D'altronde, se non fosse la Fortitudo non sarebbe la Fortitudo. Così, mentre la squadra ha cercato e sta cercando di recuperare al meglio gli acciaccati, al di fuori questa settimana e mezzo è stata incuriosita dalla maglietta-gate. Che ha portato ulteriori malumori nelle stanze del potere e ha fatto pensare, per la milionesima volta, che una roba del genere poteva certo capitare a tutti, ma guarda caso è capitata qua. Vabbè, ci siamo abituati e rassegnati, andando poi ad aspettare la prossima puntata sapendo che una delle scadenze della famiglia Gentilini per avere informazioni sullo stato delle cose, ovvero entro fine aprile, si sta avvicinando. Non capiterà nulla, mentre le parti in questione, e rispettivi media a sostenerli, avranno tempo e modo per sfoderare commentatori, dati e curriculum per spiegare di essere loro, e non gli altri, la soluzione.

Forse è più affascinante il Risiko esterno che non quello interno al campo, dove di fatto si gioca per nulla se non aspettare i playoff. Inutili i calcoli su cosa sia meglio fare e chi affrontare, dato che oggi a stare nella parte bassa della classifica nel gironcino si andrebbero ad affrontare una tra Pistoia e Cento, apparse di recente in calo. Mentre, a risalire, si rischia di sbattere contro la pimpante Torino. Tradotto, sarebbe quasi meglio starsene dietro che non davanti, ma è anche vero che 'sta squadra ne ha combinate tante, nel bene e soprattutto nel male, che fare calcoli è roba solo per chi deve farli per forza. Altrimenti, si cerchi di giocare per scaldare un po' una piazza dove le recenti prestazioni sono state venti antartici su passioni e aspettative. Vabbè.

Milano, quindi. Ci si rivede, almeno per quanto riguarda l'Urania, dopo un bel po' di tempo dai playoff del 2015. L'Urania ha fatto 14-10 in regular season, con buona propensione al sacco esterno (6-6) e attacco che prevale sulla propria difesa. 1-1 nel gironcino, la squadra di Davide Villa si affida ai punti dell'asse play-pivot Potts (17, ma anche 5 rimbalzi) e Hill (14+8), dando però doppia cifra anche all'estroso esterno Amato e all'altro lungo Pullazi. Poi da non dimenticare l'antico amico Matteo Montano, ormai a Milano da un po' di anni, che viaggia con i soliti 10 punti di media, ma che soprattutto ha compiuto 31 anni due mesi fa. Per chi lo vide bambino, la prova che stiamo invecchiando. Ma tanto, come lui ben sa, contro la Fortitudo ha sempre avuto mano riconoscente verso l'antica nutrice e non ha mai infierito, se non contro i ferri.

Si gioca mercoledì, ore 20.30, diretta LNP Pass e Radio Nettuno Bologna Uno.

(foto Mauro Donati)

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