FEDERICO POLITI: STIAMO LAVORANDO MOLTO SUL RECLUTAMENTO, IL NOSTRO PRIMO OBIETTIVO E' CREARE GIOCATORI
Federico Politi - responsabile del settore giovanile della Fortitudo - è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco le sue parole:
L'accordo biennale con Luca Campogrande? In questa stagione Campogrande ha avuto un'esplosione incredibile. E' un ragazzo molto diligente, con una grande cultura del lavoro, fiuto per il canestro e un ottimo palleggio, arresto e tiro, una caratteristica rara per chi esce oggi da un settore giovanile.
Boniciolli vuole farne un playmaker. Con quel fisico Luca può giocare da 1, da 2 e da 3. Essere un play significa avere in pugno la squadra, essere l'allenatore in campo. Quello sarà il salto più importante. Anche per Candi.
Che ha firmato un quinquennale. La sua crescita è stata esponenziale. Prima di tutto nella personalità: nello spogliatoio i giocatori della prima squadra lo consideravano quasi un senior. Deve migliorare ancora nel playmaking. Ma per il resto ha tiro, gambe e gioca nella squadra di cui è da sempre tifoso.
Gli gioverà il dualismo con Ruzzier? Leo è un ragazzo intelligente: saprà cogliere il confronto in modo positivo.
Chi saranno i nuovi Candi e Campogrande? Abbiamo dei nomi e stiamo lavorando molto sul reclutamento. Alcuni ragazzi si alleneranno con la prima squadra. Come Matteo Zanetti, classe 2001, 1,95 m, un esterno di grande talento, nato per giocare a basket. A condizione che riesca a gestire il suo carattere molto esuberante. Poi ci sono Errera e Lucchetta.
E Ousmane Diop. Ha tantissime richieste. In Italia non esiste un 2000 con quella fisicità e quella tecnica. Gli siamo dietro da tempo, ha partecipato con noi al Malaguti e ci siamo già incontrati con la sua società (ndr la Virtus Feletto). Stiamo lavorando per trovare un accordo che accontenti tutti. Abbiamo chiesto di vederlo all'opera all'inizio del precampionato per valutarlo meglio e prendere la decisione più giusta.
Si tratta anche Yabre Abdel Aziz. E' un mancino del 1998, un atleta clamoroso. Potrebbe essere uno dei dodici della prima squadra.
Come Giuseppe Di Poce (1998), arrivato in prestito dalla Sam Basket Roma, la stessa da cui arrivò Campogrande. Starà qui un anno, poi valuteremo. Speriamo segua lo stesso percorso di Luca.
Con la collaborazione con la SG il vivaio è cresciuto insieme agli obiettivi. Faremo i campionati di Eccellenza (Under 20, 18, 16 e 15) col nome Academy e le altre categorie (Under 14, 13, 12 e minibasket) come SG Fortitudo. Il nostro primo obiettivo è creare giocatori. Le finali nazionali? L'Under 16 allenata da Matteo Lolli è oggi la squadra che, sulla carta, sembra avere più possibilità di arrivarci. La foresteria? Destineremo alcuni appartamenti a quei ragazzi che meriteranno questo investimento.
La prima squadra vale la Serie A? Il pacchetto degli italiani è migliorato, gli americani saranno l'ago della bilancia.