CONSOLINI: A MESSINA E ALLA NAZIONALE NON SI PUO' DIRE DI NO. SPERO DI ESSERE ALL'ALTEZZA. DALMONTE: MESSINA E' UNA MACCHINA DA GUERRA
Alla presentazione di Ettore Messina nel salone d’onore del CONI era presente anche Giordano Consolini, che entra ufficialmente nello staff della Nazionale assieme a Luca Dalmonte. Due bolognesi e un imolese.
Alessandro Gallo - sul Resto del Carlino - ha intervistato entrambi gli assistenti.
Ecco le parole dell’attuale allenatore della Virtus under 15 ed ex responsabile del settore giovanile bianconero: Dai e ridai, stavolta ci avete preso. Battute a parte non c’è stato bisogno di convincere o esercitare pressioni. Se chiamano Ettore Messina e la Nazionale non si può dire no.
Certi amori non finiscono? Ma Ettore e io non ci siamo mai persi di vista. Siamo sempre stati in contatto. E questo, lo ammetto, mi ha fatto un enorme piacere.
Spero di essere all’altezza della situazione. Ettore mi ha detto quello che si aspetta da me. Ci siamo parlati a lungo, cose nostre. L’ho trovato carico, determinato e deciso come sempre.
La Nazionale ha quindi matrice bolognese? Bisogna chiederlo a Luca. Imola sulla carta è in provincia di Bologna, ma lui come si sente?
Dovrò rimettere nel mio bagaglio tecnico il lavoro con una squadra di adulti? Intanto diciamo che la Virtus in questi anni mi ha permesso di lavorare coi giovani. E spero di poterlo fare ancora.
In azzurro ritroverò Marco Belinelli? In Virtus - a livello di settore giovanile - è stato guidato prima da Max Milli e poi da Marco Sanguettoli. Messina cominciò a fargli annusare la prima squadra. Il processo si completò con Tanjevic. Ho visto Marco giovanissimo. Mi fa piacere ritrovarlo maturo, serio. Un vero professionista.
Ed ecco invece le parole del confermato Luca Dalmonte: Ma non ci sono solo io. Che si sia rimasti in diversi è la prova che stiamo lavorando bene.
La matrice bolognese? Non posso certo negare di aver frequentato il liceo a Bologna.
Ci sarà un derby tra i vice? Niente derby, in questo momento rappresentiamo l’Italia. Davanti c’è l’idea, il sogno di andare alle Olimpiadi di Rio. Siamo consapevoli che si tratti di un risultato difficile. Ma sappiamo anche che è fattibile. Dobbiamo provare a vedere la luce in fondo al tunnel delle difficoltà che dovremo affrontare.
Gli impegni di Messina con gli Spurs potrebbero rendere più difficile il ruolo dei vice? Messina è stato molto chiaro e meticoloso. Se mi passate il termine, una vera macchina da guerra. Ha coinvolto tutti. Ha galvanizzato l’ambiente. Poi credo che ci sia un aumento di responsabilità. Ma per chi fa un mestiere come il nostro deve essere un incentivo, non il contrario. Se a un aumento di responsabilità. Se a un aumento di responsabilità un tecnico dovesse irrigidirsi, allora farebbe meglio a farsi da parte. E a cambiare mestiere.
Infine, le date del torneo di preparazione al PalaDozza dovrebbero essere 25-26 giugno.