Ieri a Ferrara, alla libreria Feltrinelli, è stato presentato "La morte è certa, la vita no. La storia di Klaudio Ndoja" il libro scritto da Michele Pettene, che racconta la storia del 31enne giocatore della Virtus, che è arrivato in Italia da profugo - su un barcone - nel 1998, scappando dalla guerra civile in Albania. E' stata dura e sono stato per anni un invisibile: niente scuola, niente. Uscivo di casa pochissimo, e solo per andare a giocare al campetto, troppa la paura di essere fermato e rimandato in Albania., racconta Ndoja a Repubblica. Fu un sacerdote a credere in lui come giocatore di basket: don Marco Lodovici, parroco di Palazzolo Milanese che lo convinse a giocare nella sua squadra CSI.
Il libro è stato scritto anche come messaggio per i più giovani, soprattutto per chi come me è dovuto fuggire dal suo paese, storie quotidiane di questi tempi.

La Morte è certa, la Vita no - La Storia di Klaudio Ndoja, edizioni Imprimatur. Costo 16.50 euro.

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