OZZANO, LETTERA DEL PRESIDENTE PAOLO CUZZANI
“Mercoledì 27 Settembre 2023 alle ore 18 i nostri Flying scenderanno in campo incrociando lo sguardo con la Fortitudo. Scrivo queste poche righe pervaso, la notte prima del grande evento, da una forte emozione e domandandomi... chi l'avrebbe mai detto?
La promozione in Serie B ha dato a tutti noi la consapevolezza che, dopo tanti anni di storia, dopo tanti anni di sacrifici, dopo tanti anni di passione pura, avevamo fatto qualcosa di grande e importante. Ricordo quando scegliemmo di chiamarci “Flying Balls”: sembra ieri. Utilizzammo l’inglese perché chiamarci “palle volanti” sarebbe potuto suonare male. Erano gli anni ‘70 quando nacque questo grande amore, un sentimento diventato nel tempo una vera “dipendenza”, un bisogno costante di vivere qui a Ozzano, in questo nostro Palazzetto che ormai è per noi una casa, le emozioni che soltanto chi ama la pallacanestro può vivere e capire. Tra il 1976 e il 1978 nacque il “Club Flying Balls” con 60/70 tesserati che con i loro striscioni, gli adesivi e le magliette erano sempre presenti al Pala Dozza per seguire la Fortitudo, spesso anche al seguito della trasferta.
La Fortitudo . Un attaccamento a questa grande squadra che portava il team dei biancazzurri, ogni anno alla fine dei campionati, a partecipare alla tradizionale “salsicciata” che si teneva in una casa colonica messa disposizione da alcuni amici: momenti indelebili! Impossibile dimenticare la presenza del Club, nel 1977, alla finale di coppa Korac a Genova dove uno striscione dei Flying svettava in evidenza durante quelle storica giornata. Poi arrivò il 1995 quando, per motivi societari e burocratici, il nome si trasformò in “New Flying Balls”.
Ricordo tutte le sfide di questi anni e, pensando al nostro percorso, non può che fortificarsi in noi la certezza di quanto sia valsa la pena di affrontare, insieme a tutti voi, ogni sacrificio che ci si è presentato davanti. I nostri Flying, contro la grande Fortitudo: i miei due grandi amori. Solamente a pensarci mi viene la pelle d'oca...”