Marco Bonamico è stato intervistato da Stefano Brienza su Stadio.

Ecco le parole dell'ex giocatore bianconero: Ogni tanto nella vita li svegli e pensi di aver sognato e invece è tutto tragicamente vero.
Non voglio fare j'accuse, anche perché ritengo molto complicata la situazione nella quale si sta muovendo la Fondazione. E facile fare i fenomeni con i soldi degli altri, le persone che ci tengono stanno facendo quel che possono in mezzo ad un mare di gente che spiega loro cosa fare. Purtroppo il momento imprenditoriale e italiano e in particolare regionale non è per nulla buono. Basti vedere altre realtà come Forlì e Rimini o lo stesso Bologna FC, che si è salvato ma non grazie ad un bolognese. Per non parlare del volley. La Virtus non è esente da questo.

Di mio non posso dare dei veri consigli. Ho grande rispetto per chi sta lavorando. Ma da vecchio virtussino ho in mente quello che mi piacerebbe vedere. Per esempio, non mi interessa in che serie giochiamo, basta che sia Virtus.
Mi piacerebbe una presa di posizione forte sui valori Virtus. Ricominciare con serietà, coraggio e dignità. Costruendo una società pulita con debiti accettabili. A quel punto si può andare a chiedere ai veri virtussini di partecipare ad un progetto che abbia come basi il settore giovanile, il riconoscimento di un certo modo condiviso di fare basket. E chiamando allenatori e giocatori che sono stati vicini alla Virtus, perché credo che in questa stagione sia mancato anche questo, una forte connotazione valoriale da imprimere a società e squadra.

L'ambiente troppo poco lungimirante è un problema? Purtroppo questo è lo specchio del nostro paese, non c'è quasi mai visione a medio termine, né negli organi istituzionali, né nelle aziende. E poi è molto difficile sostenere economicamente il basket oggi. Provate a chiedere ad Armani quanio gli costa
Milano: tutto a fondo perduto. Ma può esistere anche una visione diversa; dopo un'operazione di risanamento con la società già iscritta, facendo le
cose ben bene, si può ripartire. Servono coraggio e scelte giuste. Non sarebbe un dramma neanche se dovesse succedere ciò che successe qualche anno fa, l'importante è rimettersi in carreggiata, l'importante è la Virtus.

(foto archivio l'Unità)

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