Una Virtus cinica e sorprendente ha vinto con autorità anche gara 2 a Brindisi ed è ora a un passo dalla finale scudetto. Sorprendente perchè in stagione due partite ravvicinate con tale concentrazione e intensità non si erano mai viste. Difesa dura per 80 minuti su 80, gioco fisico e obiettivo (raggiunto) di non lasciare mai un tiro facile o una transizione veloce agli avversari. Poi, oltre ai “soliti” Teodosic e Belinelli, ci sono stati altri protagonisti, in particolare Ricci - prima doppia doppia nei playoff - e Abass. Ma anche Gamble, bravissimo a riempire l’area e a sfruttare il “buco” lasciato dalla incomprensibile scelta tecnica di Vitucci, che ha lasciato fuori Krubally, essendo così costretto a giocare lunghi minuti con Udom da centro, minuti in cui la Segafredo ha sempre dato palla sotto e ha scavato il break decisivo. E va segnalata anche la scelta vincente di Djordjevic, che ha giocato lunghi minuti - decisivi - nell’ultimo quarto col quintetto da battaglia, con Belinelli e Teodosic in panchina. E ha avuto risposte importanti.

Di sicuro Brindisi è parsa anche in difficoltà fisica, ed è impossibile non pensare ai postumi del Covid. Ma la Virtus è stata brava e spietata, due sere su due. E davvero, non era assolutamente scontato, visto l’ottovolante di questa stagione e anche di alcune singole partite, non ultima gara 3 a Treviso.
Due a zero, ora la serie si sposta a Bologna, ma si ferma una settimana per gli impegni di Milano in Eurolega. Ci sarà tempo per tutti di recuperare, in particolare per Weems, e ovviamente anche per Brindisi, a cui un'altra partita ravvicinata avrebbe probabilmente fatto malissimo. Ovviamente servirà la massima attenzione perchè la serie non è finita, anche se di sicuro è molto ben indirizzata.
Si torna in campo il 2 giugno.

(foto Virtus Pallacanestro)

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