(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)
(Foto Valentino Orsini - Fortitudo Pallacanestro 103)

Flats Service Fortitudo Bologna – Real Sebastiani Rieti 67-58

Benvenuti ai playoff: clima torrido, smottamenti in campo e sugli spalti, lamentazioni, nervosismo, ma d’altra parte si gioca una stagione intera per avere il vantaggio del giocarle in casa, e qualcosa lo vorrà dire. E alla fine è l’ambiente, se così si può dire, che permette alla Fortitudo di mettere a referto una gara1 ad un certo punto quasi stregata, tra confusioni generali e idee che non sapevano da che parte andare a sbattere. Girandola con Bolpin e con il gregariato, in attesa del risveglio del collettivo: sarà da vedere, ora, se Rieti saprà riprendersi dall’averla annusata senza colpie, o chissà.

 

Cronaca

Si parte con articità diffuse, ma con Rieti che non pare avere particolari timori reverenziali di fronte ai chili e ai decibel di casa Fortitudo. Bologna non sfrutta il maggior centimetraggio quando il centro avversario è per forza di cose Raucci, si naviga punto a punto, 14-13 al 10’.

Il pressing e la non scontata difesa di Italiano su Fantinelli obnubila l’attacco F, che non trova visuale in una gara dove si finisce a -6 (16-22). Si abusa misteriosamente del tiro da 3 perché Rieti arriva con le ragnatele laddove non arriva con le leve, ma quel che non fa la difesa schierata lo porta a casa la difesa, con due recuperi e contropiedi per il sorpasso. Però il rollerball sabino continua a fare male, un cesto lo trovano sempre, l’inerzia rimane blandamente ospite, 42-38 Rieti al 20’.

 

Subito a -8, e Fortitudo che continua a non capire perché Rieti sia più bassa ma capace di mettere sempre un uomo più alto a difesa di chi porta palla. -9, con autoscontri a metà campo difficili da gestire per gli arbitri e proteste sia di qua che di là. Johnson viene preso di mira dal pubblico, arriva pure un doppio tecnico alle panchine, ma le fagiolate aiutano la Effe a rientrare fino al 52-55 del 30’.

Clima pesante attorno allo spicchio di tifosi reatini, mentre Bolpin esce dalle sacche di una partita fin qui urenda con due triple filate, quasi dal nulla, che rimandano Bologna avanti dopo tanto, tanto tempo. Morgillo e Sergio danno garanzie oggi poco garantite dai titolari, mentre non segna nessuno e il tempo passa. Però, trovando qualcosa di sparso contro chi invece non ne ha più, la Fortitudo regge fino all’ultimo e la chiude. Puff puff pant pant, ma va bene lo stesso.

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