Virtus Segafredo - Vanoli Cremona, pagelle e interviste
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Cordinier – voto 6 – (2pti, 1/4, 0/1, -) – non è ancora al top della condizione, ma vuole riprendersi il suo posto. Lo vuole fare con prepotenza, a volte anche eccessiva. Nel terzo quarto prende un fallo tecnico per proteste, ma il suo fuoco accende anche quello degli altri.
Lundberg – voto 6 – (15pti, 3/3, 3/8, -) – nel primo tempo è merito suo se la Virtus non affonda, ma poi scompare e nel finale di partita fallisce i tiri che avrebbero potuto chiudere la contesa in anticipo.
Belinelli – voto 7,5 – (21pti, 0/2, 5/6, 6/7) – la Virtus chiama e il capitano risponde presente. E’ il top scorer della gara e soprattutto è colui che nel finale segna il canestro che piega definitivamente le resistenze della Vanoli.
Pajola – voto 5,5 – (8pti, 3/4, 0/4, 2/2) – in attacco, dalla lunga distanza è la solita tassa da pagare, ma si fa parzialmente perdonare attraverso delle penetrazioni vincenti.
Mascolo – voto NG
Lomazs – voto NE
Shengelia – voto 5 – (8pti, 3/5, 0/1, 2/4) – partita da dimenticare per il georgiano che si prende un turno di riposo in vista del prossimo match di Eurolega.
Hackett – voto 5,5 – (7pti, 1/1, 1/2, 2/2) – eccessivamente nervoso stasera, non infonde tranquillità alla squadra ed è costretto a guardare gli ultimi minuti di partita dalla panchina.
Polonara – voto 7,5 – (10pti, 3/4, 0/2, 4/4) – l’energia sprigionata in campo nel secondo tempo è vitale per la Virtus. Cambia l’inerzia della partita alzando l’intensità della squadra.
Zizic – voto 6,5 – (11pti, 4/5, -, 3/5) – buone cifre sfruttando i vantaggi che aveva contro Zanotti. Il suo corpaccione però non fa scattare la scintilla.
Dunston – voto 7 – (9pti, 4/6, -, 1/2) – Insieme a Polonara alza nel secondo tempo il muro difensivo sotto canestro che era tanto mancato alla Virtus.
Abass – voto 6 – (2pti, 1/4, 0/1, -) – spuntato dalla lunga distanza.
Le parole di Luca Banchi – Importante vittoria, mi congratulo con la squadra per aver fatto un altro sforzo importante. Trovare le energie fisiche e nervose dopo venerdì non era semplice. Cremona si è presentata con la sua spensieratezza e senza pressione. Nel secondo tempo siamo entrati in campo decisamente più aggressivi, provocando errori che ci hanno consentito di innescare il ritmo del nostro gioco. Vittoria preziosissima, in un calendario strozzato che la metteva tra due gare cruciali di Eurolega. Non era facile.
Nel secondo tempo c’è stata la consapevolezza da parte di tutti che serviva uno sforzo in più, nonostante la stanchezza e la frustrazione per il risultato di venerdì. Dovevamo stringere i bulloni in difesa, mettersi lì e lavorare con spirito e umiltà, cosa che ci servirà tantissimo da qui alla fine della regular season.
Il primo tempo? Non c’è stata la volontà di giocare a farne uno in più. Ci sono partite in cui è difficile trovare – a livello fisico e nervoso – le risorse per imporre il proprio ritmo. Non vorrei che si giudicasse questa stagione come ordinarietà. Non è così: dopodomani giocheremo la nostra 35° partita, solo di Eurolega, poi ci sono quelle Supercoppa, Coppa Italia e campionato. Ci sono partite dove fatichi a trovare il ritmo che servirebbe, non è semplice come schiacciare un pulsante. Poi ci sono i meriti degli avversari, che hanno una settimana per prepararsi e sprizzano energia e spensieratezza. E succede anche in Europa. Baskonia oggi ha vinto sulla sirena contro una delle peggiori squadre del campionato spagnolo. Non è facile gestire questi ritmi e le richieste fatte a questi ragazzi. E i picchi emotivi possono bruciare energie nervose. Ma non credo ci sia la volontà di non applicarsi difensivamente. A volte non c’è la capacità o la possibilità di farlo. Io apprezzo l’inversione di tendenza del secondo tempo, non era scontata.
E voglio sottolineare i meriti di giocatori come Belinelli e Dunston, che per età, status e vissuto avrebbero dovuto riposarsi in tribuna. Invece sono stati in campo e hanno dato l’esempio per determinazione e volontà, si è visto quanto ci tengono. Qui siamo di fronte alla straordinarietà. E l’amarezza per venerdì poteva lasciare scorie, ma non hanno intaccato due tra i nostri giocatori più rappresentativi, e questo per me significa molto. La squadra ha una sua identità, e parlo per me e per loro, erano anni che sognavo un’opportunità del genere, e voglio e vogliamo giocarcela fino in fondo. Qualsiasi cosa succederà martedì, questi ragazzi meritano un abbraccio.
Le parole di Demis Cavina – Abbiamo fatto una grande partita. Nel primo tempo abbiamo avuto solo 20 secondi di disconnessione che non ci hanno permesso di chiudere un vantaggio importante. Sarebbe facile parlare di chi non c’era oggi e dell’infortunio al dito di Denegri che speriamo sia meno grave di quel che sembra. Ma abbiamo fatto una grande partita, pur contro la fisicità avversaria. Partita di sostanza, ora cerchiamo di recuperare Adrian e di capire la situazione di Denegri.
I liberi sbagliati da Pecchia? Io sono come Fonzie, faccio fatica a dire “buon lavoro” se abbiamo perso, ma è vero, l’abbiamo fatto la Virtus ha dovuto mettere in campo la faccia migliore per vincere, con centimetri e atletismo che noi non abbiamo. Non mi piace parlare di chi non ha giocato bene, ma è chiaro che qualche errore ci è costato parecchio, così come dei piccoli dettagli. Dobbiamo dimenticare gli errori e giocare così anche la prossima, ci serve una vittoria.