Il presidente della Virtus Alberto Bucci è stato intervistato da Luca Muleo su Stadio. Bucci, oltre ad aver spiegato che si continuano a cercare imprenditori interessati, ha dato per definitivamente tramontata l'ipotesi PalaDozza, e ha confermato che la Virtus l'anno prossimo giocherà ancora alla Unipol Arena.

Ecco le sue parole: Abbiamo tante idee, vediamo idee, vediamo quanti possono darci una mano.

Presidente, par di capire che ci sia qualcosa in ballo. Vogliamo sapere cosa possiamo avere dalla città di Bologna in questo momento. Se c'è qualcuno pronto a supportarci veramente.

Le idee ci sono, dicevamo. Quella è la parta più facile, ne abbiamo diverse. Tutto dipende da quale situazione sì prospetterà.

C'è qualcuno alla porta? Siamo in cerca. Andiamo a parlare con qualcuno potenzialmente interessato, per avere un sì o no. Vediamo quali persone e quale contributo saranno disposte a darci, se ci sarà qualche soggetto intenzionato a rilevare delle quote, o magari la maggioranza. Li andiamo a cercare.

Qualcosa in calendario? Potrebbero esserci incontri importanti a breve, per capire se esistono le basi di un confronto, i nomi con cui parlare esistono.

Bologna, dunque, né Tacopina o altri. No, no, niente di tutto questo. La più alta imprenditoria bolognese. Cerchiamo di sapere chi della città può dare un contributo importante.

Vale anche per chi e all'interno della Fondazione? Chi è dentro alla Fondazione ha sempre messo denaro senza avere niente in cambio Tanto è vero che se ci fosse qualcuno interessato ad acquistare la società, verserebbe i suoi soldi non ai soci, ma alla Virtus stessa.

E' fiducioso. Molto. Sono qui con l'entusiasmo di far qualcosa, lo stesso con il quale sono arrivato. Cercherò di dare tutti gli impulsi che posso. Da quanto avremo a disposizione, quella sarà la base dì ripartenza. L'anno scorso la gestione della società è stata buona, quello che è accaduto va al di là di tutto. Non siamo retrocessi perché non c'erano abbastanza soldi, né per colpa di uno solo. Ha girato tutto storto tecnicamente, e certo si è fatta fatica a trovare
il bandolo della matassa. Ma non voglio che qualcuno additi chi ha dato un contributo. Non ci servono colpevoli, ma riportare la Virtus in alto.

Un problema economico, si direbbe. Milano, Reggio Emilia, Avellino, Venezia: le prime quattro squadre dela serie A hanno un
magnate alle spalle, noi non l'abbiamo e qui c'è gente che ha tirato fuori soldi solo per amore della Virtus. E' facile criticare chi sbaglia per amore. Ora, se troviamo uno come questi quattro bene. Se entra uno che vuol prendere il 51% sarebbero tutti felici, gli darebbero una mano, penserebbero solo alla Virtus.

Capitolo allenatore, Cavicchi è la sua soluzione? Cavicchi è un ottimo allenatore con lui ho parlato, e non solo con lui. Ognuno sa ciò che deve sapere. Ma finché la situazione non è chiara, è impossibile far previsioni, dire prendo questo o quello.

Avete piani diversi a seconda delle possibilità? Dipende, aldilà dei budget, da cosa vogliamo fare. Giochiamo in A2 per valorizzare il potenziale giovanile e giovanile e tutto il lavoro fatto sul vivaio? A questi ragazzi dobbiamo dare la possibilità di andare in campo e toccar palla. Sapendo che porta rischi. E allora poi domandarci, vogliamo la A1 in un anno o due? E nel primo caso che faccio, sacrifico i miei gioielli? Io dico che sono il patrimonio della Virtus e va valorizzato comunque. Poi certo, in A1 sarebbe diverso.

Cioè? Ci sono più stranieri. Anche se io vorrei uomini pronti a immergersi nella città, da vedere in giro per Bol0ogna Questi non li vedevo mai. Quando c'erano Danilovic, Savic, erano un patrimonio della città, la gente usciva a mangiare e sapeva di poterli incontrare, salutare, vedere i campioni.

Al ripescaggio crede? Dico solo che dobbiamo essere pronti, dovesse accadere. E non meravigliarci nel caso, ma metterlo in preventivo.

Che squadra sarà? Sui tre, Fontecchio, Vitali e Mazzola, non ho gettato la spugna. Vogliamo che uno di loro sia la nostra bandiera, qualcuno può esserlo. Ci siamo sentiti, li vogliamo legare a noi, ma prima devo sapere cosa posso offrire. Gli ho detto che appena saprò, sarò pronto a parlare con loro.

Serve un general manager. Siamo in contatto con un paio di dirigenti, qualcuno che sappia entrare nella Virtus, essendo pronto a prenderne in mano l'organizzazione a 360°. E poi...

Poi? L'allenatore. Una decisione che però voglio prendere io, senza condividerla con nessuno. Non perché sia megalomane, ma perché voglio che sia "colpa" mia prendermene la responsabilità totale.

In quale impianto si giocherà? C'è un rapporto che ci lega alla Unipol Arena, cercheremo di renderla più virtussina possibile. Dovremo essere tutti insieme, un corpo unico.

TREVISO - FORTITUDO, GLI HIGHLIGTHS DI GARA1
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE