Il presidente FIP Gianni Petrucci ha parlato alla Gazzetta dello Sport, accogliendo con favore la proposta di Cremona di trasformarsi in una sorta di "Club Italia".
Un estratto delle sue parole.

Per noi sarebbe fantastico. Un progetto del genere potrebbe veramente rappresentare l’ossatura su cui costruire il futuro della Nazionale. Progetti simili sono stati messi in campo in altre discipline e nazioni e anche da noi in passato, ma l’idea di vedere una squadra di italiani utilizzata al massimo livello, in un campionato sempre più competitivo, gestita dall’allenatore della Nazionale per noi potrebbe essere una grande svolta.

Non ci sarebbe nessuna pressione esterna. Non mettiamo becco sulle strategie di un club, ma di certo sarebbe un bell’assist alla Federazione. Con Meo ci confrontiamo spesso e abbiamo idee molto simili, tra l’altro Cremona è presieduta da una grande persona come Aldo Vanoli.

Sul dialogo con la Legabasket. Intanto mi aspetto dal presidente della Lega Basket Gandini le proposte sulla prossima stagione con o senza la Lega di A-2 per capire, in un momento serio ma storico, in che tempi e modi poter ripartire. Inoltre il basket ha l’occasione per rispolverare la sua forza innovativa. La missione della Fip resta la stessa: la crescita dei giocatori italiani. Siamo comunque disponibili a ragionare su nuove formule purché si rimanga nel solco della valorizzazione dei nostri giocatori. Che non è questione di numeri ma di volontà come dimostra Gianmarco Pozzecco a Sassari. Dunque ripeto: rimanere ancorati alle formule è un concetto ormai superato. Tutto è in evoluzione e quindi siamo disponibili a ragionare anche su tetti che, peraltro, sono stati modificati di recente.

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