VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA

Spissu voto 6 - Tira poco, e non forza da tre quando vede che non è serata. 4 assist, fa girare la squadra.
Umeh voto 6.5 - Parte soffrendo e spadellando, come tutti. Sale in cattedra nell’ultimo quarto, e si accende chiudendo la partita coi punti che piantano gli ultimi chiodi nella bara ravennate. Anche 4 assist.
Spizzichini voto 5 - Oggi fa fatica, e chiude con un pessimo -6 di valutazione.
Ndoja voto 8 - Parte con le storie tese con Marks (ancora), poi c’è di tutto. Le triple (quelle che ridanno fiducia ai tiratori bianconeri), la difesa, i rimbalzi, il gesto degli attributi, il sangue, i cinque recuperi. Un gladiatore, animale da playoff se ce n’è uno.
Rosselli voto 7 - Solita partita di grande sostanza. Difesa, 8 rimbalzi, 4 assist ma soprattutto punti nel momento chiave, il terzo quarto dove la partita gira.
Michelori voto 6 - Impatto difensivo nel primo tempo, e anche un canestro quando non segnava nessuno.
Gentile voto 6.5 - Fatica nel primo tempo, cresce tantissimo nella ripresa. Punti in penetrazione, 5 rimbalzi e difesa fisica sui playmaker avversari.
Lawson voto 8.5 - Monumentale. A lungo l’unico a far canestro, tiene su di peso l’attacco bianconero nel primo quarto. 27 punti e 13 rimbalzi, inarrestabile. E adesso difende anche.
Bruttini voto 6.5 - Lavoro sporco e difesa, è sempre utilissimo. Ed è bravo a subire falli, anche se non sempre trasforma i liberi.
Oxilia voto NG - Apparizione finale con canestro.

Le parole di Alessandro Ramagli - Tre cose per farla veloce. Ho conosciuto con grande piacere il presidente di Ravenna la scorsa partita a Bologna e gli avevo fatto i complimenti per quello che ha costruito. Lui mi ha detto che era stato molto difficile perché Ravenna era un posto di volley. Faccio anche i complimenti ad Antimo per l'ennesima volta, ribadisco che l'ho votato come miglior allenatore di A2. Ma al presidente di Ravenna voglio dire che anche Trento era un posto di volley, e stasera ha ottenuto un risultato storico. In posti dove si lavora bene come questo possono nascere nuove squadre e nuove realtà di basket.
Ora voglio fare una dedica. A Penna, a Pajola, a Petrovic, a Oxilia. Si meritano il momento di questa finale, so che avranno la capacità di godersi questo momento guardando oltre le difficoltà del momento. E poi siamo in finale, e voglio dire che non era scontato. Giocheremo l'ultima partita di questo campionato comunque vada a finire e voglio ringraziare tutti. Lo staff che ha lavorato per 10 mesi superando con passione e entusiasmo gli ostacoli. E grazie al pubblico che ci ha sempre seguito, e che stasera era presente in gran numero. Anche questo non era scontato all'inizio. La nostra maglia era in fondo al "canterale", cioè il cassetto del comò, all'inizio della stagione, ora l'abbiamo tirata fuori e ora vogliamo portarla in un posto ancora migliore, dove deve stare. Come dico sempre ai giocatori vogliamo lasciare la maglia della Virtus in un posto migliore rispetto a dove l’abbiamo trovata all’inizio.
Sulla partita forse ci siamo innervositi nel primo tempo, non trovavamo le nostre cose in attacco. Nel secondo tempo abbiamo fatto una partita da squadra vera. Merito a questi 13 che dall'inizio dell'anno hanno dato tutto per arrivare fin qui. Non mi importa chi arriverà in finale, spero solo sia più stanca possibile. Sarà comunque un avversario di valore, da piegare con carattere, come abbiamo fatto fino ad oggi con le avversarie che abbiamo trovate, vincendo ben 5 gare in trasferta.
Il coro? E' bellissimo, io me lo godo ogni volta che lo fanno. La gente apprezza la passione, poi dentro la passione ci sono le cose fatte bene e gli errori. Ma la gente apprezza la passione, il coro me lo godo tutto. Adesso ci siamo, siamo qua e vogliamo ballare fino alla fine. Nessuno all'inizia poteva dire che eravamo la favorita, invece ci siamo.
Cosa succede in questi nove giorni? Dobbiamo prepararci bene, guardando le partite di Trieste-Fortitudo, e allenarci senza distruggerci, perché le energie sono quelle che sono. Ma credo che saremo competitivi, come lo siamo stati fin qui. Una gara 5 non mi dispiacerebbe? Sì, per motivi opportunistici ovviamente.
Io ho vinto questo campionato la prima volta che l’ho giocato, e non ne ero consapevole. E poi non ci sono più riuscito, senza mai riuscire a tornare in finale. Ne avevo bisogno, anche personalmente. Esserci arrivati con la Virtus, e con un rinnovato entusiasmo di questo tipo, è la più grande gratificazione. Siamo partiti con 20-30 ragazzi che sono venuti alla prima amichevole e hanno organizzato una grigliata. Oggi erano 1500, tutti con la maglia nera e la V sul petto, e questa cosa non me la dimenticherò.


Le parole di Antimo Martino - Dedico i primi minuti alla partita: abbiamo dato tutto, ogni singola energia che ci era rimasta l'abbiamo messa subito in campo lottando e provandoci insieme e questo mi inorgoglisce. Vado a casa soddisfatto e a testa alta e l'ho detto ai ragazzi nello spogliatoio. L'unica nostra speranza per battere Bologna era giocare con più energia di loro, nel secondo tempo siamo calati e ha vinto la squadra più forte, costruita per vincere. Faccio un “in bocca al lupo” alla Virtus per la finale.
Il nostro roster doveva "fare bene all'inizio". Dovevamo salvarci, poi arrivare fra le prime 8, poi fra le prime 4, poi qualcuno mi chiedeva "cosa faremo se andiamo in A?" ma io non volevo pensarci. Abbiamo dato tutto, siamo orgogliosi di aver fatto qualcosa di storico per la città e per i tifosi.


Le parole di Klaudio Ndoja - Una finale conquistata di forza da squadra vera, sapevamo che avrebbero dato tutto in questa partita. Volevano allungare la serie e ci hanno messo in difficoltà nel primo tempo. Ma quando noi siamo questi, quelli del secondo tempo, difficilmente siamo battibili. Voglio dire una cosa molto importante. Io do tutto in campo ma non ho mai offeso nessuno sugli spalti. Eppure ogni volta sento "albanese di merda", "spero ti si fori il gommone", "zingaro". Le persone non pagano un biglietto per avere il diritto di offendere. Per me tutto resta in campo, ma questo era gia successo a Roseto e a Casale e oggi sono arrivato al limite e ho sfogato la rabbia. Non è una cosa accettabile.
Io preferirei sapere subito chi sarà l'altra finalista, per tornare in palestra pronti sull'obiettivo. Quindi visto che vorrei sapere subito domani il nome dell'avversaria sembra che sappiate già chi preferirei. Adesso abbiamo una cosa molto più grande di noi messi insieme da conquistare.


(interviste raccolte da Valentina Calzoni)

Il video, grazie a Sportpress (audio TRC)

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