TREVISO-VIRTUS, PAGELLE E INTERVISTE
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Belinelli voto 7 - Partita difficile, non trova mai il canestro, e nel finale dei regolamentari viene addirittura panchinato a favore di Adams. Poi però rientra e mette prima liberi importanti, poi la tripla della vittoria nel supplementare. Esperienza e cinismo, quel che serve.
Pajola voto 9 - Semplicemente monumentale. La miglior prova in carriera. 25 punti con 6/7 da tre, 7 assist e difesa di altissimo livello su Logan. Uomo ovunque e indiscutibile MVP della partita.
Alibegovic voto 6 - Minuti in cui si fa sentire a rimbalzo.
Markovic voto 7 - La sua grinta è fondamentale nel recupero del terzo quarto. Spesso battezzato, mette anche tre triple. Per eccesso di generosità finisce fuori per falli a metà ultimo quarto, ma appare in crescita rispetto alle uscite precedenti. In semifinale servirà eccome.
Ricci voto 6.5 - Impreciso da tre, ma combattivo a rimbalzo, migliore della squadra con 9.
Adams voto 6 - Impiegato – quasi a sorpresa – nell’ultimo quarto, risponde con una buona difesa su Russell e con liberi preziosi nell’overtime.
Hunter voto 6.5 - Fa e disfa. Nel finale dei regolamentari rischia di buttare via tutto con un fallo sciocco su Imbrò, tiratore da 92%. In overtime però si riscatta con un paio di recuperi pesantissimi. Grinta e atletismo non mancano mai, anche se ogni tanto le scelte non sono le migliori.
Teodosic voto 7 - I numeri lo premiano (17 e 7 assist, anche se 3/10 da tre). La lucidità un po’ meno, perché tra il finale dei regolamenti e il supplementari ci sono un paio di scelte rivedibili, dovute magari anche alla stanchezza e ai lunghissimi minuti in campo in fila. L’azione decisiva però è quella giusta, con l’assist per Belinelli che la chiude.
Gamble voto 7 - Alti e bassi prima di due giocate cruciali in overtime, prima un canestro e poi – soprattutto – la stoppata su Mekowulu che vale mezza semifinale.
Abass voto 5.5 - Minuti senza infamia e senza lode, la partita passa abbastanza lontano da lui.
Djordjevic - E' stata una partita straordinaria. Due tempi completamente diversi, da parte nostra ma anche di Treviso, che è entrata in campo con orgoglio e ferocia. Noi l'abbiamo aiutata, abbiamo concesso tiri aperti senza neanche entrare in bonus nel secondo quarto. Io non percepisco la pallacanestro così, sono abbastanza arrabbiato e lo sarò perchè dall'inizio dell'anno dico che ci piacciamo troppo. L'ho detto dopo un mese di lavoro con questa squadra e lo ripeto adesso. Questo non mi piace, ma sono contentissimo e orgogliosissimo del secondo tempo, del coraggio e della voglia difensiva che abbiamo messo in campo. Sono orgogliosissimo di Pajola, che ha fatto una partita straordinari, degna dei playmaker di altissimo livello, e adesso avete il mio permesso ufficiale di scrivere parole belle su di lui, nonostante il tiro libero sbagliato che sicuramente si sarà rimproverato fino alla fine. Comunque una aggressività bella, una pallacanestro bella, Treviso ha avuto aggressività da playoff e ci ha messo in difficoltà anche vincendo a rimbalzo, e da lì sono usciti contropiede e azioni in velocità. Partita vinta comunque con orgoglio e di gruppo, ci voleva il tiro da tre di Belinelli dall'angolo e una giocata difensiva dei nostri lunghi. Una bella cosa per la Virtus Segafredo, andiamo avanti. Ci aspetta una semifinale aperta contro Brindisi, una delle favorite di questo campionato.
Il playoff è bello perchè ti devi adattare velocemente. Oggi nel primo tempo abbiamo permesso che Treviso si adattasse a noi meglio che noi a loro. Avremmo dovuto lavorare di più, sporcarci le ginocchia e sputare sangue. La palla l'avevamo mossa bene, e abbiamo sbagliato tiri aperti. Ma abbiamo mollato in difesa, quello non era da fare. C'è stato un bell'ambiente, c'era la tifoseria trevigiana, si è sentita sugli spalti.
Come esce la Virtus? Due partite molto toste, la prima l'abbiamo giocata con una sicurezza diversa. Sapevamo che qua sarebbe stata una partita diversa, e voglio complimentarmi con coach Menetti per la stagione straordinaria che hanno fatto.
La Virtus torna in semifinale dopo 14 anni? E' un dato di fatto. A me non basta, mi conoscete. Non sono mai contento, ci tocca rispondere ancora un'altra volta con voglia, orgoglio e coraggio.
Menetti - Oggi finisce il nostro campionato e c’è da parlare di una partita e di una serie prima di tutto, poi avrò il tempo pure per parlare di questi ragazzi.
Anche se avessimo vinto sarei stato arrabbiato perché sono convinto che, per come è andata gara 2, se fossimo stati in vantaggio 2-1 non avremmo rubato assolutamente niente a nessuno.
Bisogna fare i complimenti a chi ha vinto, soprattutto a Sasha Djordjevic, perché ci sono riusciti sì grazie ai loro campioni, ma anche per merito di un ragazzo come Pajola, stasera autore di una partita straordinaria. Questa squadra oggi ha dimostrato tutto sia dal punto di vista tecnico che della personalità, oltre che i grandi miglioramenti compiuti rispetto a gara 1. Fra qualche giorno a bocce ferme avrò l’occasione di parlare non tanto dell’andamento della stagione, che possono farlo tutti, ma di questa squadra veramente speciale. Credo che tutti dovrebbero sapere cosa è significato allenare questo gruppo.
Oggi lo spettacolo dei tifosi biancoblù sarebbe stato fantastico e – senza voler offendere nessuno – non credo ci sarebbe stata un’altra squadra né in Italia né in Eurolega che avrebbe potuto offrirne uno migliore. Con questo non voglio dire che con i tifosi avremmo vinto, ma soltanto che ci sarebbe stata un’atmosfera incredibile. Se ci fosse una cosa che potessi cambiare di questa stagione sarebbe proprio l’assenza del pubblico.
L’inchino dei giocatori a fine partita? Penso che i ragazzi si meritassero un tributo e un saluto da parte dei presenti, dopo una stagione in cui non si sono fermati mai e sono andati avanti sempre e comunque. Ad ogni modo, come ho già detto prima, nei prossimi giorni racconterò tutto. Dopodiché ci riposeremo per almeno quindici giorni, prima di iniziare a pensare al futuro.
Infine, come segno di rispetto mi piacerebbe ricordare Ercole Spallanzani, grande giornalista reggiano che oggi purtroppo è venuto a mancare.
Belinelli voto 7 - Partita difficile, non trova mai il canestro, e nel finale dei regolamentari viene addirittura panchinato a favore di Adams. Poi però rientra e mette prima liberi importanti, poi la tripla della vittoria nel supplementare. Esperienza e cinismo, quel che serve.
Pajola voto 9 - Semplicemente monumentale. La miglior prova in carriera. 25 punti con 6/7 da tre, 7 assist e difesa di altissimo livello su Logan. Uomo ovunque e indiscutibile MVP della partita.
Alibegovic voto 6 - Minuti in cui si fa sentire a rimbalzo.
Markovic voto 7 - La sua grinta è fondamentale nel recupero del terzo quarto. Spesso battezzato, mette anche tre triple. Per eccesso di generosità finisce fuori per falli a metà ultimo quarto, ma appare in crescita rispetto alle uscite precedenti. In semifinale servirà eccome.
Ricci voto 6.5 - Impreciso da tre, ma combattivo a rimbalzo, migliore della squadra con 9.
Adams voto 6 - Impiegato – quasi a sorpresa – nell’ultimo quarto, risponde con una buona difesa su Russell e con liberi preziosi nell’overtime.
Hunter voto 6.5 - Fa e disfa. Nel finale dei regolamentari rischia di buttare via tutto con un fallo sciocco su Imbrò, tiratore da 92%. In overtime però si riscatta con un paio di recuperi pesantissimi. Grinta e atletismo non mancano mai, anche se ogni tanto le scelte non sono le migliori.
Teodosic voto 7 - I numeri lo premiano (17 e 7 assist, anche se 3/10 da tre). La lucidità un po’ meno, perché tra il finale dei regolamenti e il supplementari ci sono un paio di scelte rivedibili, dovute magari anche alla stanchezza e ai lunghissimi minuti in campo in fila. L’azione decisiva però è quella giusta, con l’assist per Belinelli che la chiude.
Gamble voto 7 - Alti e bassi prima di due giocate cruciali in overtime, prima un canestro e poi – soprattutto – la stoppata su Mekowulu che vale mezza semifinale.
Abass voto 5.5 - Minuti senza infamia e senza lode, la partita passa abbastanza lontano da lui.
Djordjevic - E' stata una partita straordinaria. Due tempi completamente diversi, da parte nostra ma anche di Treviso, che è entrata in campo con orgoglio e ferocia. Noi l'abbiamo aiutata, abbiamo concesso tiri aperti senza neanche entrare in bonus nel secondo quarto. Io non percepisco la pallacanestro così, sono abbastanza arrabbiato e lo sarò perchè dall'inizio dell'anno dico che ci piacciamo troppo. L'ho detto dopo un mese di lavoro con questa squadra e lo ripeto adesso. Questo non mi piace, ma sono contentissimo e orgogliosissimo del secondo tempo, del coraggio e della voglia difensiva che abbiamo messo in campo. Sono orgogliosissimo di Pajola, che ha fatto una partita straordinari, degna dei playmaker di altissimo livello, e adesso avete il mio permesso ufficiale di scrivere parole belle su di lui, nonostante il tiro libero sbagliato che sicuramente si sarà rimproverato fino alla fine. Comunque una aggressività bella, una pallacanestro bella, Treviso ha avuto aggressività da playoff e ci ha messo in difficoltà anche vincendo a rimbalzo, e da lì sono usciti contropiede e azioni in velocità. Partita vinta comunque con orgoglio e di gruppo, ci voleva il tiro da tre di Belinelli dall'angolo e una giocata difensiva dei nostri lunghi. Una bella cosa per la Virtus Segafredo, andiamo avanti. Ci aspetta una semifinale aperta contro Brindisi, una delle favorite di questo campionato.
Il playoff è bello perchè ti devi adattare velocemente. Oggi nel primo tempo abbiamo permesso che Treviso si adattasse a noi meglio che noi a loro. Avremmo dovuto lavorare di più, sporcarci le ginocchia e sputare sangue. La palla l'avevamo mossa bene, e abbiamo sbagliato tiri aperti. Ma abbiamo mollato in difesa, quello non era da fare. C'è stato un bell'ambiente, c'era la tifoseria trevigiana, si è sentita sugli spalti.
Come esce la Virtus? Due partite molto toste, la prima l'abbiamo giocata con una sicurezza diversa. Sapevamo che qua sarebbe stata una partita diversa, e voglio complimentarmi con coach Menetti per la stagione straordinaria che hanno fatto.
La Virtus torna in semifinale dopo 14 anni? E' un dato di fatto. A me non basta, mi conoscete. Non sono mai contento, ci tocca rispondere ancora un'altra volta con voglia, orgoglio e coraggio.
Menetti - Oggi finisce il nostro campionato e c’è da parlare di una partita e di una serie prima di tutto, poi avrò il tempo pure per parlare di questi ragazzi.
Anche se avessimo vinto sarei stato arrabbiato perché sono convinto che, per come è andata gara 2, se fossimo stati in vantaggio 2-1 non avremmo rubato assolutamente niente a nessuno.
Bisogna fare i complimenti a chi ha vinto, soprattutto a Sasha Djordjevic, perché ci sono riusciti sì grazie ai loro campioni, ma anche per merito di un ragazzo come Pajola, stasera autore di una partita straordinaria. Questa squadra oggi ha dimostrato tutto sia dal punto di vista tecnico che della personalità, oltre che i grandi miglioramenti compiuti rispetto a gara 1. Fra qualche giorno a bocce ferme avrò l’occasione di parlare non tanto dell’andamento della stagione, che possono farlo tutti, ma di questa squadra veramente speciale. Credo che tutti dovrebbero sapere cosa è significato allenare questo gruppo.
Oggi lo spettacolo dei tifosi biancoblù sarebbe stato fantastico e – senza voler offendere nessuno – non credo ci sarebbe stata un’altra squadra né in Italia né in Eurolega che avrebbe potuto offrirne uno migliore. Con questo non voglio dire che con i tifosi avremmo vinto, ma soltanto che ci sarebbe stata un’atmosfera incredibile. Se ci fosse una cosa che potessi cambiare di questa stagione sarebbe proprio l’assenza del pubblico.
L’inchino dei giocatori a fine partita? Penso che i ragazzi si meritassero un tributo e un saluto da parte dei presenti, dopo una stagione in cui non si sono fermati mai e sono andati avanti sempre e comunque. Ad ogni modo, come ho già detto prima, nei prossimi giorni racconterò tutto. Dopodiché ci riposeremo per almeno quindici giorni, prima di iniziare a pensare al futuro.
Infine, come segno di rispetto mi piacerebbe ricordare Ercole Spallanzani, grande giornalista reggiano che oggi purtroppo è venuto a mancare.