(foto Virtus Pallacanestro Bologna)
(foto Virtus Pallacanestro Bologna)

Da Villeurbanne a Venezia senza passare da casa, la Virtus affronta a stretto giro la seconda trasferta consecutiva, attesa in laguna da una Reyer fin qui quasi sempre soccombente. Giocare a 2 giorni dalla schiaffo con l’Asvel può essere una situazione favorevole per non rimuginare sullo sciagurato approccio mostrato oltralpe, affrontando una Venezia reduce da 5 sconfitte a fila tra SuperCoppa, LBA ed Eurocup (unica vittoria al debutto con l’Aris al Taliercio), parrebbe una situazione in disfacimento, in realtà le attenuanti per la formazione di coach Spahija ci son tutte. Nel giro di pochi momenti, i veneziani hanno dovuto far fronte ad assenze di peso, Parks (che molti guai causò alla Virtus nelle semifinali di maggio), Ennis, Mumford e Tessitori. Il tutto in una squadra in costruzione. L’Umana ha spesso retto nei primi tempi per affondare nei secondi, a dimostrazione che l’organizzazione ci sarebbe, ma mancano le braccia per reggere. Tra gli esterni largo spazio al nuovo arrivato Moretti con Casarin a fianco, supportati dal lobito Fernandez, tornato a giocare dopo un anno di pausa. Sotto canestro sta emergendo Kabengele, re assoluto dei rimbalzi (36 in 2 partite di LBA, 37 in 3 in Eurocup), dimostrando che buon sangue non mente, nipote del compianto Dikimbe Mutombo. Fin qua sotto tono è apparso Wiltjier, meglio nel ruolo Simms, costretto però ad evoluire anche da 5 data l’assenza dell’ex Tex e l’impatto limitatissimo di Lever. Non pare ancora aver trovato il livello giusto Wheatle, al di là dei tanti infortuni la Reyer manca di una sua arma storica, il tiro dall’arco. Funziona poco (siamo sul 20%, un po’ meglio in Eurocup), il campo non si allarga e con tiri non sempre ben costruiti salta pure la difesa come dimostrano gli oltre 80 punti subiti in casa e fuori. Con l’organico così ridotto il doppio turno settimanale (l’Eurocup è partita pure prima dell’Eurolega) è un ulteriore peso da gestire che sta portando più dolori che benefici, considerando che dopo la Virtus ci sarà la trasferta a Valencia, i reyerini sono quindi chiamati ad una prova d’orgoglio davanti al proprio pubblico. Per la Segafredo un’opportunità da non perdere questa, affrontando una formazione che sarà sicuramente priva di Mumford e Parks, con Ennis e Tex ancora da valutare e con McGruder non arrivato poiché fermo in Florida per l’uragano Milton. Più atleti saranno chiamati a dare risposte positive, a cominciare da Clyburn e Zizic, visti molto male in Francia.

 

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