Il capitano della Fortitudo Marco Carraretto è stato intervistato su Stadio da Damiano Montanari.

Ecco le sue parole: Spesso si fanno tanti calcoli, ma, per me, tutte quelle che si sono qualificate alla post season sono da affrontare con le molle. Anche noi, dopo un cammino difficoltoso, siamo riusciti, da neopromossi, a raggiungere il settimo posto, che è un buon risultato. La promozione? Salirà una sola squadra, sarà difficilissimo. I playoff sono un campionato a parte, in cui ci si allena poco. Sarà determinante il lavoro fisico e tecnico sostenuto nei dieci mesi precedenti. Sento dire che, sulla carta, la Fortitudo non è tra le favorite perchè manca di esperienza. Ma qui c'è la consapevolezza di essere un gruppo che ha lavorato ininterrottamente dal 17 agosto e che è migliorato molto. Il desiderio condiviso di arrivare fino in fondo ci darà grande spinta. Poi l'appetito vien mangiando.

Il primo ostacolo da superare sarà Agropoli, altra neopromossa dalla serie B. La nostra dirigenza e la loro hanno lavorato molto bene e possono esserne orgogliose. Noi veniamo da cinque successi consecutivi, siamo in fiducia e in crescita.

Il primo fattore a favore dell'Aquila è la lunghezza del roster, mentre Agropoli concentra le responsabilità offensive essenzialmente sugli americani Trasolini e Roderick. Dietro di loro c'è un gruppo di italiani molto legato alle iniziative dei due USA. Sono tutti ottimi tiratori, soprattutto da tre, e fanno break importanti, come quello con cui, nel secondo quarto della sfida con Tortona, hanno deciso la partita. Dovremo cercare di asfissiarli, perché siamo più lunghi e più in fiducia come organico, perchè tutti hanno avuto la possibilità di giocare durante l'anno.

A rinfrancare la squadra è anche il recupero di Raucci, che oggi dovrebbe tornare ad allenarsi. Se ritorna nel gruppo, vuol dire che è già a buon punto. Abbiamo parlato: la condizione non è la migliore dopo un mese di stop, ma ha tanta voglia di dare il suo contributo. E' duttile ed è il nostro migliore difensore. Il suo rientro ci dà ancora più stimoli per la serie con Agropoli.

Poi c'è Boniciolli. Con quello che, ci si augura, potrebbe diventare un ricorso storico. Matteo ha esperienza a livello internazionale e una preparazione tattica di primo livello. E' un allenatore molto duro ed esigente, ma sa riconoscere la qualità e l'etica del lavoro. Con lui, nella stagione 1999/2000, vinsi i playoff. Giocavo a Udine e, arrivando alla post season da settimo, conquistai la promozione in A1. Analogie con questa Eternedile? No. Le regole erano diverse e quella squadra era più esperta. Ma mi auguro che l'epilogo sia lo stesso.

L'Eternedile esprime sul parquet valori importanti. Come Valerio Amoroso. Non avevo dubbi sul suo inserimento. Ora sta bene, si allena con continuità e ha trovato il modo migliore per aiutarci. Il suo apporto sarà fondamentale.

Come quello di Carraretto. Ultimamente ho avuto meno incisività in attacco, perchè ho fatto meno tiri, ma le percentuali sono sempre buone. Ora le partite si vinceranno sui dettagli. Spero di trasmettere la giusta serenità ai miei compagni.

A cominciare da Montano. Durante l'infortunio di Flowers ha dimostrato di essere un grande attaccante. Ai tiratori può accadere di accusare un calo. Può comunque aiutarci come a Ferrara, quando ha fatto zero punti, ma ha difeso bene, aiutando gli altri, penetrando e scaricando per i tiratori. Deve solo stare tranquillo ed essere orgoglioso del lavoro che ha fatto. Si sta allenando bene. Si ricordi che ora è tempo di divertirsi.

(Photo by Fabio Pozzati / Iguana Press / Fortitudo Pallacanestro Bologna)

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