FORTITUDO - MATERA, IL DOPOPARTITA. LA FOSSA COMPRA I BIGLIETTI DEL SETTORE OSPITI PER PAGARE LA MULTA
Ma come, non doveva essere la partita dell’inciviltà eccetera? Alla fine, il mercoledì sera fortitudinlucano diventa una specie di allenamento a porte aperto, con Bologna a distruggere Matera, arrivata in Emilia nella versione da spiaggia forse ignara del fatto che si sia ancora in febbraio. Nulla da segnalare sul campo, davvero, perché arriva un momento in cui sprecar parole per una roba che fin dalle prime battute è sembrata una mattanza è eccessivo. Certo, ci si potrebbe chiedere cosa sia saltato per la testa ai biancoblu di andare in Lucania, all’andata, e farsi bastonare. Ma il latte è stato versato, e non c’è molto altro da fare.
Doveva essere la partita dei lunghi coltelli, con la questione Lestini pompata fin troppo da chi, forse, non aveva capito di cosa si stesse trattando. Alla fine si divertirà solo la FIP, perché qualche soldino di multa arriverà quasi inerzialmente: però, chi sanzionerà la Effe per i cori contro il tesserato, forse dimentica quel che passarono, senza brontolare – anzi, spesso e volentieri zittendo la Fortitudo sul campo – ben altri giocatori in ben altro passato. Qualche coro innocuo, la divertente gag dell’aumento della multa ad ogni cantata visualizzata dagli striscioni (a partire da 235 euro), fino allo sdoppiamento della curva. E alla fine l'escamotage trovato dalla Fossa per finanziare la società per la multa che sicuramente arriverà è stato quello di comprare 60 biglietti del settore ospiti: a 22 euro l'uno sono 1320 euro.
La cosa assurda è che nessuno aveva dubbi sul fatto che sarebbe finita così, e peccato che fuori da Bologna si sia temuto chissà quali scannamenti sulla pubblica piazza. Ora, pregasi dimenticare la Lestineide che dura da giugno, e si vada avanti con il campionato.
Che inizia domenica nel primo pomeriggio di Treviso, su un campo che la Fortitudo conosce discretamente bene anche se quella era un’altra Treviso, e questa nemmeno biancoverde è. La Effe ci arriva riposata (solo Raucci oltre i 25’ giocati), con Amoroso che avrà avuto una settimana per continuare il suo percorso di riabilitazione, e Italiano che con il naso rotto, a fine gara, si chiedeva solo se le sue capacità di rimorchio ne risentiranno. Amen, come dice quello che ha vinto Sanremo Giovani.
Ancora un altro entusiasmo ci farà pulsare il cuore - Il clima, talmente tranquillo da rendere allegra una partita che, per quel che riguarda l’agonismo, era finita già sullo 0-0. La crescita di Flowers. La doppia cifra di Campogrande.
Ne abbiamo avute di occasioni perdendole - Alla prossima.
(foto Repubblica)