Tanjevic, "La Virtus sta avendo una flessione, ma capita a tutte le squadre"
Bogdan Tanjevic è stato ospite di Sport Club su E-Tv.
La Virtus
E' stanca o sono venuti i nodi al pettine? “Penso che sia una flessione della forma. Tutte le squadre durante la stagione ce l'hanno, quindi io credo che il problema sia questo. Hanno giocato, nel frattempo, partite grandiose”
Quanto dura una flessione? La Virtus di Messina spesso aveva problemi a marzo e si faceva eliminare in Eurolega. “In 15-20 giorni può passare”
Si pensa ad una finale con Milano, ma ora in testa alla classifica ce ne sono altre due. Possono arrivare in fondo? “Anche io scommetterei che comunque arriveranno le stesse.”
Sono cresciute le altre, o sono calate la Virtus e Milano? “Un po' sono calate, poi a volte succede che possa vincere il campionato una squadra non prevista. Però credo che le più forti salteranno fuori, è una questione fisiologica. Magari non giocheranno partite di qualità, ma l'Eurolega è allenante, e quando passi la crisi torni a correre”
Zizis crescerà? “E' un buon lungo che sa giocare spalle a canestro, e che fa cose che sembrano semplici ma in realtà non lo sono”
Un voto al campionato di Messina e uno a quello di Banchi? “Sette a Messina, nove a Banchi, anche nove e mezzo perchè sta confermando la straordinaria stagione con la Lettonia"
Ma cosa è cambiato con l'arrivo di Banchi? “La gestione dei giocatori. Loro non devono vedere che l'allenatore si lamenta, Banchi non ha parlato di budget o tagli, e questo ha fatto sì che la squadra abbia sentito la sua fiducia. Il budget non gioca a basket”
Due giocatori imprescindibili per la Virtus e due per Milano. “In Virtus non vedi un giocatore decisivo, mentre a Milano Napier ha fatto fare un salto di qualità, mentre mi piace anche Hines"
Ci fosse stato Banchi al posto di Scariolo, Mannion cosa avrebbe fatto? “Sarebbe andata meglio. Lui è un giocatore di temperamento, deve sentirsi spinto con la sua velocità e atletismo. Ha il talento per portare la palla e per segnare, mi piace”
Da presidente, vorresti come allenatore Scariolo, Messina o Banchi? “Da presidente ragioni diversamente rispetto a quando alleni. Devi dimostrare di avere fiducia in loro, come dimostra Popovich che vinceva senza avere le squadre migliori"
Banchi non coinvolge molto i lunghi. “La maggior parte delle squadre gioca poco con i lunghi, in NBA si fa mezza ruota e si tira da 9 metri. Non è un basket che mi piace, c'è poco gioco interno”
Teodosic ha talento ma difende poco. Lo prenderesti in una tua squadra? “Non si può giocare per un singolo giocatore, non puoi nascondere uno che non sa difendere, riuscivo farlo io ai tempi di Oscar con la box and one opposta. Erano tempi in cui potevi battezzare qualcuno, ora non lo puoi fare più”
La Fortitudo
La Fortitudo sta facendo bene pur con un quintetto ristretto. “Il campionato è molto lungo, la Fortitudo ha rotazioni molto corte: li ho visti giocare contro Trieste, i titolari sembravano dei seniores che affrontavano degli junior. Però servono nove giocatori, e questo potrebbe essere un problema”
La panchina va potenziata? “Per forza di cose si deve allungare. Ora puoi anche andare a gonfie vele, ma quando iniziano ad esserci una partita dietro l'altra hai bisogno di 9-10 giocatori”
Caja quanto ha spostato? “E' un maestro nel mettere a posto le cose in breve tempo”
Un giudizio su Alibegovic? “Da giocatore era una bomba, un combattente. Non ho avuto la fortuna di allenarlo, ma era la tipologia che mi piaceva”
Hanno trovato il jolly giocando con ottimi lunghi. “Caja sfrutta la forza della squadra, e questo è vincente. A me piacciono le squadre che hanno anche alternative al gioco sul perimetro, e forse questa è una delle ragioni per cui sono in testa alla classifica”
Pozzecco
E' stato esonerato dal Villeurbanne con dichiarazioni offensive da parte di Parker. “Parker ha perso una occasione per stare zitto”
Anche con te Pozzecco ogni tanto discuteva. “Siamo poi diventati amici. Quando è diventato allenatore gli ho detto che avrebbe dovuto fare esattamente l'opposto di quello che era da giocatore”
Ma sul giocatore, hai forse dei rimpianti sulle tue scelte di un tempo? “Qualcosa, forse. A me piaceva molto, aveva grande coraggio e velocità. Aveva vinto un campionato, con quella faccia. Ma nessuno in Nazionale poteva fare la star, specie in competizioni internazionali, e lui era uscito da quella stagione con l'idea di poter fare con la Nazionale le stesse cose che faceva in campionato. In certe occasioni gli avrei anche potuto dare la squadra in mano, ma nei nostri raduni non c'era il vissuto di un anno, c'erano solo 30-40 giorni di preparazione, e non c'era il tempo per chiarirsi e accettarsi”
In NBA
Jokic e Doncic sono dominanti, come anche altri europei. “Jokic lo conoscevo fin da bambino, e non pensavo sarebbe arrivato a questi livelli. Ha spostato le cose come nemmeno Michael Jordan, da vero protagonista. Doncic dovrebbe produrre un po' di più per la squadra, ma rimane un fenomeno. Poi c'è quel greco, Antetokounmpo… mai avremmo pensato di tre giocatori europei così dominanti”
E pensare che Petrovic non giocava… “Ingiustamente, poi a New Jersey ha dimostrato il suo talento, era uno dei primi 15 in assoluto e miglior tiratore da 3 punti. Erano tempi in cui gli americani capivano poco o niente”
Faticò anche Kukoc. “Era un giocatore strepitoso, in una squadra che non lo amava”
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