(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Alessandro Morgillo è stato sentito da Damiano Montanari per Stadio. Un estratto dell'intervista.

La partita era stata preparata e la settimana di allenamento era andata abbastanza bene. Devo ringraziare i compagni, in particolare Fantinelli e Bolpin per avermi cercato e trovato quando ero libero. Conoscevamo le caratteristiche degli avversari e siamo stati bravi a comportarci di conseguenza, andando fortissimo in difesa. C'è stata tanta concentrazione. Anche io mi sentivo molto sul pezzo.

Il rapporto con Caja

Nel bene o nel male, il coach è sempre molto chiaro, sincero e pulito. Non mandare a dire niente a nessuno. Sono molto contento che abbia notato la mia prestazione e che lo abbia detto in pubblico. Questo mi sprona ancora di più a essere concentrato al massimo e a dare continuità alla mia prestazione, tenendo sempre presente che l'obiettivo principale è la vittoria della squadra indipendentemente dalle prove dei singoli. Mi trovo bene con lui. Senza dubbio è molto duro con tutti i giocatori, non fa distinzioni. Se fai bene, ti dice bravo. Se sbagli, te lo fa notare. Il modo in cui lo fa, dipende dalla gravità dell'errore. La meritocrazia che adotta è molto apprezzata da noi giocatori.

I problemi

La difficoltà principale era trovare continuità personale sia in attacco, sia in difesa. Nella partita con Udine, mi sembrava di avere disputato una buona prova a livello difensivo. Il fatto è che, a volte, non riesco a essere pronto al 100%, mi distraggo da un passaggio o da una difesa, vado un po' fuori rotta. Non è niente di grave, lo capisco e so che devo ancora migliorare. Dove migliorare? Oltre alla concentrazione, direi pure la prontezza, la reattività rispetto ad un'azione dell'avversario. Su quello sto lavorando dall'inizio dell'anno e so che devo migliorare.

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