aperte per chi
venendo dal settore giovanile dimostrerà talento, passione e attitudine”.
Vedere chiaramente che il traguardo è raggiungibile può avere un
effetto trainante su tutti gli altri.
“Una delle cose che mi piace di più è lo spirito con cui i ragazzi entrano alla
Porelli tutti i giorni per allenarsi e per imparare. Ho visto un clima
coinvolgente, anche perchè vedere quattro ragazzi che fino all’anno prima
erano tuoi compagni di spogliatoio giocare in prima squadra è uno stimolo per
qualunque nostro ragazzo. L’idea che si possano coronare i propri sogni con
sacrificio ed impegno diventa tangibile”.
Il settore giovanile è un mondo particolare con peculiarità precise. Si
accompagno nella loro crescita ragazzi ancora in formazione, sotto tutti
gli aspetti.
“L’approccio è completamente diverso rispetto al basket senior. Ti trovi in
palestra con ragazzi che vanno dai dodici ai diciannove anni, che passano
dalle elementari alle medie o dalle medie alle superiori, che sono in crescita e
vedono tutti i giorni i cambiamenti della nostra società. Gradualmente
cerchiamo di responsabilizzarli su tutti gli aspetti che riguardano la
pallacanestro e non solo, perché il nostro compito è quello di contribuire alla
loro formazione sia all’interno del rettangolo di gioco che fuori”.
Indicare la strada è un mestiere delicato, farlo con una V nera sul petto
forse facilita le cose...
“La tradizione del settore giovanile della Virtus, l’importanza che ha avuto
nella storia della società sono enormi. Penso ai giocatori che sono si formati
in questo settore giovanile ed ai risultati ottenuti dalle varie formazioni negli
anni. Chi viene a giocare alla Virtus sente tutta la forza di questa storia. In
più, le idee della società che porta avanti questa mission con convinzione
permettono di allenarsi quotidianamente nel migliore dei modi. I ragazzi
capiscono di essere privilegiati, perché qui possono fare un percorso
importante, migliorare come giocatori ma anche maturare come persona”.
Anche la stagione in corso ha già detto molte cose. Se non è tempo di
bilanci conclusivi, si può già iniziare a ragionare su quanto è stato fatto.
“Ho apprezzato il lavoro che tutti i capi allenatori e i loro staff hanno fatto su
tutte le squadre. Dagli esordienti che hanno appena iniziato il loro percorso
nel mondo bianconero, agli Under 18 e Under 20 che sono alla fase finale
dello stesso. Sono soddisfatto del percorso di miglioramento che stanno
facendo i ragazzi sia a livello individuale che di squadra. Ora inizia la
seconda fase della stagione. Gli Under 20 sono primi nel girone emiliano
romagnolo e le prime due squadre si qualificano direttamente alle finali
nazionali. L’Under 18 inizierà a marzo il girone interregionale e vedrà
aumentare sempre di più la competitività delle partite. Per Under 16 e Under
15 inizierà la fase ad orologio, altre partite a livello regionale che decideranno
il piazzamento in vista dei concentramenti interzonali che sono in programma
nel mese di maggio. Under 14, Under 13 ed Esordienti sono all’inizio del
girone di ritorno, ancora tante partite prima dell’inizio dei playoff. Un momento
di crescita importante sono anche i numerosi tornei in cui le nostre squadro
hanno la possibilità di incontrare compagini di alto livello competitivo, spesso
straniere, in una parola un bel modo per arricchire il nostro bagaglio di
esperienze”.
Come si misura il successo del lavoro in un settore giovanile
“Nonostante si vada sempre in campo per vincere, il successo di un settore
giovanile si misura nel miglioramento a trecentosessanta gradi dei ragazzi,
non solo dal punto di vista fisico e tecnico. Nel settore giovanile la crescita
delle squadre e del gruppo passa dal miglioramento di ciascun giocatore. La
crescita dei nostri giovani è il termometro del nostro lavoro, da quella
capiamo se abbiamo lavorato bene o no. In questo percorso conta la forza
della squadra, che è l’insieme delle persone che si danno da fare perché
questo settore funzioni. Ci sono le squadre che vanno in campo e quelle che
lavorano fuori dal campo perché tutto vada per il verso giusto. E l’importanza
di quella che io chiamo
“la squadra invisibile”
è fondamentale: sono quelli che
lavorano dietro le quinte, dallo staff tecnico ai preparatori, dallo staff medico
agli accompagnatori. C’è chi sta in prima linea, c’è chi non si nota mai ad una
prima occhiata, ma insieme questo gruppo di persone preziose è il valore
aggiunto che ci permette di progettare e realizzare un percorso importante
per i nostri giovani”.