Ieri pomeriggio, giovedì 23 maggio 2019, è andata in scena la Festa finale del basket 2019 alla palestra "Ravaglia" di Imola, organizzata dall’International Basket Imola, società satellite dell’Andrea Costa Imola Basket. E’ stata l’occasione per salutare tutte le squadre delle giovanili biancorosse, al termine di un’annata di basket entusiasmante e piena di divertimento.

Oltre le squadre dei piccoli futuri talenti del basket imolese, sono state invitate 6 scuole primarie di Imola coinvolte nel 21° progetto, “Il Basket nelle scuole”, per consegnare loro un premio/borsa di studio messo a disposizione dall’Andrea Costa, grazie anche al sostegno e all'impegno dei partner del progetto: Gruppo Eurovo, Hera e Fondazione cassa di risparmio di Imola. Le 6 scuole premiate sono state estratte tra le 14 visitate dai giocatori Biancorossi dell’Andrea Costa, nell’arco della stagione sportiva 2018/2019, nel dettaglio: Campanella, Cappuccini, Carducci, Pedagna, Rodari e Zolino.

La premiazione è stata effettuata dai due responsabili del progetto, Max Fiera, Allenatore dell’International, e Alex Petrilli, Responsabile Marketing e Organizzazione sportiva dell’Andrea Costa. Ad ogni scuola è stato consegnato un kit completo di cancelleria, da utilizzare nel prossimo anno scolastico.

Alla premiazione hanno partecipato con grande entusiasmo delle delegazioni di alunni, accompagnati da maestre e genitori, che si sono poi intrattenuti in un ricco buffet messo a disposizione dagli organizzatori della Festa finale del Basket 2019.

L’Andrea Costa ringrazia nuovamente le 14 scuole che hanno aderito al 21° progetto, “Il Basket nelle scuole”, un’iniziativa che ha coinvolto ben 4000 studenti di Imola e circondario, nel segno dello sport e dei valori della correttezza e della socializzazione. Un ringraziamento va ovviamente anche ai partner, Gruppo Eurovo, Hera e Fondazione, che hanno permesso la realizzazione del progetto, sperando che anche l’anno prossimo ci possa essere lo stesso successo.

1400 ISCRITTI PER IL CANALE TELEGRAM DI BOLOGNABASKET
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI