Le parole di Luca Dalmonte alla vigilia dell’esordio in campionato a Cento.

“Siamo alla vigilia della prima palla a due, c’è grande emozione e sarebbe un guaio se non ci fosse. Il contesto lo provoca, siamo alla bandiera a scacchi non solo della gara contro Cento ma dell’intera stagione. C’è la necessaria consapevolezza di essere al corrente del momento in cui viviamo, sia di vigilia che in assoluto, e ci facciamo accompagnare da questo senso emotivo irrazionale, per certi versi, ma anche dalla razionalità della consapevolezza. Ci aspetta un esordio intrigante, sia emotivamente che tecnicamente, e avremo subito la riprova dalla prima trasferta che tutti ci aspettano con grandi motivazioni, perché siamo la Fortitudo e per i giocatori che abbiamo. L’attesa sarà sempre al massimo livello di attenzione, e anche questo andrà considerato. Leggo da Cento che aspettano questa partita con grande interesse ed è giusto che sia così, da parte loro: la nostra consapevolezza è quella di essere molto onesti con noi stessi sul percorso che abbiamo fatto e su quello che ancora manca. Non siamo ancora pronti ma lo saremo, per giocare la prima palla a due, e questo dovrà portarci alla giusta lettura della partita contro una squadra che si è mossa in modo molto intelligente, che ha confermato il coach e molti italiani, e che ha aggiunto giocatori funzionali al roster già consolidato della passata stagione. Dovremo essere capaci, contro una squadra che ha dimostrato in campo grande solidità, di inserirci e cercare di inquinare i loro punti di forza, esplodendo in quelli che sono i nostri”

I punti di forza quali sono? “Il perimetro che apre il campo per i lunghi, le opzioni che sono sempre più chiare settimana dopo settimana, e la necessità di ampliare la pericolosità in tutti i singoli. Dietro dovremo cercare di capire come dare loro fastidio, sapendo che ci saranno regole sia in difesa che in attacco, e dare un senso ai momenti in cui si dovrà con coraggio convertire determinati momenti della gara. Capendo quindi quando uscire dalle regole.”

Dieci giorni fa dicevi che mancavano due settimane. “Questa gara è di attesa frenetica, sarà una partita che magari tra tre mesi sarebbe stata diversa, come normale per l’evoluzione del tempo e della stagione. Ci sono squadre che hanno vantaggi che noi dobbiamo colmare, dato che hanno iniziato parte del lavoro in anticipo, e noi che non siamo pronti ma dovremo esserlo mentalmente per capire cosa mettere dentro il campo, come l’orgoglio difensivo”

Cosa cambia nel giocare in due gironi? “Ora abbiamo l’occhio concentrato nel nostro, avremo il tempo giusto per capire. Ora guardiamo il nostro, che dicono tutti essere un girone con meno stelle – Udine a parte – ma con equilibrio molto più compresso, dove ci sono più stelle ma livello medio diverso”

La situazione dello spogliatoio? “Lo capiremo alla sirena. Ci sono tanti modi differenti per approcciarci ad una partita normale, ancora di più per un debutto.”

La percezione è che all’esterno ci siano aspettative verso la vostra stagione superiori a quelle che escono dalle vostre dichiarazioni. “Noi dobbiamo accompagnare questo momento di transizione che la società ha deciso di intraprendere. Forse ho fatto troppe comparazioni con un passato che non esiste più, oggi abbiamo iniziato in una nuova direzione, non guardiamo al pregresso ma cerchiamo di crearci una nostra immagine propria per questa annata, e la squadra ha il dovere di avere la migliore faccia possibile in ogni situazione. Non posso convincere gli esterni di questa situazione: ci possono attendere con grandi aspettative, ma altri per comodità vogliono darci in griglia a livelli diversi da quelli che noi pensiamo. C’è chi ha messo Cento tra le squadre più forti, e io non lo dico perché sarei scorretto e perché non voglio nascondermi dietro la forza dell’avversario. Sono concetti di comodo, metterci tra le favorite, noi sappiamo quello che ci chiede la società e non pensiamo ai giudizi o ai pronostici che vengono da fuori. Cerchiamo di essere vincenti su ogni singola partita, e vincenti significa dare il massimo delle proprie possibilità.”

La situazione di Barbante. “Dobbiamo ancora verificare, vedremo domattina”

E’ una nuova stagione, per te. “Ogni esordio ha un significato particolare, li tengo tutti stretti ed è bellissimo, perché è uno degli aspetti migliori del nostro mestiere avere emozioni che arrivano come fulmini a sorpresa. Questo è ovvio che sia emozionante, non è populismo ma i pantaloncini che indosso portano a questo”

Il video, grazie a Sport Press



foto Schicchi - Fortitudo 103

Il Canale Telegram di Bolognabasket: tutti i dettagli
PRIMA GIORNATA DI CAMPIONATO: IL BOLOGNA BASKET 2016 A SCANDIANO CONTRO IL BASKET 2000 REGGIO EMILIA