Mario Boni - vicepresidente GIBA - è stato sentito da Elisabetta Ferri sul Corriere dello
Sport sulla questione obbligo italiani.
Ah, fosse per me, io vorrei rivedere due extracomunitari per squadra e tutti italiani! Può anche darsi che mi sbagli, ma penso di poter affermare che era la formula migliore. Gli stranieri,
essendo solo due, erano più selezionati e quindi s’imparava realmente qualcosa da loro nel corso di una stagione. In più, i tanti italiani presenti nel roster creavano affiliazione sia con il club che con i tifosi.
Petrucci? Sempre avuta fiducia in lui. In una squadra che sceglie il 6 italiani e 6 stranieri, questi ultimi giocano tutti e quindi per i nostri atleti rimane veramente poco spazio, o comunque non hanno un ruolo rilevante in squadra. Mi chiedo quindi: ma se ci fosse già stata la liberalizzazione, uno come Pajola sarebbe mai venuto fuori?.

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