RAMAGLI: NON HO SENSAZIONI, ABBIAMO CERCATO DI SEMPLIFICARE MOLTO PER RIMETTERCI TUTTI SULLA STESSA PAGINA
Il coach della Virtus Alessandro Ramagli, in conferenza stampa, ha presentato la trasferta di domani a Roseto.
Si gioca alle 21, con diretta Sky Sport e Radio Bologna Uno.
Sappiamo che troveremo un campo molto caldo, uno dei 2-3 più caldi del campionato. Dovremo confrontarci con questo tipo di ambiente. Sappiamo che troveremo una squadra arrabbiata, che finora ha fatto veramente molto bene, ogni più rosea aspettativa. Hanno grandissime qualità offensiva, sono secondi per punti per possesso, e secondo me la qualità di un attacco si individua lì. In questo sono secondi solo a noi.
Sappiamo che utilizzeranno tantissimo la zona, è quella che la usa di più nel campionato, quasi per il 30% dei possessi. Queste cose le sapevamo già, quindi domani sera nessuno mi dovrà domandare se ci aspettavamo il pubblico, la squadra arrabbiata, il talento di Amoroso e Smith o la zona: noi ci aspettiamo tutto.
Dobbiamo fare la partita contro questo tipo di avversario e in questo tipo di ambiente.
E' ovviamente una provocazione per far capire che è inutile andare a nascondersi dietro i luoghi comuni. Sappiamo tutto, però ci sono alcune cose che non sappiamo, e le scopriremo domani sera. E sono quelle che riguardano noi, che non sappiamo.
Allenarsi senza i ragazzi per 10 giorni? E' di sicuro la questione più corposa, e potrei partire con una bella polemica. Però non mi interessa farla, mi interessa vincere con Roseto.
Abbiamo spento il motore, cercando di tenerlo in folle per recuperare Klaudio e altri giocatori con qualche piccolo acciacco, senza abbassare troppo il livello per non avere uno scadimento di forma, aspettando i tre ragazzi che stavano giocando sei partite in sette giorni, dovevamo fare delle amichevoli perchè era l'unico modo per provare ad avere un minimo di ritmo partita. Dovevamo fare allenare con noi dei ragazzi che non si erano mai allenati con noi. Se tutto questo sarà stato produttivo ed eseguito nel migliore dei modi io questo non lo so dire.
E soprattutto, dato che ci siamo allenati due giorni insieme, non mi sarebbe dispiaciuto allenarci due giorni insieme. E invece dopo 50' del primo allenamento Oxilia si è rotto il naso e Spissu si è fatto male al piede. Ieri nessuno dei due si è allenato, stamattina Oxilia si è allenato con la maschera e Spissu ancora non si è allenato.
Sensazioni dopo 18 giorni di sosta? Non ne ho. Non bisogna fasciarsi la testa senza essersela rotta, né essere esageratamente ottimisti. Noi dobbiamo pensare a fare le tre cose necessarie per battere Roseto, tornando - come dicono gli americani - sulla stessa pagina, perchè negli ultimi 18 giorni per forza di cose siamo stati su pagine diverse. Non mi faccio distogliere dalle sensazioni, preferisco attenermi ai fatti. Per esempio, oggi abbiamo fatto una preparazione offensiva alla partita molto specifica, che di solito non facciamo. Perchè c'è bisogno di toccare tre tasti, concetto A, B e C. Abbiamo cercato di lavorare sul pratico e non sul filosofico. Abbiamo il nostro piano partita, e in questo caso abbiamo cercato di semplificare.
Analizzando le nostre prime 12 partite, noi non siamo eccellenti in nessuna statistica, né offensiva né difensiva. Siamo buoni, non eccellenti. Questo vuol dire che non abbiamo un punto di forza specifico in attacco, ma possiamo fare male in tanti modi. Non abbiamo una qualità specifica difensiva, ma siamo efficienti in moltissime parti del gioco, da una parte e dall'altra. Per questo di solito ci prepariamo un po' meno sull'avversario, ma stavolta abbiamo deciso di razionalizzare molto.
L'inerzia delle 7 vittorie consecutive? Dopo quasi giorni senza giocare si è azzerata.
Ndoja? Non è nemmeno al 15 di agosto, ma molto di meno. Nell'ultimo mese non si è nemmeno allacciato una scarpa, e negli ultimi tre mesi ha fatto poco poco. Va serenamente riaccompagnato sulla strada senza chiedergli troppo. Tutto quello che viene sarà di guadagnato, e i primi a saperlo sono i suoi compagni.
Il video della conferenza stampa, realizzato da Laura Tommasini di Sportpress.