Undici vittorie in quattordici partite, sette su sette in coppa, record della Champions League. La Virtus sta crescendo sempre più, e lo dimostra partita dopo partita. Anche dopo l’infortunio di Martin non ci sono stati cedimenti, anzi la squadra si è compattata ed è salita di colpi, trovando 5 vittorie consecutive.
E l’Europa fa bene alla Segafredo. Ieri è stata una partita che a un certo punto è diventata complessa. I bianconeri l’avevano in pugno - sempre una decina di punti di vantaggio e ottima difesa su Rion Brown, il miglior realizzatore avversario - poi l’espulsione del coach greco Giatras ha riportato un po’ tutti a quello che succedeva in certi palazzetti greci negli anni ‘80 e ‘90. I padroni di casa l’hanno messa sulla bagarre, e c’è stata anche qualche storia tesa tra i giocatori. A farne le spese Punter, che dopo un battibecco con un avversario ha visto l’ultimo quarto quasi tutto da seduto. Il clima si è acceso, e Patrasso è tornata a contatto con la grinta dei giocatori greci. I bianconeri però sono stati bravi a non scomporsi, hanno continuato a giocare e alla fine hanno vinto senza troppi problemi, trovando le giocate decisivi - e non è un caso - dai giocatori più esperti: Aradori, Qvale e Taylor. I primi due hanno disputato una gran partita dall’inizio alla fine, il play ha messo i tiri decisivi nel finale, e sta cominciando a succedere un po’ troppo spesso perchè sia un caso. In ogni caso, ogni giocatore ha dato il suo contributo: cinque in doppia cifra, e giocate preziose un po’ da tutti.
Con questa vittoria, le Vu Nere chiudono il girone di andata imbattute, appunto. Ma soprattutto, ci sono due vittorie di vantaggio sull'avversario più vicino, che è proprio Patrasso. E' ancora molto presto, ovviamente, ma dopo aver incontrato tutte le avversarie si può dire che il primo posto nel girone D è quantomeno già ipotecato.

Ora, tanto per cambiare, bisogna resettare tutto. Manca solo una partita, la difficile trasferta di Pesaro, e poi ci sarà la sosta dove - a parte i tre nazionali - si potrà rifiatare un po’ e sperare di recuperare Martin.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI