CAPO D'ORLANDO - VIRTUS, PAGELLE E INTERVISTE
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Umeh voto 6 - Va in quintetto, ma segna meno del solito. Tira solo da tre, e ne mette due.
Baldi Rossi voto 6.5 - Discreta prova in attacco, molto solido invece a rimbalzo e in difesa. Viste le assenze, copre bene per 33 minuti lo spot di quattro.
Lafayette voto 7.5 - Finalmente ritrova la via del canestro, e lo fa col botto. 19 punti sbagliando un solo tiro, oltre al solito grande lavoro difensivo e a tre assist.
Aradori voto 7 - Primo tempo strepitoso, da 15 punti. Poi lavora più per la squadra, ma mette comunque altri canestri importanti ed è il miglior marcatore bianconero.
Lawson voto 6.5 - Buona prova in attacco, lotta contro i lunghi avversari e non patisce.
Slaughter voto 7 - Ottima partita, ben oltre le cifre che sono comunque buone (11+9). Fa sempre la voce grossa contro i lunghi di Capo D’Orlando.
Gentile S. voto 7 - Fa un po’ di tutto, e bene: punti (12), assist (5), difesa e anche 7 rimbalzi. Cosa chiedergli di più?
Pajola voto 6 - Minuti in cui non demerita, anche se forse potrebbe prendersi qualche iniziativa. Nemmeno un tiro tentato, nemmeno se aperto.
Le parole di Alessandro Ramagli- I ragazzi sono stati disponibili nel passarsi la palla. Una vittoria importante, ce la portiamo a casa volentieri, ne avevamo bisogno per dare continuità al nostro momento. Non era scontata, siamo stati solidi e abbiamo avuto una buona personalità.
L’ottima partenza da tre punti ha dato sicurezza? Certo, ma non ci siamo accontentato della prima conclusione, abbiamo costruito tiri buoni, aperti. Poi certo, segnare subito e prendere un vantaggio significativo è stato importante.
Capo ha provato a riavvicinarsi, poteva tornare anche a -7, però questa è la pallacanestro, le cifre ci dicono che la partita è stata costantemente nelle nostre mani, a volte siamo anche fortunati, ma la fortuna aiuta chi spinge verso di lei. Sull’andamento della gara e sul risultato della gara non c’è dubbio che abbiamo meritato.
Stojanovic ha fatto una partita di grandissimo spessore, con una continuità che non gli appartiene. Lui è stato molto bravo, però a detrimento di altri giocatori che sono stati fuori partita, anche perché noi avevamo impostato la partita in modo che i loro palleggiatori fossero sempre sotto pressione.
Le assenze? Una squadra che vuole fare bene deve trovare le risorse per sopperire nei momenti di difficoltà. Qui mancavano due giocatori, e direi che tutti quanti hanno risposto presente. Siamo stati bravi e attenti a giocare insieme in tutte e due le metà campo.
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Le parole di Gennaro Di Carlo - È stata una partita complicata perché Bologna ha fatto una gara molto dura e ruvida, cercando di colpirci sotto canestro e coinvolgendo le guardie. Loro hanno iniziato molto bene, segnando anche dei tiri difficili, noi siamo riusciti solo dopo ad arginarli e ci ha tenuti in gara l’ottima partita di Stojanovic, che è andato in ospedale per accertamenti dopo la sua brutta caduta e speriamo non ci sia nulla di grave. Nonostante nel corso della gara abbiamo fatto alcune cose che ci hanno consentito di prendere buoni tiri non siamo stati fortunati. Purtroppo il basket è spietato, bisogna tenere botta e reagire. L’unione di questo gruppo deve darci la forza per andare avanti. Dobbiamo a tutti i costi tornare a vincere, una vittoria ci farebbe sgomberare la testa da tanti pensieri negativi. Sinceramente contavo molto su questa partita, nel preparare la gara vedevo negli occhi dei ragazzi tanta voglia, ma non siamo riusciti ad approcciare bene perché loro sono entrati in campo in modo molto duro. Adesso bisogna rimboccarsi le maniche, non ci sono altre strade, bisogna lavorare per prendere una vittoria prima possibile. Oggi raccogliamo molto meno di quanto produciamo. I ragazzi ci provano, ma i risultati non sono come vorremmo, perché in campo bisogna anche avere la forza di superare pressioni e difficoltà che non sono paragonabili, naturalmente, a quelle che si incontrano in allenamento. È fondamentale che i ragazzi credano in quello che fanno, in queste situazioni i gruppi tendono a sfaldarsi, ma per fortuna non è il nostro caso. Dentro di me c’è tanta rabbia, perché vedo che non ci manca tanto, ma il basket tante volte è fatto di inerzia, e quella facciamo sempre tanta fatica a prenderla.
Umeh voto 6 - Va in quintetto, ma segna meno del solito. Tira solo da tre, e ne mette due.
Baldi Rossi voto 6.5 - Discreta prova in attacco, molto solido invece a rimbalzo e in difesa. Viste le assenze, copre bene per 33 minuti lo spot di quattro.
Lafayette voto 7.5 - Finalmente ritrova la via del canestro, e lo fa col botto. 19 punti sbagliando un solo tiro, oltre al solito grande lavoro difensivo e a tre assist.
Aradori voto 7 - Primo tempo strepitoso, da 15 punti. Poi lavora più per la squadra, ma mette comunque altri canestri importanti ed è il miglior marcatore bianconero.
Lawson voto 6.5 - Buona prova in attacco, lotta contro i lunghi avversari e non patisce.
Slaughter voto 7 - Ottima partita, ben oltre le cifre che sono comunque buone (11+9). Fa sempre la voce grossa contro i lunghi di Capo D’Orlando.
Gentile S. voto 7 - Fa un po’ di tutto, e bene: punti (12), assist (5), difesa e anche 7 rimbalzi. Cosa chiedergli di più?
Pajola voto 6 - Minuti in cui non demerita, anche se forse potrebbe prendersi qualche iniziativa. Nemmeno un tiro tentato, nemmeno se aperto.
Le parole di Alessandro Ramagli- I ragazzi sono stati disponibili nel passarsi la palla. Una vittoria importante, ce la portiamo a casa volentieri, ne avevamo bisogno per dare continuità al nostro momento. Non era scontata, siamo stati solidi e abbiamo avuto una buona personalità.
L’ottima partenza da tre punti ha dato sicurezza? Certo, ma non ci siamo accontentato della prima conclusione, abbiamo costruito tiri buoni, aperti. Poi certo, segnare subito e prendere un vantaggio significativo è stato importante.
Capo ha provato a riavvicinarsi, poteva tornare anche a -7, però questa è la pallacanestro, le cifre ci dicono che la partita è stata costantemente nelle nostre mani, a volte siamo anche fortunati, ma la fortuna aiuta chi spinge verso di lei. Sull’andamento della gara e sul risultato della gara non c’è dubbio che abbiamo meritato.
Stojanovic ha fatto una partita di grandissimo spessore, con una continuità che non gli appartiene. Lui è stato molto bravo, però a detrimento di altri giocatori che sono stati fuori partita, anche perché noi avevamo impostato la partita in modo che i loro palleggiatori fossero sempre sotto pressione.
Le assenze? Una squadra che vuole fare bene deve trovare le risorse per sopperire nei momenti di difficoltà. Qui mancavano due giocatori, e direi che tutti quanti hanno risposto presente. Siamo stati bravi e attenti a giocare insieme in tutte e due le metà campo.
</ em>
Le parole di Gennaro Di Carlo - È stata una partita complicata perché Bologna ha fatto una gara molto dura e ruvida, cercando di colpirci sotto canestro e coinvolgendo le guardie. Loro hanno iniziato molto bene, segnando anche dei tiri difficili, noi siamo riusciti solo dopo ad arginarli e ci ha tenuti in gara l’ottima partita di Stojanovic, che è andato in ospedale per accertamenti dopo la sua brutta caduta e speriamo non ci sia nulla di grave. Nonostante nel corso della gara abbiamo fatto alcune cose che ci hanno consentito di prendere buoni tiri non siamo stati fortunati. Purtroppo il basket è spietato, bisogna tenere botta e reagire. L’unione di questo gruppo deve darci la forza per andare avanti. Dobbiamo a tutti i costi tornare a vincere, una vittoria ci farebbe sgomberare la testa da tanti pensieri negativi. Sinceramente contavo molto su questa partita, nel preparare la gara vedevo negli occhi dei ragazzi tanta voglia, ma non siamo riusciti ad approcciare bene perché loro sono entrati in campo in modo molto duro. Adesso bisogna rimboccarsi le maniche, non ci sono altre strade, bisogna lavorare per prendere una vittoria prima possibile. Oggi raccogliamo molto meno di quanto produciamo. I ragazzi ci provano, ma i risultati non sono come vorremmo, perché in campo bisogna anche avere la forza di superare pressioni e difficoltà che non sono paragonabili, naturalmente, a quelle che si incontrano in allenamento. È fondamentale che i ragazzi credano in quello che fanno, in queste situazioni i gruppi tendono a sfaldarsi, ma per fortuna non è il nostro caso. Dentro di me c’è tanta rabbia, perché vedo che non ci manca tanto, ma il basket tante volte è fatto di inerzia, e quella facciamo sempre tanta fatica a prenderla.