Virtus, il punto della situazione dopo le parole di Zanetti e il licenziamento di Baraldi
La conferenza stampa di ieri di Massimo Zanetti segna un momento decisamente importante, sia per la storia personale dell'imprenditore trevigiano che per il presente e futuro della Virtus.
Sul piano personale, si è interrotto un lungo rapporto - più che decennale - tra Massimo Zanetti e Luca Baraldi. E la rottura non è stata tenera, anzi Zanetti ha usato parole durissime (il dottor Baraldi, anzi non è dottore, il signor Baraldi; con l'Eurolega ha sempre trattato Ronci perchè Baraldi non sa l'inglese e soprattutto che gli aumenti di capitale sono dovuti al fatto che Baraldi ha sbagliato quattro volte il budget). Il rapporto di fiducia era logoro da tempo, e ieri si è arrivati a una rottura traumatica, tanto che Zanetti ha fatto decadere il CDA bianconero pur di poterlo ricostituire senza Baraldi.
Dal punto di vista della Virtus, cambiano parecchie cose nell'immediato. Se l'assemblea dei soci confermerà la proposta di Zanetti (condivisa con l'altro socio Gherardi, per il patron) la governance cambierà in questo modo. In CDA entrerà Marco Comellini, già Direttore Marketing di Segafredo, che sarà il nuovo uomo dei conti. Della parte sportiva si occuperà il DG Paolo Ronci, e ci sarà una netta separazione tra parte sportiva e parte amministrativa, cosa che finora non c'era, dato che ogni componente della società faceva rapporto all'ex CEO. Questo, secondo Zanetti, dovrebbe dare maggiore serenità all'ambiente ed evitare quelle "destabilizzioni" che sono arrivate negli ultimi mesi.
A medio e lungo termine, invece, si vedrà. Di certo le parole di Massimo Zanetti non sono quelle di uno intenzionato a mollare. Il presidente (o meglio ex tale per pochi giorni, salvo ribaltoni) intende restare in carica, e non cedere il suo 55% di quote, per assicurare alla Virtus un futuro splendente e pieno di stelle. Resta da capire quali sono e quali saranno gli sviluppi con l'altro socio, quel Carlo Gherardi che ieri era assente - assenza che è stata notata - e il cui rappresentante (Marco Preti) è l'unico a non essersi dimesso dal CDA uscente. Secondo Zanetti i rapporti sono ottimi, l'ha ribadito più volte, e Gherardi ha condiviso ogni scelta, compreso il licenziamento di Baraldi. Nelle prossime settimane e mesi si vedrà come evolveranno le cose, anche in funzione dei prossimi aumenti di capitale da fare, e del fatto che ora Gherardi controlli un cospicuo debito della Virtus. Va sottolineato il fatto che Gherardi l'occasione di prendere la maggioranza delle quote l'ha avuta, più di una volta, ma finora non ha mai voluto. Vedremo se nel prossimo futuro ci saranno sviluppi, magari con l'ingresso di un nuovo socio, cosa di cui si vocifera da tempo. Anche perchè alla Virtus di soldi ne serviranno: Zanetti ha confermato che Segafredo - ora controllata dal Fondo QuattroR - non rinnoverà la sponsorizzazione, e quindi ci saranno 6 milioni da reperire: per questo è stato incaricato Comellini. Anche sul nuovo palasport non ci sono novità positive: Zanetti ha confermato che al momento è tutto fermo. E questo, in ottica Eurolega, potrebbe non essere esattamente un vantaggio.
Infine, il patron ha invitato tutti i giornalisti a parlare solo di basket, senza entrare nelle dinamiche societarie, "per il bene della Virtus". Invito che difficilmente potrà essere accolto, sia per dovere di cronaca, ma anche perchè i risultati sportivi sono sì importantissimi (una società sportiva viene giudicata per questo) ma la solidità societaria è altrettanto importante. Perchè il treno arrivi a destinazione entrambi i binari devono scorrere parelleli e senza ostacoli: quello sportivo, e ieri c'è stata una novità enorme, che auspicabilmente porterà serenità all'ambiente. E quello societario, dove si resta nella situazione attuale, in attesa di eventuali novità. Di sicuro, però, Zanetti ancora una volta ha dimostrato di tenere davvero alla Virtus, società nella quale in otto anni ha messo una sessantina di milioni di euro, che hanno portato alla vittoria di uno scudetto e due coppe europee, oltre al ritorno in Eurolega. E questo glielo si deve riconoscere.