Alla fine la partita è stata facile, perchè la Virtus è stata brava a renderla così. I bianconeri - a parte un paio di passaggi a vuoto - hanno sempre avuto in mano l’inerzia del gioco, e sostanzialmente hanno sempre fatto quello che volevano, riuscendo a disinnescare un attacco pericoloso e trovando sempre canestri facili in attacco. Non era scontato. Il faro è stato Milos Teodosic, che ha fatto quel che ha voluto per sè e per i compagni, ma c’è stato davvero un grande contributo di parecchi giocatori, offensivo (sei in doppia cifra) e difensivo, come dimostra la staffetta su Logan che l’ha praticamente tolto dalla partita, costringendolo a rimpinguare le cifre nel garbage time. Insomma, da ieri non si poteva chiedere di più.
Insomma, dopo il terremoto seguito alla sconfitta con Sassari e all’esonero-lampo di Djordjevic, la squadra del tecnico serbo sembra aver reagito al meglio, vincendo e alzando la qualità del proprio gioco. Il ruolino di marcia in trasferta continua a essere intonso e si è risaliti in classifica - terzo posto solitario, in attesa dei recuperi di Reggio - e questa è una bella notizia soprattutto in ottica Final Eight. Inoltre, sono arrivati e stanno arrivando segnali convincenti da quei giocatori che sembravano in crisi: Abass, Alibegovic, e ieri anche Adams, che dopo un inizio fortemente problematico si è ripreso ed è stato utile alla causa.

Domani ci sarà il recupero con Andorra (ininfluente), che chiuderà la regular season di Eurocup. E poi si inizierà a pensare al big match con Milano di domenica prossima, dove esordirà anche Marco Belinelli. La Segafredo - passata la tempesta - sembra arrivarci nel migliore dei modi.

(foto Virtus Pallacanestro)

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