PAVANI A SPORT CLUB: CI FERMIAMO A 4800 ABBONATI, TANTA ROBA. LA MAGLIA A POIS E' UN'IDEA MIA, E' UNA SCELTA DI MARKETING
Il direttore generale della Fortitudo Christian Pavani è intervenuto ieri sera alla trasmissione Sport Club, condotta da Jack Bonora su èTV.
Ecco una sintesi delle sue dichiarazioni, riportate da Sportando:
Roberts? All’inizio era un po’ pigro. Boniciolli è piuttosto esigente, vuole giocatori che aggrediscano. Roberts ora lo ha capito e non ci sono dubbi sul fatto che continuerà con noi.
Daniel? Quando un giocatore viene tagliato non parla mai bene della società. I giocatori devono capire però che anche le società sono forti e c’è un comportamento che devono rispettare. E Daniel ha sbagliato in questo. A 25 anni nella piena maturità cestistica, non ha capito che lavorando un altro anno con Bonciolli sarebbe migliorato. In certe situazioni bisogna essere in due a risolvere le cose.
Converrebbe quasi stare in A2 o comunque servirebbe un riforma della serie A. L’A1 ha poco appeal e così non arrivano sponsor e la gente non va al palazzo. Portiamo pubblico solo noi, la Virtus o Treviso. Brescia durante la stagione regolare faceva 2000 persone e per i play-off ha dovuto cambiare palazzetto per ospitare tutti. Vorrei vedere ora alla prima in casa quante persone ci saranno. Devi creare interesse; se noi, Virtus, Treviso, Trieste stiamo in A2 la seria A non avrà interesse. Dobbiamo alzarlo il livello, se continuiamo ad abbassarlo non verrà nessuno nei palazzetti.
Andare nella categoria superiore per poi starci è il nostro obiettivo principale. In A2 sei preparato e fai un pareggio nel bilancio fra costi e ricavi. In A1 cambia tutto; la tassazione, ed il budget deve essere di almeno 4 milioni di euro per una squadra media, anche se negli ultimi anni è calato. Ma non abbiamo bisogno “dell’uomo forte” che entri con grandi capitali. Bisogna trovare un equilibrio, e non fare l’ascensore col rischio che se “l’uomo forte” va via finisce tutto e fallisci.
La maglia a pois? A metà luglio ho detto io a Ballandi che la volevo così. La Fossa ha espresso malumore? Ne abbiamo parlato prima con loro, quindi sapevano, ma tra saperlo ed apprezzarlo ci passa il mare. Non pensiamo comunque di aver offeso nessuno; condivido il pensiero della Fossa che sulla maglia ci fa una ragione di appartenenza, ma la nostra è una scelta di marketing, anche forte forse, ma dalla nostra ottica abbiamo fatto centro. Ci dispiace se pensano che abbiamo offeso qualcuno, ma l’intento era far parlare. Comunque la maglia non cambierà. La nostra tendenza è il pois, poi vediamo a Natale…
Carraretto? Mai dire mai. Se abbiamo detto no è perché è stata una scelta tecnica. Ho un ottimo rapporto con lui; è un ragazzo intelligente ed è un grande professionista. Mi dispiace molto, ma ci sono scelte tecniche. Questione economica? Noi abbiamo fatto la nostra proposta ad un giocatore alla quale lui ha detto di no.
Delfino? Io lo prenderei volentieri ma dipende da lui. Ci spero molto. Non è una questione di prezzi. Fisicamente ora è a posto. Ha l’opportunità di andare in NBA con un ingaggio importante se qualcuno lo cerca. In Europa ha rifiutato il Baskonia ma se arriva un offerta importante potrebbe accettare. Mentre in Italia non andrà in altre squadre. Se c’è una trattativa? E’ già fatta. Ha l’obiettivo di fare le olimpiadi in Giappone, quindi ripartire da Bologna sarebbe perfetto. Il nostro obiettivo ora è arrivare a fine ottobre per cercare di capire le sue intenzioni.
Abbonati? Abbiamo deciso di fermarci a 4800, che sono tanta roba, per concedere una biglietteria ad ogni partita, oltre al 10% per quella ospite. Eravamo convinti di poter fare bene perché durante i playoff ci sono state tante richieste di biglietti e tanta gente è rimasta fuori.
Stiamo cambiando televisione. Si cambia perché è nostro interesse andare dappertutto. Abbiamo bisogno di dare più visibilità possibile al brand Fortitudo. Perché Nettuno TV ha fatto vedere allora la prima partita a Chieti? Semplice, ha comprato i diritti che appartengono alla squadra di casa.
La monetina a Ticchi? Purtroppo non siamo riusciti ancora ad individuare chi è stato, ma abbiamo le telecamere.
La multa per l’inno nazionale? Da questa stagione sarà obbligatorio farlo suonare, e quindi anche noi dovremmo farlo. L’inno deve essere qualcosa di altissimo livello a mio avviso. Vorrei però capire se si può multare il disturbo, è un tema un po’ delicato che andrebbe approfondito. Sulle multe ne abbiamo discusso in Lega e cominciano a pesare sul bilancio.