VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA

Punter voto 5.5 - Primo tempo nullo, poi inizia a giocare e ne mette 19 nella ripresa. Alla fine però forza due triple che andavano gestito meglio.
Martin voto 4.5 - Periodo di enorme sofferenza fisica. Non è in forma, e si vede. Soffre anche in difesa, e in attacco è praticamente inesistente.
Moreira voto 3 - Il migliore. Degli avversari. Impreciso, falloso, molle. Quattro perse, errori marchiani, e un -23 di plus/minus che dice tutto. Che abbia giocato gli stessi minuti di Kravic è difficilmente spiegabile.
Pajola voto NG - Qualche minuto di regia dopo il secondo fallo di Taylor, ma è ai margini della rotazione anche lui.
Taylor voto 5 - Come già sabato scorso, soffre parecchio contro Diener. Subito falli, problemi in difesa, 1/7 da tre. Oggi non è serata.
Baldi Rossi voto NG - Appena 4 minuti, è finito ai margini delle rotazioni.
Kravic voto 6 - Molto positivo nel primo tempo. Avrebbe decisamente meritato più spazio, vista anche la serataccia di Moreira.
Aradori voto 6.5 - Unico faro offensivo della serata. Dietro soffre, ma è in buona compagnia.
M’Baye voto 5.5 - La partita gli passa abbastanza lontano. 9+7, ma dietro soffre come tutti.
Cournooh voto 6 - Parte in quintetto e non gioca nemmeno male. Poi finisce in panchina e torna dentro a babbo morto. Incolpevole.

Sala Stampa, a cura di Paolo Di Domizio.

Le parole di Stefano Sacripanti - Faccio i complimenti a Cremona perché ha meritato. Noi abbiamo fatto una gara intelligente nel primo quarto, soprattutto in attacco sul lato debole. Il problema sono stati gli ultimi 5 minuti del secondo quarto, con cattiva collaborazione sul pick and roll centrale e loro hanno preso fiducia. Nel terzo quarto abbiamo fatto quello che dovevamo fare, abbiamo messo a posto le cose che non erano andate. Purtroppo non siamo riusciti a dare la spallata, abbiamo sbagliato qualcosa di troppo. Oggi possiamo recriminare il nervosismo del secondo quarto, qualche fallo stupido che ha concesso molti giochi da tre punti a Cremona. Usciamo da Firenze come squadra con qualche difetto ma dopo un’esperienza positiva che ci farà crescere.
Non c’è stata difficoltà offensiva, abbiamo trovato canestri con i lunghi, canestri dal lato debole. I problemi sono stati sulla transizione difensiva e la poca comunicazione sui loro pick and roll. Poi queste cose le abbiamo messe a posto all’intervallo e infatti nel secondo tempo siamo migliorati sotto questo aspetto. Loro sono stati bravissimi, a volte vivono di tiro da tre punti; noi ingenui in alcune situazioni, ora questa cosa mi dà rabbia e amarezza ma penso che faccia parte del nostro processo. Cremona la nostra bestia nera? È vero, dipende da tante cose, loro sono così. Tanta fisicità nel 5, nel 3 e nel 2: hanno giocato come hanno voluto loro. Abbiamo sbagliato noi tanto, molti tiri aperti.
Kravic? Nella partita con Milano non stava bene e Qvale era perfetto per quella partita. Oggi ci serviva più Kravic, onestamente rifarei la stessa scelta.
Con Milano abbiamo fatto una partita senza paura. Oggi la palla pesava di più: il vero problema è stato che nel secondo quarto, dopo aver subito canestri in fila, ci siamo disuniti. Poi all’intervallo ci siamo guardati in faccia ed eravamo convinti di poterla recuperare. Il desiderio di andare in finale c’era, la cazzimma in alcuni momenti no.
Veniamo via da qui con delle certezze, che voglio provare a trasferire ai ragazzi. Vorrei che loro ci credessero fino in fondo: questo ci potrà far crescere


Le parole di Meo Sacchetti - Siamo molto contenti, ci tenevamo a fare un passo in più in questa gara. Avevamo visto Bologna giocare con notevole intensità contro Milano, diversa da quella avuta contro di noi in campionato, abbiamo avuto un buon atteggiamento. Abbiamo sofferto un po’ nel secondo tempo ma i ragazzi sono stati bravi a non giocare con la paura. A parte qualche pallone giocato un po’ così, alla fine abbiamo fatto bene in difesa. Devo dire che ho dei bravi ragazzi prima che bravi giocatori’.
Diener? Queste manifestazioni gli piacciono, prima della gara aveva occhi diversi e infatti ha forzato delle giocate perché si sentiva l’adrenalina addosso, è uno di quei giocatori che mettono in campo notevoli capacità nei grandi appuntamenti, ora cerchiamo di metterlo in frigo per domani ma comunque è meglio averlo che non averlo. Chiamarlo in Nazionale per la gara con l’Ungheria? Ha già il week-end prenotato…
Sassari o Brindisi? Se devo scegliere dico Sassari, perché in ogni caso entrambi arriveremmo alla terza Coppa Italia. Sono stato anche a Brindisi, ma a Sassari mi legano ricordi diversi.


2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI