Cesare Pancotto, allenatore della Poderosa Montegranaro, è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Un estratto delle sue parole.

Martino è già pronto per la categoria superiore. Ci sono elementi che caratterizzano un allenatore di Serie A: la personalità, la conoscenza, la comunicazione e la capacità di insegnare pallacanestro. Antimo ha tutte queste qualità.

Intanto Montegranaro continua a stupire. Il nostro secondo posto non è aspettato ma è meritato e costruito sui valori che abbiamo saputo mettere in campo. Obiettivamente c'erano e ci sono tante squadre superiori alla nostra.
Lo scontro diretto del 24 febbraio sembra l'ultimo ostacolo tra la Effe e la promozione diretta. La Fortitudo sta confermando le aspettative. Noi siamo la sorpresa. Non abbiamo l'obiettivo del primo posto. Abbiamo il desiderio di essere considerati. Tutti ci ritengono la rivelazione del campionato. Potere arrivare al confronto del 24 febbraio, che oggi è lontanissimo, con lo stesso rispetto delle altre società nei nostri confronti sarebbe un'ulteriore gratificazione per la società, la squadra e lo staff. Oggi Treviso è l'antagonista più credibile per la Fortitudo.

Dieci anni fa la retrocessione sulla panchina della Fortitudo. Ho avuto l'orgoglio di potere allenare e di assumermi responsabilità in una situazione particolarissima per la Fortitudo. Sono arrivato nel posto giusto per fare basket ma nel momento sbagliato. Ho un profondo dispiacere per la storia dell'Aquila, ma anche la piena consapevolezza di avere fatto tutto e il contrario di tutto per scavalcare i milioni di difficoltà che la società viveva.
Mi farebbe piacere, da sportivo che ama il basket, che la Fortitudo fosse promossa e ritornasse il derby di Basket City.

2 APRILE, IL GIORNO DELLA FORTITUDO VITTORIOSA A REGGIO EMILIA E DI TEO ALIBEGOVIC
LO SFOGO DI MATTEO BONICIOLLI