Il presidente FIP Gianni Petrucci è stato intervistato da Mario Canfora sulla Gazzetta dello Sport.
Un estratto delle sue parole.

Siamo avviliti perché chi dovrebbe ascoltarci non lo fa. Chiediamo un confronto diretto con i ministri interessati, basta mandare solo lettere, quelle servono per ufficializzare. Tra l'altro il nostro responsabile sanitario è il professor Landi, primario del Gemelli e responsabile del Day Hospital post-­Covid".

Non siamo informati su nulla, c'è confusione da parte di chi ci governa e scoramento da parte nostra. Non sappiamo a chi rivolgerci in questo momento drammatico, ci rispondono soltanto "no" senza spiegazioni. È in atto la monocultura sportiva. Conta solo il calcio. Insieme al presidente di Lega, Umberto Gandini, stiamo cercando di farci sentire, ma ora le parole devono lasciare spazio ai fatti perché la situazione comincia a farsi davvero pesante.

Teme che senza pubblico qualche squadra possa ritirarsi a campionato in corso? "No, ma qui la situazione è davvero seria. Non tutti sono come Armani, Zanetti, Brugnaro e Gavio che hanno dietro aziende solide. Senza gli incassi provenienti dalla vendita dei biglietti si fa dura".

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