Alle ore 11 di oggi si riunirà a Roma il Consiglio Federale che - tra le altre cose - deciderà in merito all'ammissione ai vari campionati. Secondo le varie indicazioni emerse negli ultimi giorni, le speranze di Virtus e Fortitudo di essere ripescate in serie A sono quasi nulle. Tutte le squadre di serie A - compresa Caserta, il cui patron Iavazzi ha annunciato proprio ieri di aver firmato un preliminare di vendita per il 62% delle quote con una società britannica per ora ignota - hanno infatti superato i controlli COMTEC, e per quel che riguarda le quattro "dissidenti" pare che sarà considerata sufficiente la rinuncia formale all'Eurocup e la firma del famoso allegato 2, questo nonostante Reggio, Sassari, Trento e Cantù siano ancora iscritte nei gironi della coppa ed ECA non le abbia sostituite, sperando in una sentenza favorevole della Corte Europea, tra qualche mese.

E' quindi praticamente impossibile che oggi il Consiglio Federale decida per l'allargamento del massimo campionato a 18 squadre, cosa che invece potrebbe essere introdotta per le prossime stagioni (dal 2018/19), aumentando a due il numero di promozioni e di retrocessioni.
Una volta stabilito questo, le bolognesi dovranno decidere se accettare il verdetto del Consiglio Federale oppure impugnarlo, tentando la via della giustizia sportiva e in seconda battuta quella della giustizia ordinaria, nella speranza di una sentenza favorevole come fu per Venezia nel 2011. Il GM della Virtus Julio Trovato - qualche giorno fa ha preannunciato che la società avrebbe fatto- ricorso in caso di mancata ammissione alla serie A. Il DG biancoblu Pavani ha spiegato a Damiano Montanari su Stadio che la Fortitudo aspetterà le motivazioni del Consiglio Federale nei confronti dei quattro club che a oggi risultano iscritti all'Eurocup, poi valuterà cosa fare.

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