LAVOROPIU' BOLOGNA - LE NATURELLE IMOLA 90-79
Meno crudele che in altri precedenti, stavolta la Fortitudo per battere Imola non ha bisogno di farla morire grassa e recriminante, lasciando che ci sia partita solo per i primi 17’ e poi, soprattutto con l’attacco – costante di questo inizio stagione – prendendo il largo tra alti, abbastanza, e bassi, pochi. Ancora senza Mancinelli e con Hasbrouck acciaccato e lasciato al ruolo di ruota di scorta senza però gomme bucate, e trovando la rinascita di Cinciarini accanto al solito, magistrale, Leunen.
Più che la zona, a far male alla Fortitudo è l’attacco imolese, che rotea attorno al lungo Simioni e segna più facilmente di quanto non si sarebbe pensato. Imola fa +6, regge le prime bordate bolognesi con una tripla di Bowers, e il Capoluogo deve rincorrere, restando indietro (malgrado l’ottimo impatto di Sgorbati) 17-19 al 10’.
Si continua a rincorrere, perché Imola non abdica e perché ci sono troppe facce non del tutto pronte alla battaglia: le Marianne solo il 20-27, poi si capisce da chi andare, mentre dietro si chiude l’area lasciando che Imola anneghi nelle golosità della forzatura da 3 piuttosto che provare a fare altro. Break pesante, partendo da Leunen e arrivando a Cinciarini, per l’11-0 che gira il +7, stavolta, verso Bologna. E 41-34 al 20’.
Non ci sono abbastanza bollicine, in Imola, a inizio ripresa, e restando nell’ordinaria amministrazione, senza strafare ma senza nemmeno perdere la connessione, la Fortitudo prova a scappare, facendo 54-40. A risvegliare dall’idea di un copione già scritto ci pensano Prato e un tecnico contro Martino, ma come spesso capita al Paladozza una fischiata contraria è quello che rimette in moto squadra, pubblico e tutto il resto: il riavvicinamento (54-49) viene liquidato con le triple di Cinciarini e Leunen, e in un amen è nuovamente doppia cifra di spread, 68-55 al 30’.
Il resto è facile gestione, con Imola che non ne ha più e la Fortitudo che tiene il passo senza bisogno di guardarsi nei retrovisori in caso di eventuali rientri altrui. Ora Treviso, per saggiare tanto di questo inizio di campionato.