C'è stato un tempo in cui la partita tra Virtus e Treviso era spesso una finale. I bianconeri e gli allora biancoverdi si sono incontrati in finale scudetto (nel 1993 e 1995), tre volte in finale di Coppa Italia, e nel 1998 - pur non giocando tra di loro - erano assieme a Barcellona per la Final Four dell'Eurolega poi vinta dalle Vu Nere. Poi ci sarebbe anche la semifinale di Eurolega del 2002. I nomi degli sponsor - Kinder e Benetton - erano talmente legati a doppio filo alle società da rappresentare le squadre, nell'immaginario collettivo.
Tantissima storia, quindi, della quale ora restano i ricordi. L'attualità purtroppo è molto meno gloriosa, e sia a Bologna che a Treviso è cambiato tutto. La Virtus - pur decaduta e retrocessa - è la stessa società di allora. Quella trevigiana è invece una realtà totalmente nuova, perchè la Benetton Basket ha chiuso i battenti (professionistici, le giovanili e una C Silver ci sono ancora) a giugno 2012. Per la cronaca, il 15 aprile di quell'anno c'è stata l'ultima sfida ufficiale contro la Virtus, vinta da Treviso per 63-59, con 13 di Jeff Viggiano da una parte e 12 di Petteri Koponen dall'altra.

Per rivedere il basket professionistico a Treviso si è ripartiti con un consorzio di aziende (Universo Treviso) e una nuova società, che ha seguito una strada comune a molte ripartenze: prima il campionato di promozione, poi la serie B, poi ritorno in A2 (Silver) con l'acquisizione dei diritti sportivi di Corato nel 2014. Da lì la storia è recente. Ora si tratta di una realtà ben avviata, con un progetto ben preciso, simile a quello della Virtus. Cercare la promozione in serie A - ma senza patemi - affidandosi ai giovani, che vengono cresciuti in casa, con l'aiuto di un coach esperto come Stefano Pillastrini. E se la società è diversa, e anche i colori sociali lo sono, l'entusiasmo è quello dei tempi d'oro. Il Palaverde è sempre pieno e ci sono 3010 abbonati, numero di assoluto rispetto per la categoria e in generale per il basket italiano.

Insomma, domani alla Unipol Arena si respirerà un po' di storia. E la partita avrà un significato particolare, oltre ai due preziosi punti in palio, che per la Virtus potrebbero significare secondo posto. Quasi certamente i bianconeri saranno ancora senza Ndoja, che continua a non allenarsi in attesa che si riassorba l'ematoma rimasto alla caviglia, come conseguenza della distorsione. Spizzichini ieri ha lavorato a parte, ma si spera possa essere della partita.

"FORTITUDO SANGUE BIANCOBLU": L'AUTOBIOGRAFIA DI DAVIDE LAMMA CON DAMIANO MONTANARI
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE