VIRTUS - UDINE, IL DOPOPARTITA
Un brodino caldo, forse, ma di quelli che ci volevano assolutamente. Dopo quattro sconfitte in fila nulla era scontato, serviva solo tornare alla vittoria e così è stato. Poi la Virtus l’ha fatto in maniera assolutamente convincente e tanto meglio. Va detto che la Udine decimata che ieri si è presentata a Casalecchio (senza Ray nemmeno in borghese, l’ex capitato delle Vu Nere ha preferito starsene a casa) era davvero poca cosa, ma le assenze che le aveva anche la Virtus, e che se gli avversari si sono sciolti subito è stato anche merito della difesa bianconera, che finalmente è tornata a mordere. Quindi difesa efficace, un attacco che è tornato a far canestro, a partire da Umeh - tornato sopra il ventello con ottime percentuali - e continuando con i 5 giocatori in doppia cifra, con Michelori e Spizzichini sugli scudi. Finalmente si sono viste buone cose, davanti e dietro, da Davide Bruttini, e non c’è stato bisogno di minutaggi eccessivi per nessuno, cosa da non sottovalutare dato che dopodomani si gioca ancora. Poco altro da dire, per una partita in cui si è toccato anche il +31 e la cui valutazione finale dice 105-44.
Insomma, meglio di così non poteva andare, considerato anche che la contemporanea sconfitta di Treviso a Ferrara ha restituito ai bianconeri la testa della classifica, assieme a Trieste. Mercoledì, col recupero di Chieti, ci sarà anche la possibilità di tornare primi da soli.
A questo punto, bisogna continuare così: prima della Coppa Italia (in cui si dovrebbero rivedere Lawson e Ndoja) mercoledì a Chieti e domenica contro Jesi la Virtus deve giocare con la convinzione di ieri. Probabilmente ci si troverà di fronte avversari di altro spessore e motivazioni, ma la strada per continuare a vincere è quella.