MILANO-VIRTUS, PAGELLE E INTERVISTE
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA
Gentile A. voto 6.5 - Applauditissimo dal suo ex pubblico, ci tiene a far bene. Parte tirando 6 volte nei primi 5 minuti, prima dei problemi di falli. Poi continua a tirare tanto, a gestire tanto il pallone, a cercare di caricarsi la squadra sulle spalle. Spesso però si mette in proprio, troppo. Chiude con 20 punti, 7 rimbalzi, 5 assist e 5 palle perse. E il tiro del possibile pareggio che lo beffa.
Umeh voto 6 - Subito cinque punti, poi tiene.
Ndoja voto 6.5 - Buona prova, con doppia cifra e discreta tenuta difensiva.
Rosselli voto 5 - Fa fatica, soffre dietro e perde un paio di palloni pesanti.
Lafayette voto 4 - Partitaccia per l’altro ex di turno. 1/10 al tiro, 0/6 da tre e scelte disastrose.
Aradori voto 6 - Si accende a tratti, è comunque sempre pericoloso. Nel finale ha una tripla pesantissima a disposizione, ma la sbaglia.
Lawson voto 4.5 - Enormi problemi contro Gudaitis, dura 4 minuti poi non viene più riproposta.
Slaughter voto 7 - Trentacinque minuti in campo, e ottima prova in attacco, a rimbalzo (8) e in difesa. Non male, per uno che non doveva nemmeno giocare.
Gentile S. voto 5.5 - Fa e disfa in regia, e soffre contro gli esterni milanesi.
Le parole di Alessandro Ramagli - Abbiamo fatto un’altra eccellente partita. Nel primo tempo non siamo riusciti a tenerla in mano per le troppe palle perse e secondi tiri concessi in abbondanza. Nella seconda parte della partita siamo stati più solidi a rimbalzo. Quando abbiamo iniziato a fare canestro però abbiamo smesso di fare quell’eccellente difesa che per il resto è durata 35 minuti, altrimenti avremmo potuto un gap più ampio. Questo non me lo spiego. La partita è stata equilibrata, e alla fine abbiamo sbagliato il tiro del +1 e un altro paio di conclusioni sono uscite. Ho ancora visto una squadra combattiva, che è venuta qua a giocarsela senza timori e partendo dalla difesa. Dobbiamo ancora crescere molto, ma ci sono segnali di stabilità, soprattutto nella metà campo difensiva, dobbiamo ripartire da lì.
Gli arbitri? Il mio maestro diceva che se arbitrassimo noi vinceremmo sempre di 20. Qualche chiamata mi ha lasciato perplesso, ma non abbiamo perso per quello.
Limiti strutturali? Quelli di una squadra che sta costruendo la sua identità, anche dal punto di vista emotivo ed emozionale. La cosa importante è che riusciamo ad abbassare il sedere e difendere quando siamo in difficoltà, invece non lo facciamo se facciamo canestro, e questo è strano. Li chiamerei limiti relativi a un processo di crescita, ma poi a un certo punto bisogna crescere in fretta, non si può aspettare aprile.
Brescia? Ci penseremo da domani sera. Ma abbiamo grande rispetto, sono una squadra che gioca con una enorme sicurezza, quasi disarmante.
Gentile? L’ho visto bene. E’ stato lui, ha vissuto una settimana da ragazzo sereno. Non era semplice, ma lui è un ragazzo di personalità, e ogni tanto la sua personalità è stata spacciata per impudenza. Poi può fare meglio anche lui, ma di sicuro ha messo insieme una gara di personalità, voleva venire qui a portare a casa due punti per la Virtus, non aveva rivincite da prendersi. Voleva fare bene, niente più di questo.
Il calo nell’ultimo periodo? Questa gara mi ha detto cose diverse rispetto alle partite di Trento e Venezia. Contano un po’ tutte le cose, siamo arrivati in debito di energie, alcuni giocatori li ho spremuti molto, ma avevamo la sensazione di poter dare la zampata, e a volte ho tirato indietro il braccio su alcuni cambi. Forse sarebbe servito un po’ di coraggio in più. Una squadra che ha bisogno di avere un livello energetico maggiore nella parte finale della gara e un po’ più di pulizia di gioco che stasera abbiamo avuto di più rispetto ad altre gare, ma non abbastanza per essere competitivi su un campo come questo.
Gentile A. voto 6.5 - Applauditissimo dal suo ex pubblico, ci tiene a far bene. Parte tirando 6 volte nei primi 5 minuti, prima dei problemi di falli. Poi continua a tirare tanto, a gestire tanto il pallone, a cercare di caricarsi la squadra sulle spalle. Spesso però si mette in proprio, troppo. Chiude con 20 punti, 7 rimbalzi, 5 assist e 5 palle perse. E il tiro del possibile pareggio che lo beffa.
Umeh voto 6 - Subito cinque punti, poi tiene.
Ndoja voto 6.5 - Buona prova, con doppia cifra e discreta tenuta difensiva.
Rosselli voto 5 - Fa fatica, soffre dietro e perde un paio di palloni pesanti.
Lafayette voto 4 - Partitaccia per l’altro ex di turno. 1/10 al tiro, 0/6 da tre e scelte disastrose.
Aradori voto 6 - Si accende a tratti, è comunque sempre pericoloso. Nel finale ha una tripla pesantissima a disposizione, ma la sbaglia.
Lawson voto 4.5 - Enormi problemi contro Gudaitis, dura 4 minuti poi non viene più riproposta.
Slaughter voto 7 - Trentacinque minuti in campo, e ottima prova in attacco, a rimbalzo (8) e in difesa. Non male, per uno che non doveva nemmeno giocare.
Gentile S. voto 5.5 - Fa e disfa in regia, e soffre contro gli esterni milanesi.
Le parole di Alessandro Ramagli - Abbiamo fatto un’altra eccellente partita. Nel primo tempo non siamo riusciti a tenerla in mano per le troppe palle perse e secondi tiri concessi in abbondanza. Nella seconda parte della partita siamo stati più solidi a rimbalzo. Quando abbiamo iniziato a fare canestro però abbiamo smesso di fare quell’eccellente difesa che per il resto è durata 35 minuti, altrimenti avremmo potuto un gap più ampio. Questo non me lo spiego. La partita è stata equilibrata, e alla fine abbiamo sbagliato il tiro del +1 e un altro paio di conclusioni sono uscite. Ho ancora visto una squadra combattiva, che è venuta qua a giocarsela senza timori e partendo dalla difesa. Dobbiamo ancora crescere molto, ma ci sono segnali di stabilità, soprattutto nella metà campo difensiva, dobbiamo ripartire da lì.
Gli arbitri? Il mio maestro diceva che se arbitrassimo noi vinceremmo sempre di 20. Qualche chiamata mi ha lasciato perplesso, ma non abbiamo perso per quello.
Limiti strutturali? Quelli di una squadra che sta costruendo la sua identità, anche dal punto di vista emotivo ed emozionale. La cosa importante è che riusciamo ad abbassare il sedere e difendere quando siamo in difficoltà, invece non lo facciamo se facciamo canestro, e questo è strano. Li chiamerei limiti relativi a un processo di crescita, ma poi a un certo punto bisogna crescere in fretta, non si può aspettare aprile.
Brescia? Ci penseremo da domani sera. Ma abbiamo grande rispetto, sono una squadra che gioca con una enorme sicurezza, quasi disarmante.
Gentile? L’ho visto bene. E’ stato lui, ha vissuto una settimana da ragazzo sereno. Non era semplice, ma lui è un ragazzo di personalità, e ogni tanto la sua personalità è stata spacciata per impudenza. Poi può fare meglio anche lui, ma di sicuro ha messo insieme una gara di personalità, voleva venire qui a portare a casa due punti per la Virtus, non aveva rivincite da prendersi. Voleva fare bene, niente più di questo.
Il calo nell’ultimo periodo? Questa gara mi ha detto cose diverse rispetto alle partite di Trento e Venezia. Contano un po’ tutte le cose, siamo arrivati in debito di energie, alcuni giocatori li ho spremuti molto, ma avevamo la sensazione di poter dare la zampata, e a volte ho tirato indietro il braccio su alcuni cambi. Forse sarebbe servito un po’ di coraggio in più. Una squadra che ha bisogno di avere un livello energetico maggiore nella parte finale della gara e un po’ più di pulizia di gioco che stasera abbiamo avuto di più rispetto ad altre gare, ma non abbastanza per essere competitivi su un campo come questo.