GIORGIO VALLI: DOBBIAMO FARE CON QUELLO CHE ABBIAMO DANDO IL MASSIMO
Il coach della Virtus Giorgio Valli è stato intervistato su Radio Nettuno da Gianni Zoboli.
Ecco un riassunto delle sue parole riportato da basketcity.net:
Cominciamo dalla Coppa Italia ha vinto Milano, lo avevi pronosticato che però si è trovata di fronte Avellino. “Avellino sicuramente è in forma e lo testimonia il fatto che, a parte la finale, nel nuovo anno non ha ancora perso. È una squadra che ora con l’innesto di Joe Ragland e Marques Green sta sicuramente nelle prime cinque senza sfigurare”.
Va bene che mancava da vent’anni a Milano la Coppa Italia ma sono parsi festeggiamenti un po’ sopra le righe, non è apparso così anche a te… “Io ho visto la partita, poi il resto onestamente mi interessa un po’ meno, alla fine ha ragione chi vince e quindi è giusto che poi si festeggi come meglio si crede”.
L’andamento della Final Eight in tutti i casi ha rispecchiato il grande equilibrio del campionato, non c’era niente di scontato a parte Milano che era una spanna sopra le altre… “Io credo che adesso Milano con l’innesto di ulteriori giocatori come Esteban Batista nel ruolo di lungo, Mantas Kalnietis playmaker da Eurolega e ovviamente Rakim Sanders che ha vinto insieme a Jerome Dyson e David Logan lo scudetto l’anno scorso con Sassari sia una squadra onestamente imbattibile, per il campionato Italiano”.
Ci arriviamo tra un attimo, però in una partita secca non si sa mai… “Sì è vero, non si sa mai perché puoi sbagliare dei facili tiri e gli altri possono fare canestro più del dovuto, però onestamente in una serie lunga credo proprio che si giochi più per il secondo posto”.
Parliamo invece della Virtus. La sosta ti è servita certamente per fare il punto e mettere a posto i prossimi impegni, ma non purtroppo per recuperare il capitano… “No purtroppo no. La notizia brutta è proprio questa, sicuramente ne avrà per un po’ e credo che ormai dobbiamo pensare di non averlo per il resto della stagione, nel senso che l’Allan vero non lo vedremo. Ci auguriamo tutti ovviamente del contrario, non voglio essere pessimista più del dovuto però bisogna fare i conti con la realtà, e questa ora dice che dobbiamo fare con quello che abbiamo dando il massimo, guardando avanti”.
Certo che se rimane fermo come si pronostica per quattro/cinque partite, ne mancano altrettante da qui alla fine, sicuramente non è che possa rientrare al cento per cento della condizione… “Certo, diventa durissima, perché noi non siamo una squadra che può regalare un americano e penso che nessuno possa farlo nel campionato di A1, ovviamente noi ancora meno e quindi diventa dura. Però questo sensibilizza ancora di più i ragazzi a non fare banali errori, a rimettersi tutti in discussione e dare il 200%”.
Ci spieghi meglio comunque cosa è successo ad Allan Ray? “Ma è successa una cosa molto banale, ha fatto un salto durante l’allenamento e nel cadere ha sentito un piccolo stiramento che però ha bisogno di essere curato e ha bisogno di tempo”.
Ennesima tegola in una stagione sfigata, diciamolo papale papale… “Diciamolo, perché è così onestamente. Non è facile, non è facile, ma è un po’ che ci siamo dentro e ormai ci siamo abituati. Non siamo felici ma diciamo che ci conviviamo…”
C’è stato il via libera del Cda della Fondazione per quanto riguarda le risorse per tornare eventualmente sul mercato, la ricerca del sostituto di Ray sembra orientata su un giocatore comunitario Bosman A, me lo confermi? Vi state guardando intorno? C’è questa possibilità? “Stiamo guardando sicuramente però non c’è tantissimo, non c’è tantissimo perché i giocatori bravi in questo finale di stagione rimangono nelle loro squadre per il finale di stagione e quindi non è facile”.
I nomi che si fanno quindi non sono i papabili? “Qualcuno sì, qualcuno no. Devo dire che non c’è niente di vicino, questo sì. Un conto sono le telefonate, un conto sono poi le trattative”.
Certo che visto sabato Rigaudeau o Sconochini che sono ancora abbastanza in forma, si potrebbe fare un pensiero a loro, naturalmente è una battuta… “Ho colto la battuta ma no, mi stanno antipatici, quindi niente (risata n.d.r)”.
Aver transato con Fells, è stato condannato un po’ troppo in fretta come mi hai anche detto tu nei giorni scorsi può essere stato un po’ inopportuno? “Il problema è che cerchi sempre di pensare in positivo e non ti aspetti che le cose possano peggiorare. Non è un mistero per nessuno che dobbiamo fare i conti col budget, onestamente sono state mosse mirate, tutti avremmo fatto così ed è giusto aver fatto così”.
Vedendo la partita di domenica scorsa con Bruno Cerella che è tornato in campo dopo un’operazione al menisco, cos’hai pensato? Incredibile, a parte tutto…“Non lo so, secondo me c’è una piccola bugia di fondo, io penso questo, secondo me non ha quello che hanno detto, tutto qui”.
Voglio dire venerdì si fa male, sabato va sotto i ferri e domenica si ripresenta in campo…“Non è campo mio onestamente, quindi non saprei valutare onestamente”.
Non hai sentito neanche Alessandro Lelli? “No, ho altri problemi onestamente che pensare al ginocchio di Cerella, devo dirti la verità”.
E allora cominciamo coi problemi più vicini. Milano, un’armata davvero la vostra prossima avversaria, è cambiata molto, cosa ti aspetti? “Ma l’hai già detto tu, è una squadra che adesso è praticamente imbattibile. Ha troppa fisicità, è troppo lunga pur senza Gentile che probabilmente magari invece rientra. Onestamente sono fuori portata per tutto, ma lo sappiamo ormai da anni, penso che non facciano nemmeno più notizia ecco, non so come dirti. Per vincere una partita contro una squadra del genere devi fare una partita sopra le righe, pur essendo corti e loro devono sicuramente giocare con percentuali più basse del normale”.
Stando alle loro dichiarazioni sembra che questa volta gli uomini giusti li abbiano trovati, io sento dire questa litania da qualche anno a questa parte, probabilmente avranno anche ragione. È una mia impressione o senza Gentile la squadra gioca meglio? “Sono un po’ dei luoghi comuni, bisogna poi vedere la cosa a lunga scadenza e non trarre conclusioni dopo quattro-cinque partite. Sicuramente Gentile è un giocatore che monopolizza molti possessi e magari la cosa non è gradita ai suoi compagni, però è anche vero che nei momenti che contano lui si è fatto trovare pronto. Io credo che nel panorama italiano visti gli avversari non c’è corsa, con o senza Gentile secondo me cambia veramente poco. In Eurolega dove il livello si alza magari giocherà di squadra e sarà più determinante”.
Possiamo sintetizzare che la differenza tra voi e loro è che se a voi manca un giocatore per riuscire a fare un buon allenamento ricorrete agli Under, loro invece vanno sul mercato… “Loro adesso hanno nove stranieri e di conseguenza diciamo che stanno comodi, non si fanno mancare niente. Però mi ripeto, sono budget diversi, sono situazioni diverse, l’ho ripetuto altre volte in altri campionati in altre leghe: squadre come Milano non giocano la fase regolare, giocano solo i playoff ormai, perché sono troppo fuori portata”.ù
Però può anche capitare di perdere ai playoff, ma quella è un’altra storia che vedremo più avanti… “Certo, era per dire che sono così forti che altre squadre come il Partizan, come il Lubiana che non partecipano alla fase regolare perché sarebbero partite troppo scontate. Sì, due o tre capitomboli, non tolgono e non aggiungono niente al livello tecnico”.
Hai visto la finale di Avellino e avrai visto altre gare dell’Olimpia, hai individuato dove si può effettivamente forzare qualche cosa? Dove si può fare una piccola differenza? Dove si può trovare un grimaldello per entrare? “Sì, durante il riscaldamento direi… (risata n.d.r.) Scherzi a parte, sicuramente è una squadra che tira molto da tre punti e ovvio che devi fare un po’ una scelta. Non puoi pensare di chiudergli il contropiede, il tiro da sotto il rimbalzo d’attacco e il tiro da tre punti. Devi fare delle scelte e sperare che loro sbaglino qualche canestro da fuori. Credo che starà a noi cercare di non dargli dei secondi tiri e delle facili penetrazioni questa sarà un po’ la nostra idea tattica”.
I duelli più interessanti anche alla luce dell’ultimo inserimento con Batista… “Beh direi che Batista-Pittman è un bel duello e anche Kalnietis devo dire che è un giocatore che mi è sempre piaciuto peraltro di grande talento, fisico, perché è 1,96 e gioca playmaker direi che con Gaddy possa essere un bel duello. Ma ce ne possono essere sicuramente altri Simon per noi è un giocatore difficile da marcare perché ha la doppia dimensione, Sanders abbiamo visto Mvp nella finale, insomma tanta roba...”
Ha detto Sandro Crovetti che da qui alla fine bisogna vincere quattro-cinque gare, tre sono scontri diretti (Varese, Cantù e Torino) e forse Varese e Torino sono quelle su cui si può fare la corsa, però bisognerebbe tenere le gare interne per arrivare a quota 4-5. “Sì, è tostissima. Io come ho gia detto tabelle non ne faccio, guardo partita per partita come tutta la squadra perché noi che facciamo questo lavoro da tanti anni abbiamo questo tipo di mentalità. Noi guardiamo l’immediato, cercare di stare bene con quello che abbiamo, cercare di ottimizzare il rendimento di tutti i ragazzi indipendentemente dall’avversario che incontri la domenica”.
Te l’avranno già detto degli altri, te lo dico anche io, in tutti i casi avete il calendario peggiore da qui alla fine della stagione regolare, almeno sulla carta… “Se hai altre domande e considerazioni che mi possano in qualche modo rasserenare un po’ di più…”
Volevo parlarti proprio di questo nel finale, cioè dell’amichevole che giocherete con Ferrara a Poggio Renatico, è stata presentata proprio nei giorni scorsi, ingresso offerta libera con l’obiettivo di acquistare un defibrillatore per l’impianto che fra l’altro sarà proprio inaugurato nell’occasione. È un po’ un rientro per te, per Alessandro Crovetti, per Valerio Mazzola, per Hasbrouck, peccato per Ray che non sarà della partita… “Sicuramente sarà un’amichevole simpatica, speriamo anche produttiva anche perché quando giochi contro squadre di A2 hai sempre tutto da perdere, gli altri ci mettono sempre il 200%. Però non sarà una giornata di festa, sarà una giornata per noi di lavoro”.