(Foto Mauro Donati)
(Foto Mauro Donati)

Il presidente federale Gianni Petrucci, parlando al Corriere dello Sport, ha rigettato ogni ipotesi di sostituire Gianmarco Pozzecco.

Noi fuori dalle Olimpiadi? Siamo in buona compagnia, Dovrebbe consolarci? È la realtà. Con noi sono rimaste a casa altre grandi squadre: la Slovenia di Doncic, la Croazia, la Lituania, l’Argentina e la Turchia. Siamo dispiaciuti ma il basket di oggi è questo e andare all’Olimpiade è sempre particolarmente difficile. Ai giocatori non posso rimproverare niente e Datome si è calato meravigliosamente nel nuovo ruolo.
Pozzecco in discussione? No, il suo mandato scade il 31 agosto. Porterò la proposta di rinnovo nel consiglio federale perché dopo l’estate cominciano le qualificazioni europee.

Il futuro? Elezioni il 20-21 dicembre all’Olimpico. In questo anni abbiamo centrato due qualificazioni mondiali e una olimpica, nel 2021, a Tokyo. Dove abbiamo chiuso quinti, miglior piazzamento di tutte le squadre azzurre. La gestione globale non è stata così fallimentare come qualcuno vuole far credere.
Mi insultano in parecchi ma io sguazzo in queste cose. Penso alla tristezza di quando mi ignoreranno perché vorrà dire che sono finito. Invece della cultura della sconfitta noi siamo alla cultura dell’insulto ma non mi faccio troppi problemi. Né io né Pozzecco abbiamo voglia di dimetterci: dopo l’eliminazione era dispiaciuto, mi ha detto che lui come gli altri ce l’avevano messa tutta, ma è un combattente e non si tira indietro.
 

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