Djordjevic ha presentato la sfida con Venezia, in programma domani alle 21 al Paladozza. Ecco le parole del coach bianconero.

Una partita tra le principali contender di Milano. "Io guardo solo l'avversario di domani, con tantissimo rispetto. Anzi, colgo l'occasione per congratularmi con Venezia per la vittoria dello scudetto , che ci ha fatto capire il progetto e la continuità che c'è dietro. Domani sarà una partita dura e fisica, loro sono una squadra che solitamente all'inizio fa fatica ma sanno benissimo quello che vogliono fare sul campo. Noi dobbiamo continuare a crescere, partendo dall'atteggiamento difensivo che è sicuramente il nostro punto di forza. Poi giocare in casa è sempre una cosa bella per noi, per costruire con i tifosi sempre di più un rapporto solido, rapporto di cui abbiamo bisogno."

La situazione Teodosic? "Teodosic ieri si è allenato per la prima volta con la squadra. Valuterò io se questo basta per farlo giocare: dobbiamo guardare soprattutto la sua crescita fisica, dobbiamo essere cauti. Potrebbe essere l'occasione per farlo debuttare ma anche no, non sarebbe sbagliata nessuna delle due scelte. Lo stiamo aspettando tutti da tanto tempo, ma dobbiamo avere pazienza, la stagione è lunga. Sicuramente lui ci potrebbe aiutare contro i campioni d'Italia, vedremo dopo l'allenamento di oggi. Lui ha una voglia matta, quasi mi salterebbe addosso ma in alcuni momenti con lui non capisco il serbo."

"La scelta di Delìa non c'entra nulla con le condizioni di Teodosic. È un'impostazione che avevamo detto già quest'estate. Delìa arriva per darci più fisicità ma anche più riposo, con il turnover che potrebbe aiutare la squadra. Arriva con motivazione. Se la scelta di mercato fosse stata legata alla situazione di Teodosic, avremmo reagito in maniera differente."

Quindi mercato ancora aperto per un innesto sul perimetro: "Siamo sempre attenti sul mercato, come vi ho già detto. Non c'è una squadra in europea che non è attenta sul mercato. Noi allenatori siamo qui per capire le varie situazioni e riflettere; abbiamo le idee giuste e siamo tutti nella stessa direzione, sia noi sul campo sia in società."

Oltre alle palle perse, qualcos'altro non è piaciuto con Ulm? "Con Ulm era abbastanza difficile da preparare, fuori casa, contro una squadra che gioca molto in transizione. Prima della gara, abbiamo analizzato un dato che ci diceva che Ulm, in quattro partite, ha fatto più di 65 contropiedi. Le palle perse che non mi sono piaciute erano proprio legate a questo discorso. Si può migliorare ancora, ci piace lavorare. I ragazzi hanno voglia di fare, di giocare, di mettere il culo per terra tutti insieme."

Il video grazie a Sportpress

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