L'assist decisivo per la Supercoppa a porte semi-aperte è arrivato dalle Regioni. Sfruttando la possibilità lasciata loro dal DPCM del 7 agosto, ieri l'Emilia-Romagna e il Trentino si sono mosse ufficialmente, garantendo il 25% di capienza degli impianti. Per la nostra regione questo significa circa 2000 persone per la Unipol Arena, casa della Fortitudo e della Reggiana, e 1400 per il PalaDozza, dove la Virtus disputerà la Supercoppa. Per la Fiera, sede delle Final Four (18-20 settembre), con le regole attuali si potrà arrivare a circa 2500 spettatori ammessi. Ma visto che l'attuale DPCM scade il 7 settembre, per quella data le cose potrebbero anche essere cambiate, e nulla vieta di sperare che la percentuale di spettatori ammessa possa crescere, CTS permettendo.
Oggi è attesa anche l'ordinanza della Lombardia, che dovrebbe allinearsi sul 25%. Nei prossimi giorni si vedrà se altre regioni seguiranno, in particolare Veneto e Friuli Venezia-Giulia. Ma intanto, un primo passo è stato compiuto, e non è piccolo.
Ovviamente, i protocolli di sicurezza saranno rigidi, e studiati ad hoc per ogni impianto: accesso e deflusso separati, prenotazione online e assegnazione preventiva del posto a sedere, adeguato ricambio d'aria, del distanziamento interpersonale e disposizione "a scacchiera" dei posti, obbligo di misurazione della temperatura all'ingresso e mascherina sempre indossata. Nulla di particolarmente nuovo, si tratta di quello che accade già da mesi nei cinema, nei teatri e in chiesa. La differenza è che qui il tutto sarà applicato su una "scala" più grande. Sarà una sorta di prova generale: se tutto funzionerà bene, si creerà un precedente virtuoso per l'inizio dei campionati di basket e volley, per il quali le Regioni hanno chiesto una decisione comune a livello nazionale.

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IL DERBY ALLA FORTITUDO 95-92