Tifosi, ma soprattutto anche dirigenti Fortitudo, colpiti da Daspo (12 in totale, 5 da 5 anni e 7 da 2 anni) dopo gli incidenti della scorsa primavera a Treviso. Damiano Montanari di Stadio ha sentito Alessandro Tolloso, dirigente della Digos della Questura di Treviso.

“Ai dirigenti della Fortitudo si contestano gesti di intemperanza e di essere arrivati a contatto con le forze dell'ordine dentro l'impianto, incitando anche i tifosi ad atti di violenza. Per questo nei loro confronti sono stati emessi due Daspo della durata di due anni ciascuno. Il periodo di diffida è stato poi esteso a cinque anni per i tifosi che, all'ingresso della struttura, sono venuti a contatto con le forze dell'ordine in modo più consistente”.
Ci possono essere ulteriori conseguenze per i due dirigenti della Fortitudo a cui sono stati notificati i Daspo? “Per entrambi non si tratta di un atto di indagine penale, ma di un atto relativo a un'attività amministrativa portata avanti dalla Questura e che quindi non ha risvolti di carattere penale e giudiziario. So che i due dirigenti della Fortitudo faranno ricorso. Per noi gli atti si sono esauriti qui”

Uno dei due dirigenti in questione è Cesare Savigni, AD di Fortitudo 103 e componente della proprietà. Il suo avvocato Antonio Petroncini, sempre a Stadio, difende l’assistito: “A Savigni è stato notificato un Daspo di 24 mesi che, a nostro avviso, è completamente privo di una seria motivazione e assolutamente generico e indeterminato. Gli si contesta di avere avuto un atteggiamento atto a fomentare i tifosi, quando, al contrario, Savigni si è attivato per calmarli. L'atto è così generico da essere illegittimo. Ricorreremo subito al TAR perchè faccia giustizia dichiarando la nullità dell'atto”
In che tempi? “Il Daspo è già in vigore. Rischiamo di dovere attendere anche più di un mese per avere una risposta”

L’avvocato Gabriele Bordoni difenderà sia l'altro dirigente in questione che gli altri diffidati, sette dei quali appartenenti al gruppo degli Unici: “La situazione è paradossale. Alcuni tifosi hanno preso un Daspo di due anni per avere fumato una sigaretta dentro l'impianto, un atto interpretato come provocatorio. Altri uno di cinque anni per cori irriguardosi verso le forze di polizia”
Che episodio interessa il dirigente coinvolto? “Un alterco con il Questore di Treviso, Tommaso Cacciapaglia, che ha firmato l'atto con un conflitto di interesse che mi pare evidente. Non ho avuto accesso agli atti e questo è un grave vulnus, ma ho visto un video ufficioso. L'oggetto del contendere è laposizione di una transenna. Con l'intervento di due carabinieri, tutto si è risolto senza problemi. Dare un Daspo su queste basi è stravagante. Faremo subito ricorso al TAR del Veneto e chiederemo un provedimento anticipatorio presidenziale per chiedere l'immediata sospensiva del provvedimento”
LA.CO. OZZANO – 4 TORRI FERRARA 68 – 55
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