VIRTUS, IL PUNTO DOPO IL PRECAMPIONATO
In precampionato mi auguro di perdere molto, perchè perdendo si migliora, aveva dichiarato il presidente Bucci durante la presentazione di Alessandro Gentile, ed è stato accontentato. Delle nove amichevoli disputate la Virtus ne ha vinte quattro (Ferrara, Cagliari, Pesaro e Brindisi) e perse cinque (Sassari, Reggio Emilia, Sakarya, Varese e Brescia) chiudendo quindi con bilancio negativo il suo precampionato.
Premettendo che il precampionato ha valore molto relativo, di sicuro l'infortunio di Alessandro Gentile e la lunga assenza (questa però era preventivata) di Pietro Aradori non hanno facilitato le cose ad Alessandro Ramagli, che ha spesso dovuto allenare e mettere in campo i cinque confermati dall'anno scorso più Slaughter e Lafayette, ovvero appena sette effettivi, più i giovani. Però è vero che la Virtus è apparsa più indietro rispetto a squadre - sulla carta - di livello pari o inferiore, e soprattutto ha perso varie partite in volata dopo averle condotte anche con vantaggi in ampia doppia cifra, mostrando problemi nella gestione dei vantaggi e netti cali nell'ultimo quarto, su tutti quello di sabato scorso contro Brescia. Questo è sembrato il principale problema su cui il coach bianconero dovrà lavorare, oltre all'inserimento di Aradori e al resinserimento di Gentile, dato che il campionato non aspetta e l'inizio è decisamente in salita. Anche se è precampionato, perdere non fa mai piacere: l'anno scorso era andata ben diversamente (7 vinte e 2 perse) e già dal precampionato si era capito che la Virtus avrebbe potuto fare di più del preventivato. Quindi, c'è da fare un passo in avanti, questo è sicuro.
E poi, c'è la questione del roster, completo oppure no. A questo punto la squadra partirà così, senza uno straniero, scelta onestamente rischiosa per una neopromossa - pur con ambizioni playoff (o forse a maggior ragione per questo) - in un campionato in cui tutte le squadre di stranieri ne hanno cinque o addirittura sette.
Il tipo di giocatore che serve è stato individuato da tempo, e questo Ramagli l'ha detto più volte. In sua assenza, si farà con quelli che ci sono. La speranza è che l'attesa prolungata porti all'ingaggio di un giocatore di alto livello, e allora ne sarà valsa la pena. Di sicuro all'inizio servirà pazienza da parte di tutti, perché l'impressione è che la Virtus sia più indietro di altre squadre nella costruzione tecnica del gruppo, e quindi che ci vorrà un po' di tempo prima di vedere il gioco migliore. Da sabato, però, ci saranno i due punti in palio.
Premettendo che il precampionato ha valore molto relativo, di sicuro l'infortunio di Alessandro Gentile e la lunga assenza (questa però era preventivata) di Pietro Aradori non hanno facilitato le cose ad Alessandro Ramagli, che ha spesso dovuto allenare e mettere in campo i cinque confermati dall'anno scorso più Slaughter e Lafayette, ovvero appena sette effettivi, più i giovani. Però è vero che la Virtus è apparsa più indietro rispetto a squadre - sulla carta - di livello pari o inferiore, e soprattutto ha perso varie partite in volata dopo averle condotte anche con vantaggi in ampia doppia cifra, mostrando problemi nella gestione dei vantaggi e netti cali nell'ultimo quarto, su tutti quello di sabato scorso contro Brescia. Questo è sembrato il principale problema su cui il coach bianconero dovrà lavorare, oltre all'inserimento di Aradori e al resinserimento di Gentile, dato che il campionato non aspetta e l'inizio è decisamente in salita. Anche se è precampionato, perdere non fa mai piacere: l'anno scorso era andata ben diversamente (7 vinte e 2 perse) e già dal precampionato si era capito che la Virtus avrebbe potuto fare di più del preventivato. Quindi, c'è da fare un passo in avanti, questo è sicuro.
E poi, c'è la questione del roster, completo oppure no. A questo punto la squadra partirà così, senza uno straniero, scelta onestamente rischiosa per una neopromossa - pur con ambizioni playoff (o forse a maggior ragione per questo) - in un campionato in cui tutte le squadre di stranieri ne hanno cinque o addirittura sette.
Il tipo di giocatore che serve è stato individuato da tempo, e questo Ramagli l'ha detto più volte. In sua assenza, si farà con quelli che ci sono. La speranza è che l'attesa prolungata porti all'ingaggio di un giocatore di alto livello, e allora ne sarà valsa la pena. Di sicuro all'inizio servirà pazienza da parte di tutti, perché l'impressione è che la Virtus sia più indietro di altre squadre nella costruzione tecnica del gruppo, e quindi che ci vorrà un po' di tempo prima di vedere il gioco migliore. Da sabato, però, ci saranno i due punti in palio.