VERBA MANENT

Martino - Un'emozione incredibile, indescrivibile, non è semplice dirlo, è stato così tutto l'anno ma oggi era qualcosa di speciale, c’era tantissima gente fuori già alle 10.30, siamo stati bravi e i giocatori meritavano la festa e di farla in casa con l'affetto dei tifosi. I protagonisti sono loro, in campo vanno loro, bravissimi. Hanno trovato grande disponibilità nei miei confronti sebbene magari ci fosse loro curriculum importante a fronte della mia prima volta in una piazza del genere, bellissima reazione sulle difficoltà come gli infortuni iniziali di Cinciarini e di Fantinelli quando abbiamo vinto a Treviso, senza mai piangerci addosso, quindi traguardo meritatissimo. Siamo stati bravi per come prima dei big match la squadra sia stata in grado di aumentare la propria attenzione, ma anche e soprattutto per come non abbiamo mai abbassato la guardia nelle partite che potevano vederci più scarichi. Una dedica? Alla famiglia, e ai tifosi: sono orgoglioso di aver dato loro questa soddisfazione. Oggi abbiamo avuto un po’ paura? Abbiamo iniziato in modo contratto, ma questo alla fine non ha fatto testo: resta la festa, e questo gruppo fantastico. Pini in panchina era in lacrime, voleva esserci, all'intervallo gli ho detto di venire su, perché doveva essere lì con noi. La Fortitudo? Se fai questo lavoro non puoi non conoscerla, già arrivare qui era stato il coronamento di un sogno. Ai ragazzi ho detto che sono stati tutti bravi, dallo staff in su, ma che gli eroi sono stati loro. Il derby? Sarà bello tornare a giocarlo, la città lo merita.

Pavani - Non ci stiamo rendendo conto, grandissima gioia, dopo sei anni di grandi sacrifici per riportare la Effe dove deve stare, siamo contenti, per il popolo, i ragazzi, le famiglie, questa vittoria è grazie a loro, noi facciamo una piccola parte. Loro hanno fatto una grande stagione, si è realizzato un sogno. Abbiamo sfatato tutte le cabale, dato che tutte le partite in casa si erano perse in casa, e oggi da vera Fortitudo avremmo dovuto perderla… E’ bellissimo vincere qui, un grazie a tutti quelli che hanno contribuito. Per 3-4 giorni facciamo tutto quello che si può fare per festeggiare, poi prepareremo il futuro. Gruppo di ragazzi stupendi, tutti con lo stesso obiettivo, ognuno ha fatto suo ruolo, suo spazio, nessuna gelosia, è la chimica con cui si vincono i campionati. Ognuno ha dato il suo, poi magari ci possono essere degli scontri, ma alla fine è giusto ritrovarsi e realizzarsi. E oggi siamo realizzati. Di questi anni ricordo tutto, da quando ho iniziato con una scrivania impolverata ad oggi che siamo nella storia. Io la dedico alla mia famiglia che mi sopporta, sclerotico come sono. Il derby? Bello rigiocarlo, ma noi vogliamo tenere i piedi per terra, con un budget che non sarà importante ma con gente che abbia voglia di buttarsi. Questa Fortitudo? Tanta amalgama, quello per cui abbiamo lavorato fin da subito, e le persone hanno fatto la differenza, perchè meglio avere meno big ma gente più funzionale. Martino? Posso dire di essere innamorato di lui, perchè qui l’ho portato io dopo che Pozzecco (che aveva contratto ed era la prima scelta) ha rinunciato. Ero certo di lui, della persona che ha saputo stare su una panchina che brucia. In A1 sarà dura, prepariamoci a soffrire. I tifosi? A volte sono pesanti ma è giusto ascoltarli ed essere sempre trasparenti. Da chi ripartiremo? Ne parleremo tra qualche giorno con Martino e Carraretto, ma ora fateci un attimo festeggiare.

Cinciarini - Emozione grandissima, siamo stati fortunati perché siamo riusciti a fare festa in casa: sapevamo la scorsa settimana che Verona poteva battere Montegranaro, e siamo contenti di aver sfruttato l’occasione di festeggiare qua. Voglio dire che sono contento di aver regalato ai tifosi questa gioia dopo il finale della scorsa stagione, in un campionato che abbiamo dominato fin dal primo giorno. Siamo stati bravi a non pensare mai ad altro se non al bene della squadra, e sono contento di averne fatto parte: c’è stata sempre grande affinità, nessuno ha stonato, anche se magari non c’era lo stesso talento di altre stagioni. Grande gioia.

Fantinelli - Incredibile quello che abbiamo fatto, penso a quando ero nelle giovanili e quando è successo quello che tutti noi sappiamo. Un sogno, devo ancora capire e realizzare quello che è successo. Siamo una squadra con la esse maiuscola, con due coglioni così, e la dedico alla mia famiglia che mi portava a giocare a Bologna e che mi ha permesso di diventare un giocatore. La A1? Per ora penso di essere un buon giocatore di A2, e penso ad andare a bere dopo… La chiave della stagione? Vincere a Montegranaro, e vincere bene le prime, durissime gare del girone di ritorno.

Carraretto - Avevamo seguito Leunen e Hasbrouck sapendo che la cosa più facile sarebbe stata portarli qua, e la cosa difficile inserirli in squadra. Ma viste le regole volevamo gente di esperienza per andare su subito senza scommesse o altro, andando quindi sul sicuro. E’ stato un mix geniale, quello che ha reso straordinaria questa stagione

Delfino - È andata molto bene, sono più che contento. La Fortitudo in Eurolega o in A2 è sempre la Fortitudo: per chi ha in testa questi colori uno vuole sempre tornare. Ora festeggiamo. Derby? Speciale come tutti, però ora il momento è quello per festeggiare, perché dopo 10 anni di sofferenza. bisogna farlo. Dovremo affrontare la Serie A in maniera seria ma ci penseremo.

Mancinelli - Contentissimo, ero partito in formissima, poi problema fisico e ho saltato la preparazione, e questo è stato devastante. Sono ripartito ma ero molto giù, non riuscivo a fare ciò che so fare, ho recuperato, ma l'importante era l'obiettivo, soprattutto davanti a questa gente. E' una squadra devastante, con gente che si è sempre aiutata, mi dispiace per Pini, che ha fatto comunque un grandissimo campionato. Il coach è stato grande, è stato bravo a gestire la squadra, siamo sempre stati sul pezzo, grazie a tutti quelli che l'hanno portata qui, da Pavani che fa duemila cose per la Effe, Muratori, la Fondazione, Boniciolli ha dato tantissimo, i giocatori del passato. Ce l'abbiamo fatta, abbiamo mantenuto la promessa

Hasbrouck - Sono felice per tutti, avevamo un obiettivo, e siamo riusciti tutti a portarlo in porto, squadra, staff, tutti. Avevamo messo insieme questa squadra per vincere, ero convinto che ci saremmo riusciti. Un regalo per mio padre? Ogni volta che gioco ringrazio Dio per lui. Oggi era un championship game, e abbiamo tutto quello che avevamo

Leunen - Avevamo un obiettivo in stagione, ci abbiamo lavorato tutti giorni sapendo quello che dovevamo fare, abbiamo iniziato fin da subito con questo sogno di vincere questa partita e raggiungere la serie A. Un regalo per la gente di Bologna, per i fans della Fortitudo, ma anche per noi: vedi la gente, questa passione, e alla fine è come un regalo che abbiamo fatto noi a loro. La mia scelta estiva? E’ stata quella migliore, questo è un club storico, tanto passato, era una bella sfida riportarla dove stava e ora ci siamo riusciti, grande gioia. Per me poteva essere un rischio, una scommessa scendere di categoria, ma volevo tornare in serie A e questo è il modo migliore di farlo, con questa organizzazione
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