PIACENZA - FORTITUDO: PAGELLE, STATISTICHE, INTERVISTE
KONTATTO BOLOGNA
Candi - voto 6 – (8pti, 2/2, 3/8, 0/4) - Tra i meno peggio, se non altro per la sua condizione fisica e per il fatto che, ad un certo punto, riesce ad oscurare un comunque esagerato Hasbrouck.
Nikolic - voto 5,5 – (11pti, 0/1, 4/7, 1/4) – 8 rimbalzi, ma sembra non avere la personalità di prendersi in mano la squadra quando attorno c’erano solo fumo e cenere. Va a ruota, senza nemmeno grandi lavori dietro.
Raucci - voto 4 – (0pti, -, 0/1, 0/2) - Mani forse ancora unte da recenti patatine, quando si fa strappare la palla a metà campo è un segnale di domenica da dimenticare.
Mancinelli - voto 4,5 – (5pti, 3/4, 1/5, 0/2) – Jones gli fa venire mal di testa, nevralgie, sciatalgie e quant’altro. Davanti non riesce a circumnavigarlo, dietro gli sfugge troppo spesso. Giornataccia.
Knox - voto 4 – (5pti, 3/3, 1/6, -) – I primi tre possessi sono due appoggi flosci e una sfuggita di mano: Boniciolli lo trita verbalmente, ma non serve per risvegliarlo.
Ruzzier - voto 6,5 – (10pti, 2/2, 4/4, -) – Porta alla scossa offensiva, poi deve forzare passaggi che sono frodati da altrui mani. Di certo non è il principale colpevole, anzi.
Montano - voto 4 – (0pti, -, 0/2, 0/4) – Deve svegliare la truppa, ma lui stesso non è nelle condizioni di portare il caffè in campo. Scuote un albero che non dà frutti.
Campogrande - voto 5 – (0pti, -, 0/1, 0/2) – I ferri piacentini non sono dolci come quelli casalinghi, entra ma stavolta non aiuta.
Italiano - voto 6 – (11pti, -, 1/4, 3/5) – Prova a fare il suo, diventando tri-triplista tra secondo e terzo quarto. Poi servirebbe roba dai compagni, e i compagni non arrivano proprio.
Gandini - voto 6,5 – (8pti, -, 1/3, 2/2) – Protagonista imprevisto, ed è un peccato un rimbalzo finale che non trattiene. Ma è la sua migliore dell’anno, se può consolar.
ASSIGECO PIACENZA
De Nicolao - voto 6 – (3pti, -, -, 1/3) – Lascia la palla a quelli che tirano sempre.
Hasbrouck - voto 7 – (22pti, 1/2, 0/3, 7/17) – Esagera fin troppo, ma di riffa o di raffa la apre e la chiude.
Raspino - voto 6 – (2pti, -, 1/1, -) – Si mette all’altrui servizio.
Jones - voto 7 – (16pti, 12/14, 2/3, 0/5) – 14 rimbalzi, 11 falli presi, non sanno dove andarlo a cercare.
Infante - voto 6 – (5pti, -, 1/1, 1/4) – Buona guardia in area, senza problemi.
Rossato - voto 7 – (16pti, 4/5, 3/5, 2/4) – Vitalità decisiva.
Persico - voto 6 – (2pti, -, 1/2, -) – Gregariato e un cesto.
Borsato - voto 5,5 – (2pti, -, 1/4, 0/6) – Non glielo ordina il medico di tirare sempre.
VERBA MANENT
Boniciolli - In una partita in cui era prevedibile che la qualità del gioco delle squadre si sarebbe abbassata, posso dire che il mio giovane collega Andreazza, con un assente, ha preparato la sua gara al meglio. Complimenti a Piacenza, vittoria meritata in una gara importante per entrambe. Io fatico a commentare una non prestazione: se sbagli sottomano da solo, se da tre non la metti mai, se ti scappa la palla dalle mani, non è colpa di come l’hai preparata. Pensavamo di dare un po’ di riposo ai giocatori, invece torniamo a Bologna perché qualche protagonista di questo sport mi deve spiegare come mai non riusciamo a tenere la stessa attenzione, che è quello che fa la differenza tra noi e il vertice. Chiuderemo il girone d’andata meglio rispetto alla chiusura dell’andata scorsa, oggi è stata come può esserlo stata l’anno scorso Matera, ma non basta. Avevo detto ai giocatori che avrei voluto andare via anche sconfitto, ma soddisfatto per la prova, e questo non è capitato. Piacenza stessa ha vinto, ma sarebbe stata più felice se avesse battuto una squadra non patetica come lo siamo stati noi oggi, imbarazzanti, e questo è lo snodo attraverso il quale ruota la nostra stagione. Dobbiamo produrre prestazioni mentali positive sempre: se perdi con 9 punti nel primo quarto, infrazioni e palle che ti scappano dalle mani, non è quello che uno si aspetta. Ora torniamo in ufficio al Paladozza per rivedere le meraviglie odierne. Non possiamo fare 4 infrazioni di passi a partita, non so come commentare questa prova all’interno di una stagione in cui siamo riusciti a fare anche grandi prove. La crescita per raggiungere obiettivi che sono alla nostra portata è giocare senza questa supponenza e leggerezza, essere giovani non significa essere inutilmente presuntuosi, altrimenti prendiamo un americano da 30 punti a partita e passiamo la palla sempre e solo a lui. Ripeto, siamo stati incommentabili: secondo terzo e ultimo quarto finiti in parità, ma con quell’inizio, dopo che avevamo messo in guardia tutti, cosa puoi dire? Forse per la seconda volta in carriera mi sono seduto e ho mandato avanti Comuzzo, perché non sono nelle condizioni di parlare a chi non ascolta. La Coppa Italia? La Supercoppa vinta non ha interessato nessuno, quindi non è un nostro obiettivo, non conta ora, perché quel che conta è capire cosa fare malgrado questa squadra abbia un supporto logistico e tecnico incredibile. I ragazzi devono cominciare a chiedersi qualcosa, rispetto alla gara di Imola dove abbiamo concesso 39 punti per errori difensivi imbarazzanti o quella di oggi, dopo aver fatto bene con Roseto. Avrei voluto perdere con la squadra che era in campo e presente di testa, questo è il mio rammarico. Ora in casa con Recanati, sarà durissima, se non capiamo e se non veniamo aiutati a capire cosa succede nella testa dei giocatori. Ho molta fiducia comunque, la reazione emotiva c’è stata, tre quarti sono stati pari, ma il problema è stato prima.
Andreazza - Siccome sono un coach ‘giovane e ardente’ come mi ha definito il mio collega della Fortitudo, Boniciolli, mi prendo i complimenti ma non voglio dimenticare, in questo momento, il mio Staff, a cui giro i complimenti per la preparazione della squadra e di questa partita, essendo io stato impegnato in questi ultimi tre giorni che ci hanno separato dalla gara di giovedì scorso a Ferrara, in altre questioni della Società altrettanto importanti; ringrazio quindi il mio vice Cece Riva, il secondo assistente Mambretti, Andrea Annoni il preparatore atletico, ed i fisioterapisti, che stanno facendo un grande lavoro. Perché se è vero che la Fortitudo ha tanti problemi di infortuni, anche noi non siamo da meno, con un roster già di partenza ridotto e con l’ennesimo incidente occorso oggi a Rossato, l’uomo della gara odierna. Per questo non riesco a godere fino in fondo una vittoria così, contro quella che è una delle squadre più forti e che lotterà fino in fondo per ottenere la promozione.
Non ho osservazioni tecniche da fare; posso dire che un elemento come Raspino (uno dei trascinatori delle ultime due partite), è rimasto in panchina ad incitare un suo giovane compagno giovane, che meritava di giocarsela fino alla fine, arrivando da un momento di difficoltà.
Vinceremo ancora, come capiterà anche di perdere; ma se questo è il mio gruppo dentro e fuori dal campo possiamo stare sereni. Sono orgoglioso dei ragazzi e di come lavorano, ogni gara sempre di più. Abbiamo sbagliato mentalmente solo la partita di Trieste ma ci è stata da stimolo per ripartire da subito, decisi, dopo aver preso molte critiche e rimproveri. Abbiamo voltato pagina subito, con serietà e umiltà, nonostante anche la grande esperienza di alcuni elementi, che seguono pedissequamente i dettami dello staff.
Il pensiero va agli infortunati e a come proseguire al meglio il girone di andata, senza gongolarci sulle vittorie, di cui sicuramente godiamo, ma che utilizziamo come stimolo per proseguire al meglio: da martedì torniamo in palestra e cominciamo subito a preparare Imola, del prossimo 18 dicembre, come abbiamo sempre fatto.
Candi - voto 6 – (8pti, 2/2, 3/8, 0/4) - Tra i meno peggio, se non altro per la sua condizione fisica e per il fatto che, ad un certo punto, riesce ad oscurare un comunque esagerato Hasbrouck.
Nikolic - voto 5,5 – (11pti, 0/1, 4/7, 1/4) – 8 rimbalzi, ma sembra non avere la personalità di prendersi in mano la squadra quando attorno c’erano solo fumo e cenere. Va a ruota, senza nemmeno grandi lavori dietro.
Raucci - voto 4 – (0pti, -, 0/1, 0/2) - Mani forse ancora unte da recenti patatine, quando si fa strappare la palla a metà campo è un segnale di domenica da dimenticare.
Mancinelli - voto 4,5 – (5pti, 3/4, 1/5, 0/2) – Jones gli fa venire mal di testa, nevralgie, sciatalgie e quant’altro. Davanti non riesce a circumnavigarlo, dietro gli sfugge troppo spesso. Giornataccia.
Knox - voto 4 – (5pti, 3/3, 1/6, -) – I primi tre possessi sono due appoggi flosci e una sfuggita di mano: Boniciolli lo trita verbalmente, ma non serve per risvegliarlo.
Ruzzier - voto 6,5 – (10pti, 2/2, 4/4, -) – Porta alla scossa offensiva, poi deve forzare passaggi che sono frodati da altrui mani. Di certo non è il principale colpevole, anzi.
Montano - voto 4 – (0pti, -, 0/2, 0/4) – Deve svegliare la truppa, ma lui stesso non è nelle condizioni di portare il caffè in campo. Scuote un albero che non dà frutti.
Campogrande - voto 5 – (0pti, -, 0/1, 0/2) – I ferri piacentini non sono dolci come quelli casalinghi, entra ma stavolta non aiuta.
Italiano - voto 6 – (11pti, -, 1/4, 3/5) – Prova a fare il suo, diventando tri-triplista tra secondo e terzo quarto. Poi servirebbe roba dai compagni, e i compagni non arrivano proprio.
Gandini - voto 6,5 – (8pti, -, 1/3, 2/2) – Protagonista imprevisto, ed è un peccato un rimbalzo finale che non trattiene. Ma è la sua migliore dell’anno, se può consolar.
ASSIGECO PIACENZA
De Nicolao - voto 6 – (3pti, -, -, 1/3) – Lascia la palla a quelli che tirano sempre.
Hasbrouck - voto 7 – (22pti, 1/2, 0/3, 7/17) – Esagera fin troppo, ma di riffa o di raffa la apre e la chiude.
Raspino - voto 6 – (2pti, -, 1/1, -) – Si mette all’altrui servizio.
Jones - voto 7 – (16pti, 12/14, 2/3, 0/5) – 14 rimbalzi, 11 falli presi, non sanno dove andarlo a cercare.
Infante - voto 6 – (5pti, -, 1/1, 1/4) – Buona guardia in area, senza problemi.
Rossato - voto 7 – (16pti, 4/5, 3/5, 2/4) – Vitalità decisiva.
Persico - voto 6 – (2pti, -, 1/2, -) – Gregariato e un cesto.
Borsato - voto 5,5 – (2pti, -, 1/4, 0/6) – Non glielo ordina il medico di tirare sempre.
VERBA MANENT
Boniciolli - In una partita in cui era prevedibile che la qualità del gioco delle squadre si sarebbe abbassata, posso dire che il mio giovane collega Andreazza, con un assente, ha preparato la sua gara al meglio. Complimenti a Piacenza, vittoria meritata in una gara importante per entrambe. Io fatico a commentare una non prestazione: se sbagli sottomano da solo, se da tre non la metti mai, se ti scappa la palla dalle mani, non è colpa di come l’hai preparata. Pensavamo di dare un po’ di riposo ai giocatori, invece torniamo a Bologna perché qualche protagonista di questo sport mi deve spiegare come mai non riusciamo a tenere la stessa attenzione, che è quello che fa la differenza tra noi e il vertice. Chiuderemo il girone d’andata meglio rispetto alla chiusura dell’andata scorsa, oggi è stata come può esserlo stata l’anno scorso Matera, ma non basta. Avevo detto ai giocatori che avrei voluto andare via anche sconfitto, ma soddisfatto per la prova, e questo non è capitato. Piacenza stessa ha vinto, ma sarebbe stata più felice se avesse battuto una squadra non patetica come lo siamo stati noi oggi, imbarazzanti, e questo è lo snodo attraverso il quale ruota la nostra stagione. Dobbiamo produrre prestazioni mentali positive sempre: se perdi con 9 punti nel primo quarto, infrazioni e palle che ti scappano dalle mani, non è quello che uno si aspetta. Ora torniamo in ufficio al Paladozza per rivedere le meraviglie odierne. Non possiamo fare 4 infrazioni di passi a partita, non so come commentare questa prova all’interno di una stagione in cui siamo riusciti a fare anche grandi prove. La crescita per raggiungere obiettivi che sono alla nostra portata è giocare senza questa supponenza e leggerezza, essere giovani non significa essere inutilmente presuntuosi, altrimenti prendiamo un americano da 30 punti a partita e passiamo la palla sempre e solo a lui. Ripeto, siamo stati incommentabili: secondo terzo e ultimo quarto finiti in parità, ma con quell’inizio, dopo che avevamo messo in guardia tutti, cosa puoi dire? Forse per la seconda volta in carriera mi sono seduto e ho mandato avanti Comuzzo, perché non sono nelle condizioni di parlare a chi non ascolta. La Coppa Italia? La Supercoppa vinta non ha interessato nessuno, quindi non è un nostro obiettivo, non conta ora, perché quel che conta è capire cosa fare malgrado questa squadra abbia un supporto logistico e tecnico incredibile. I ragazzi devono cominciare a chiedersi qualcosa, rispetto alla gara di Imola dove abbiamo concesso 39 punti per errori difensivi imbarazzanti o quella di oggi, dopo aver fatto bene con Roseto. Avrei voluto perdere con la squadra che era in campo e presente di testa, questo è il mio rammarico. Ora in casa con Recanati, sarà durissima, se non capiamo e se non veniamo aiutati a capire cosa succede nella testa dei giocatori. Ho molta fiducia comunque, la reazione emotiva c’è stata, tre quarti sono stati pari, ma il problema è stato prima.
Andreazza - Siccome sono un coach ‘giovane e ardente’ come mi ha definito il mio collega della Fortitudo, Boniciolli, mi prendo i complimenti ma non voglio dimenticare, in questo momento, il mio Staff, a cui giro i complimenti per la preparazione della squadra e di questa partita, essendo io stato impegnato in questi ultimi tre giorni che ci hanno separato dalla gara di giovedì scorso a Ferrara, in altre questioni della Società altrettanto importanti; ringrazio quindi il mio vice Cece Riva, il secondo assistente Mambretti, Andrea Annoni il preparatore atletico, ed i fisioterapisti, che stanno facendo un grande lavoro. Perché se è vero che la Fortitudo ha tanti problemi di infortuni, anche noi non siamo da meno, con un roster già di partenza ridotto e con l’ennesimo incidente occorso oggi a Rossato, l’uomo della gara odierna. Per questo non riesco a godere fino in fondo una vittoria così, contro quella che è una delle squadre più forti e che lotterà fino in fondo per ottenere la promozione.
Non ho osservazioni tecniche da fare; posso dire che un elemento come Raspino (uno dei trascinatori delle ultime due partite), è rimasto in panchina ad incitare un suo giovane compagno giovane, che meritava di giocarsela fino alla fine, arrivando da un momento di difficoltà.
Vinceremo ancora, come capiterà anche di perdere; ma se questo è il mio gruppo dentro e fuori dal campo possiamo stare sereni. Sono orgoglioso dei ragazzi e di come lavorano, ogni gara sempre di più. Abbiamo sbagliato mentalmente solo la partita di Trieste ma ci è stata da stimolo per ripartire da subito, decisi, dopo aver preso molte critiche e rimproveri. Abbiamo voltato pagina subito, con serietà e umiltà, nonostante anche la grande esperienza di alcuni elementi, che seguono pedissequamente i dettami dello staff.
Il pensiero va agli infortunati e a come proseguire al meglio il girone di andata, senza gongolarci sulle vittorie, di cui sicuramente godiamo, ma che utilizziamo come stimolo per proseguire al meglio: da martedì torniamo in palestra e cominciamo subito a preparare Imola, del prossimo 18 dicembre, come abbiamo sempre fatto.