(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Teo Alibegovic è stato ospite di Sport Club su E-Tv.

Gabriel è attaccante ma anche un buon difensore. “E' un difensore ortodosso. Gli europei lavorano in dfesa con le gambe, lui prova a stare davanti al suo uomo nel corpo a corpo cercando di cambiare i tiri. Ed è un buon stoppatore, è un intimidatore con piedi buoni. Forse fatica da 5 quando c'è da dare spinte, ora si lotta poco sulla posizione, ma sicuramente non è un buco difensivo”

Portarlo in A2 è stato un gran colpo, dopo Ogden e Freeman un altro straniero azzeccato. “Ogden è un ottimo giocatore, e io cerco sempre di valutarli nel contesto della squadra. Lo scorso anno ci serviva qualcuno di sistema, perchè avevamo un allenatore che privilegiava il sistema rispetto alla personalità. Il nuovo allenatore chiede caratteristiche diverse, e Gabriel è un giocatore che sa procurarsi tiri anche contro avversari più alti perchè sa dare la parabola, mentre Ogden viveva più sul penetra e scarica. Io sono felice di come l'allenatore cerchi di farlo giocare in posizioni dove possa prendersi tiri con percentuali migliori. E vedo come Fantinelli vada spesso vicino alla tripla doppia: è un giocatore da serie A che ha preferito restare a Bologna non perchè gli manchi ambizione, e ora può davvero giocare in più ruoli. Un play così non è facile da marcare, e siamo una squadra intrigante. Non siamo ancora una grande squadra, abbiamo un sacco da lavorare, ho sentito tanto parlare della nostra difesa: vero, la nostra comunicazione è ancora debole e abbiamo bisogno di conoscerci meglio, ma potremo dare tante soddisfazioni”

Stai lavorando bene. “Stiamo lavorando come squadra. Se vogliamo essere pronti per la serie A c'è bisogno di delegare, all'interno della società. L'allenatore è stato scelto assieme a Basciano, ora abbiamo cambiato l'addetto marketing e ristudiato la campagna abbonamenti, facendo lo stesso numero di tessere del 2005, con Repesa, con l'Eurolega, e arrivando in finale con Treviso. Un grande risultato, in faccia a tutta Italia che ci derideva e con il Bologna in Champions. Il popolo Fortitudo si distingue, ed è difficile lavorare qui se non sei fortitudino fino all'osso”.

Il capo degli arbitri ha fatto il nome di tuo figlio dicendo che ci sono giocatori che, rispetto a lui, vanno tutelati. “Ha preso lui come esempio. In realtà i cavalli di razza sono sempre martellati, guardate a Udine: un giocatore di seconda fascia si prende a botte con uno straniero, ed è chiaro che questo avvantaggi il primo. E' difficile vedere che a menarsi siano due di prima fascia. Ci sono antisportivi che sono voluti, e servirebbe un extrabudget per aiutare in questa direzione e capire meglio le cose. Ci sono giocatori che mettono i piedi sotto quelli dei tiratori, per fare male apposta. Serve una misura su chi e come difendere, io non ho mai visto Teodosic picchiare Alibegovic. E' giusto tutelare i big, ma ci vuole giustizia”

Il problema c'è? “Lamonica è stato condizionato da un sacco di società che vogliono tutelare le proprie stelle, ci sono un sacco di contestazioni quando il nono uomo in rotazione si scontra contro uno dei primi. Abbiamo visto partite decise per episodi, la maggioranza si chiude con divari stretti, ed è un problema se ti manca il bomber”

Lamonica dice di dover contenere i giocatori talentuosi nella partita. Non è giusto però non fischiare falli ai big come Teodosic. “Se Teodosic in estate vuole bere e fumare non può essere avvantaggiato rispetto a chi si fa il mazzo, anche se è normale che la gente voglia vedere lui e non l'Amar di tre anni fa”

Però la cosa non è giusta. “Sto imparando molte cose da Stefano Tedeschi, io che ero una testa calda. In gara 2 contro Trapani abbiamo subito una ingiustizia, qualcosa di simile ad un Cremona-Forlì di qualche anno fa. Il mio presidente mi ha detto che gli arbitri possono sbagliare come io sbagliavo i liberi, peccato non ci sia l'instant replay. Ma a Forlì un giocatore - che fa spesso queste cose - tirando da 3 ha tirato un pugno all'avversario, e invece di favorire il forlivese ha dato i liberi contro. Gli arbitri sono uomini come tutti noi, ma abbiamo sperperato soldi per un sacco di cose, siamo noi che dobbiamo produrre le partite, possiamo anche creare un fondo per aiutare gli arbitri e studiare i casi. Non possono essere loro a doversi cercare gli sponsor, e io sarei il primo a dare 100 euro a partita ad un fondo in questa direzione. Non ci sono cattivi arbitri, e possono sbagliare le proprie comunicazioni così come una squadra sbaglia in campo. Questo è giusto, non che i presidenti chiedano che vengano protetti i giocatori per cui la gente paga il biglietto. Non è giusto che venga tutelata la pessima difesa di Teodosic”

Come dirigente, dopo un discorso del genere per cui ci si deve girare di spalle in caso di fallacci dei big, cosa faresti? “Farei rumore come tutti quanti. Davanti a ingiustizie subite, in qualsiasi ruolo io abbia ricoperto, ho fatto elenco casistiche per evitare di pagare due volte per lo stesso errore"

Perchè avete mandato via Caja? “Non risponderò. Dico solo che Caja è un ottimo allenatore, ma bisogna guardare il suo curriculum su wikipedia”

Cosa ha fatto in Fortitudo che non andava fatto? “E' oltre quello che posso dire. Mio padre diceva di parlare solo per dire cose buone, altrimenti meglio stare zitti. Sono cose societarie, mi è dispiaciuto che mi abbia utilizzato come pretesto, ci sono state cose bollenti sul mio conto ma non è la prima e non sarà l'ultima volta. Io con lui ho avuto un rapporto fantastico, con lui non ho mai avuto uno screzio, non ho mai messo il naso nel suo lavoro. Nelle piccole società si può fare tuttologia, ma in una società storica come la Fortitudo serve delegare il lavoro, serve che ognuno sappia cosa fare senza centralizzare”

Gli avete preso Giuri al posto di Tavernelli? “Una balla. L'anno scorso lui ha scelto tutti i giocatori, a novembre ha chiesto due cambi e sono rimasto choccato. Poi ne ha chiesti due a febbraio, poi ancora e noi abbiamo interpellato le società se questi potessero essere liberati, ricevendo un no. Alla fine era sicuro di Giuri e gli abbiamo fatto un biennale”

Il ritorno di Aradori? “La nostra squadra non è ancora totalmente giudicabile, è stata studiata con lui dentro e abbiamo preso giocatori per tamponare la sua assenza e farlo tornare al 100%. E' stato l'MVP dello scorso anno, e sarebbe da vedere il nostro bilancio con o senza di lui. Non dimenticando che a Milano c'era Panni con un solo allenamento e Mian che è corso ad assistere al parto della moglie”

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