(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Non sembra esserci per ora un piano B per la panchina Fortitudo, laddove i due candidati rimangono i soliti Parente e Cagnardi e un tertium non datur in alternativa. D'altronde si lavora con quello che c'è, non scaldando tanto l'opzione Buscaglia e parendo troppo confusa, per ora, l'idea del papa straniero. Vero che Trieste ha fatto gol con Jamion Christian, la questione pare per ora archiviata.  L'alternativa sarebbe aspettare notizie da Rieti, dove le problematiche interne potrebbero modificare le strategie della società laziale con conseguente uscita di Rossi, coach qui molto apprezzato. Ma con tempistiche poco adatte a chi non vuole e non può perdere altro tempo. Mai esistita invece una pista Repesa, che non da ieri è nell'infinito mirino di Trapani e mai è stata una ipotesi della Fortitudo. Dire quindi che l'ex coach dello scudetto abbia preferito una piazza all'altra non sarebbe corretto: di fatto, qui, non è mai stato considerato.

Con questioni legali figlie della querelle Caja ancora aperte, e - per dire - ancora sotto contratto uno dei due candidati, ovvero Parente, le cose non possono essere immediate ma nemmeno si potrà aspettare ancora troppo: una dead line ipotetica potrebbe essere la fine di questa settimana, per decidere da dove far iniziare le cosiddette fondamenta della casa. Poi, come si scrive già da un po', vedere chi potrebbe restare e chi no: dentro Fantinelli e Aradori, probabilmente dentro Bolpin, si cercherà di trattenere almeno Freeman per poi valutare figure con minutaggi inferiori. Ovvero, l'eventuale conferma di Conti e di uno tra Giuri e Giordano, entrambi sotto contratto ma per varie ragioni non esattamente esaltanti come rendimento per quanto visto. 

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