Gabriele Spizzichini è stato intervistato da Alessio De Giuseppe su Radio Bologna Uno.
Ecco le sue parole:

L'importante è stata la partenza, non tanto dal punto di vista del gioco ma soprattutto da quello dell'atteggiamento. Kenny e Mike ci hanno dato una grossa mano dal punto di vista realizzativo, ma una grossa mano è arrivata da tutti quanti.

Domenica la Virtus va a Imola, e negli ultimi 18 mesi si è vinto in trasferta solo due volte. Il problema delle trasferte dello scorso anno è ben noto. Imola ha un campo piccolo, difficile, ed è una buona squadra con un nucleo di giocatori che gioca insieme da un po' di anni. Noi andiamo lì per fare la nostra partita di intensità, tattica e difesa, e vedremo cosa ne esce fuori.

Puoi portare l'esperienza della categoria ai più giovani? Questo è il nostro compito, di sicuro Rosselli, Michelori ed Ndoja sono gente molto più esperta di me di questa categoria: penso che il nostro compito sia quello di aiutare i giovani ad esprimersi al massimo. Noi li stiamo aiutando, e loro stanno capendo molto bene.

Che ambiente hai ritrovato? Non mi aspettavo così tanta gente, mi ha molto colpito vedere l'Unipol Arena piena di gente e di passione. Vuol dire che la passione per la Virtus è ancora viva in tutti quanti, nonostante la delusione evidente dello scorso anno.

Come va con coach Ramagli? Molto bene, sa qual è l'obiettivo, sa cosa vuole la gente e la società. Noi dobbiamo continuare così, facendo quello che lui ci chiede.

Cosa ti aspetti da questa annata? Tanto lavoro, testa bassa e pedalare. Non bisogna mai né esaltarsi per una vittoria né deprimersi per una sconfitta. Il campionato è lungo, bisogna sempre continuare a lavorare, poi si alzerà la testa a fine anno e si vedrà dove siamo arrivati.

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