(foto Virtus Pallacanestro Bologna)
(foto Virtus Pallacanestro Bologna)

Uscita malconcia anche da Milano, dopo il derby tra italiane deluse, la Virtus è sempre più ultima in classifica in Eurolega, fanalino di coda assieme all'Alba Berlino con il mesto record di 1 vittoria e 6 sconfitte. Al di là della situazione contingente - senza Pajola e Hackett c'erano enormi problemi in regia - questo primo mese di stagione ha mostrato una squadra con tanti problemi, anche di costruzione.
Il problema principale è sotto canestro: Ante Zizic (oltre 1 milione di stipendio) al momento non sembra un giocatore di Eurolega, e quando è in campo la Virtus non riesce mai a difendere. Diouf finora è una bellissima sorpresa, ma non può certo fare reparto da solo. Questo implica l'uso sistematico di quintetti atipici con Shengelia da pivot, e un minutaggio enorme per il georgiano, che arriva spesso e volentieri alla fine stanchissimo, oltretutto esponendosi al rischio di infortuni. Oltretutto al momento Grazulis è un rebus: nessuno sa cosa può dare, visto che gioca poco o nulla. Di sicuro non sarà il rientro di Cacok - che avrà bisogno di tempo per tornare al 100% - a risolvere gli enormi problemi del reparto, e avendo le risorse bisognerebbe muoversi. 
Il secondo problema è Will Clyburn. Arrivato come ciliegina sulla torta del mercato (e anche lui con ben oltre 1 milione di stipendio) l'ex Efes finora ha sostanzialmente giocato due partite. Con lo Zalgiris 16 punti e 15 tiri tentati, a Belgrado 27 con 22, entrambe le volte pienamente presente. Le altre volte è stato ai margini della partita, con atteggiamento spesso irritante. In questa settimana tra Bayern e Milano 8 punti totali e appena 9 tiri tentati. Un po' poco, per usare un eufemismo.
Con questa situazione - ovviamente - anche coach Luca Banchi sta facendo una fatica enorme a trovare quintetti che funzionino, e anche le gerarchie della squadra non paiono ancora chiare. E se è vero, come è stato ribadito più volte da Luca Baraldi, che il roster bianconero è di quindici elementi, è vero anche che di questi quindici elementi alcuni giocano poco o nulla: oltre a Cacok Visconti, Akele e Grazulis sono decisamente marginali, Hackett ha dato poco, mentre Belinelli si è decisamente risollevato ieri dopo un inizio di stagione complesso. Con Tucker che gioca ancora poco e questo impresentabile Zizic la coperta è corta, cortissima. E il roster così com'è non pare adeguato a reggere una competizione massacrante come l'Eurolega. Finora i risultati l'hanno ampiamente confermato.  
Di sicuro il rientro di Pajola (il migliore prima dell'infortunio) e Hackett potrà aiutare, ma di sicuro non basterà. Se l'obiettivo di società e proprietà è ancora quanto dichiarato da Baraldi e Zanetti, ovvero i playoff di Eurolega, è necessario che la proprietà - che ha appena rinnovato la fiducia al CDA e a Luca Baraldi - faccia quello che finora non ha voluto fare, ovvero dare il via libera al mercato. Questo per accontentare Banchi - se c'è ancora la fiducia in lui, altrimenti cambia tutto e bisogna valutare soluzioni diverse - e provare a rimediare agli errori fatti in estate, sapendo che comunque la situazione in Europa è già compromessa. Si può però provare a risollevarsi, anche perchè tra qualche mese ci sarà da andare a trattare per una nuova wild card o (auspicabilmente) per una licenza più lunga.  
Sicuramente la stabilità dei conti bianconeri è fondamentale, ma una società sportiva viene giudicata principalmente dai risultati sportivi, e quelli al momento mancano, decisamente.  

 

Flats Service Fortitudo Bologna - Tezenis Verona, il prepartita
Trasferta umbra per la Logimatic Ozzano