C’era una volta una Virtus che in casa era una corazzata, ma in trasferta faceva davvero fatica. I playoff hanno cambiato tutto.
Tra ottavi e quarti di finale i bianconeri hanno perso in casa lo stesso numero di partite che hanno perso nell’intera regular season - con il non indifferente fattore del cambio campo da Unipol Arena a PalaDozza da considerare, almeno inizialmente - mentre in trasferta al momento sono imbattuti, tre partite e tre vittorie. E quella di ieri è la più pesante, perché ottenuta su un campo molto caldo - a volte pure troppo, vedi il lancio di bottigliette d’acqua verso la panchina bianconera che ha provocato la sospensione della partita nell’ultimo quarto (tra l’altro nel momento migliore di Roseto) - e contro un avversario di livello superiore rispetto a Casale Monferrato.

E’ stata una partita simile a gara2, per certi versi. La Virtus ha aggredito da subito, e partendo fortissimo ha preso subito un vantaggio importante. Si è toccato anche il +18, poi Roseto ha cercato di rientrare con tutte le sue forze, affidandosi ad Amoroso e alle triple (15/29), ma i bianconeri sono stati bravi a respingere ogni attacco e a tenere quel cuscinetto di sicurezza che alla fine ha portato alla vittoria. Ancora una volta il tiro da tre è stato fondamentale per le Vu Nere: 12 triple a segno e 4/5 per Klaudio Ndoja. Gli altri protagonisti sono stati i “soliti”: Guido Rosselli, Kenny Lawson e Stefano Gentile, ormai imprescindibile per questa squadra. Per l’ex Reggio 16 punti, ma soprattutto regia e tanta leadership. Michael Umeh, invece, ha ancora sofferto in attacco, ma non ha forzato e si è speso parecchio in difesa.

Benissimo così, in ogni caso. Serviva tornare da Roseto con almeno una vittoria, e la Virtus l’ha messa in tasca già dopo gara3. A questo punto però c’è l’occasione di chiudere la serie già in gara4 (domani ore 19, diretta Sky e Radio Bologna Uno), evitando i rischi di gara5 e guadagnandosi anche qualche giorno di riposo in più. Per farlo - contro un avversario che butterà in campo tutto ciò che ha - bisognerà replicare l’atteggiamento di gara2 e gara3, e aggredire la partita da subito. Stefano Gentile forse è quello che ha inquadrato meglio la situazione quando ha dichiarato Non dobbiamo mai togliere il piede dal pedale. La Virtus è questa: dà il suo meglio quando si tratta di correre e aggredire, fa più fatica quando si tratta di gestire.

L'altro quarto di finale dal lato del tabellone della Virtus - intanto - è già finito. Ravenna è già in semifinale, dopo aver liquidato Verona con un secco 3-0. I romagnoli hanno giocato sempre senza Derrick Marks, e sono stati trascinati da un clamoroso Gherardo Sabatini, ieri autore di 23 punti con 6/9 da tre.

(foto Pierfrancesco Accardo)

VIRTUS, ALTRE VOCI SUL PROSSIMO COACH: MORETTI O BUCCHI
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91